Letters...

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Tornato in camera presi dalla tasca entrambe le lettere di Hyunjin. Subito decisi di finire la lettera rossa.

Dopo quando ti vidi nella mia cucina, seduto accanto a mio padre che ridevi e scherzavi quasi quasi non mi sorpresi.
Hai un sorriso bellissimo, il più bello che io abbia mai visto in tutta la mia vita.
Non mi è permesso parlare con gli ospiti, e nemmeno guardarli negli occhi, ma mentre aspettavo che il the si preparasse di stavo osservando tenendo i capelli davanti alla faccia. Sei bellissimo quando parli. E non resisto più, voglio parlarti io, non vederti parlare. Lo so che ci siamo visto una volta, lo so che sai in parte la mia storia, ma spero che un giorno la mia storia possa diventare la nostra.
Il sentimento che provo per te non so che nome abbia. Ma non vedo l'ora di provarlo un'altra volta...con te.
Hyunjin

Non mi sarei aspettato che continuasse così, mi toccai le guance, erano bagnate.
Stavo piangendo.
Guardai fuori dalla finestra.
Mi feci coraggio e aprii la lettera bianca.
Dentro aveva due cerchi rossi.
Stavo pensando il peggio.

Per i deboli di cuore, consiglio di andare dove la scritta torna normale e saltare la parte in corsivo.

Ciao Felix, sono sempre io Hyunjin, sai colui che ti ha colpito per sbaglio con una palla di neve. So che forse è sbagliato ma voglio consegnarti le lettere, anche se non so se effettivamente ti troverò.
Ma voglio raccontarti la verità.
Ho visto quando sei entrato che oltre ai sorrisi avevi anche paura e ti sentivi a disagio.
Ecco, fai bene.
Avrebbero potuto rapirti come hanno fatto in precedenza con un ragazzo che ci voleva provare con me per ricevere compensi in natura.
Mio padre se ne accorse e prima di andare lo accompagnò lui alla porta.
Brutto segno. Gli tirò un colpo con la padella che mia madre gli passò mentre il ragazzo era distratto.
Lui cadde a terra privo di sensi, mi sentivo così male. Alle parole "Hyuna vai in camera tua e non uscire se non quando te lo dico io" iniziai il digiuno di due giorni ma le urla strazianti di quel ragazzo che rimbombavano le pareti facendole tremare me le ricordo come se fossero direttamente nelle mie orecchie.
Mi fecero mangiare dopo due ore dalla mia "liberazione" e andai a ripulire.
Era pieno di sangue ovunque, i muri pieni di strisciate di mani. Non doveva fare resistenza...solitamente quando tocca a me subire violenza se oppongo resistenza mi aumenta di tanto.
Giusto prima che tu arrivassi mi mandarono fuori a giocare con la neve per farmi rilassare a natale, ma mi avevano appena stuprato entrambi e violentato chiamandomi Hyuna.
Detesto quel nome. Anche se è una abbreviazione del mio.
Mi hanno buttato in un angolo e fatto le peggio cose che la parola "violentare" descriverebbe alla perfezione.
Come sai, ho 20 anni, ma è da sempre che subisco questi comportamenti.
Ma essendo maschio io non posso fare un gesto e sperare che entri qualcuno.
Parlare con te è stata l'unica cosa che mi ha fatto sorridere davvero dopo tantissimi anni.
Il primo e unico sorriso l'ho fatto quando conobbi i miei nonni, non li vedo da quella volta.
Quello che sto per fare mi costerà tanto, ma spero che non mi scoprano.
Scusa se vengo da te con un occhio nero.
Ma io sono abituato ad andare in ospedale per "risse scolastiche" nonchè tutti gli abusi di casa.
Ho tanta paura Felix.
Aiutami, sei l'unico che è uscito vivo da questa casa.
Mi hanno sempre trattato come una femmina, e solo da due anni, studiando il corpo umano mi atteggio come maschio agli estranei. Anche perché la mia voce, pur essendo acuta, non è per niente femminile, ma devo farla sembrare tale per i miei genitori o arrivano le mazzate.
Grazie per avermi fatto sorridere Felix, non so quando ci rivedremo di nuovo, fino a capodanno saremo in questa casa, poi hanno detto che la vogliono lasciare.
Scusa per questo foglio che era già sporco...ma un giorno mi hanno picchiato sulla scrivania e il sangue in alto è mio...ho paura Felix.
Ho tanta paura.
Aiutami.
Fai il possibile.
Non andare alla polizia di qui, mio padre lavora li.
Scusa se ti ho fatto preoccupare.
Hyunjin (Hyuna) Hwang

Mi misi a piangere dall'inizio alla fine della lettera. Sono fin troppo sensibile lo ammetto.
Hyunjin vorrei che tu fosse qui...
Mi addormentai a fatica consapevole che Hyunjin adesso fosse nei casini o meno, pregai con tutto il cuore che fosse nel suo letto a dormire.

Sogno di Felix

Davanti a me c'è Hyunjin, posso toccarlo, mi avvicinai e lui mi sorrise, "Lixie" disse sorridendo come un cucciolo, mi avvicinai fino a toccare lentamente le sue labbra con le mie, quel tocco durò pochi secondi fino a quando non me lo strapparono via con la forza.
"Hyuna sei in castigo" disse il padre prendendomi il braccio e appendendo i miei polsi ad una ruota.
Hyunjin era legato ad una sedia e il padre era bendato con tre coltelli in mano.
Inizió a tirarmene uno che finì in mezzo alle mie gambe e l'altro stava per arrivarmi in testa.

Mi alzai di scatto mettendomi una mano sul cuore. Notai che fossero le sei del mattino. Abbracciai il cuscino restando al mio posto, non volevo dormire di nuovo...

Andai subito in cucina a fare colazione, non trovai nessuno se non il mio regalo da parte dei miei genitori sotto l'albero.
Cercai su internet la stazione di polizia più vicina che non fosse questa.
Nel frattempo arrivarono anche i miei genitori e scartai il regalo insieme a loro, mi regalarono una felpa Gucci. Avranno faticato tantissimo per procurarmela, li abbracciai entrambi e poi corsi a vestirmi.

È arrivato il mio momento.

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