.PROLOGO.

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AMEDEO

Non avevo mai avuto un bel rapporto, con il ragazzo di ingegneria.
Avevamo dei caratteri completamente diversi e bastava un nonnulla, per accendere la miccia.

Quella mattina, litigammo per l'ennesima volta, perché avevo semplicemente detto a Federico, che la sua ragazza era fin troppo noiosa... per avere così tanto seno.

Erano passati almeno dieci minuti e non aveva mai smesso di inseguirmi. Sapevo che se mi fossi fermato o avessi rallentato, sarebbe finita a botte.

Corsi per altri kilometri, ma improvvisamente mi ritrovai nel garage della facoltà di ingegneria.

Ero solo, contro un bestione.
Anch'io ero abbastanza prestante, ma per un infortunio non mi allenavo più, quindi dovevo giocarmela.

Mi girai verso di lui e sfoggiai il mio miglior sorriso《dai, Fede... scherzavo! Vuoi davvero fare a botte?》

si avvicinò a me con il suo ghigno fastidioso《sai... ognuno, deve prendersi sempre, le responsabilità di quello che fa', o dice nella vita...》annunciò, appoggiandomi una mano sulla spalla.

Mi scostai subito.
《oh... non fare cosi, Caro Amedeo... Io sono per il giusto! Quindi, hai due minuti per chiamare un tuo amico disposto a fare a botte con me. Così siamo pari... so che hai avuto un infortunio e voglio essere buono》

Dovevo chiamare immediatamente Snake...

-

I due iniziarono a fare a botte ed io iniziai a vedere la guardia dell'istituto venire verso di noi《cazzo!》

Mi alzai velocemente e corsi verso Snake《Giordano, andiamo!》lo tirai dalla felpa.
in quel momento la guardia usò il fischietto e Snake si girò verso di me《Merda! Dici che ci ha visti in faccia?》
io non risposi. Lo presi saldamente per mano e iniziai a correre.

~Aleksander Leonardo

Enemies To LoversDove le storie prendono vita. Scoprilo ora