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DANTE

Passeggiavo per i giardini della mia facoltà, quando una ragazza attirò la mia attenzione.
Mi avvicinai e la vidi in bilico sul laghetto delle papere.
《guarda che cadi!》la tirai su da un polso.

Lei si trovò faccia a faccia con me e capii che era Asia, la ragazza che aveva giocato con me al rifugio ecologico.《oh... non pensavo fossi tu...》

《perchè? se sapevi che fossi io non mi avresti presa?》Era indispettita.
《Ma che dici?》

《Non girano belle voci su di te, quindi non mi stupisco se tratti male una ragazza trans!》
Spalancai gli occhi, scioccato.《ma chi c'aveva mai pensato! Per me sei come tutte le altre, Asia.》

Lei mi spinse via《non ti credo!》
《Ma fai come vuoi!》mi allontanai, mentre lei tornava al laghetto.

Tornai a prenderla nuovamente《ma cosa fai? Vuoi bagnarti sul serio, allora!》
Mi guardò male e mi indicò una valigetta in bilico su un tronco.《dentro c'è un progetto che devo presentare oggi e se non la riprendo sono fottuta. Hai capito ora?》

《Te la prendo io!》
Mi bloccò《non voglio nulla da te!》
Mi divincolai dalla sua presa e andai a riprendere la sua valigetta.《ecco a te!》

Mi spostai i capelli da un lato e mi accorsi che le mie scarpe emettevano il classico suono di quando sei senza ombrello e torni a casa fradicio.

Lei prese la sua valigetta e mi guardò dalla testa ai piedi《mi dispiace... per farmi perdonare dopo la mia lezione ti offro il pranzo, va bene?》

Risi, mentre guardavo sulla sua testa.
《che c'è?》Era stranita.
《sulla- sulla tua testa!》Cercavo di avvisarla, mentre provavo a non ridere.

《Cosa ho in testa?! Non farmi spaventare!》
Mi avvicinai a lei e lentamente tolsi una piuma dalle le sue ciocche castane.
La misi davanti al suo naso e mi avvicinai di più al suo viso《accetto! Ma facciamo alla romana, va bene?》

Lei annuii e si allontanò lentamente《finisco alle due... aspettami nel chiostro dove studiamo, okay?》

《Quante pretese... vedremo!》la provocai.
Lei mi guardò male e mi indicò il chiostro accigliata.
《Si, okay... ci sarò!》Risi ancora.

Noi lo chiamavano chiostro, perché sembrava facesse parte di un monastero, ma in realtà era una specie di mensa all'aperto.
Ognuno portava il proprio cibo e mentre studiava cercava anche di rifocillarsi.

-

FEDERICO

Entrai in camera di Giordano, mentre lui era visibilmente teso.
《c- come mai sei qui?》
Le mani iniziarono a tremarmi e cercavo di tenerle più ferme possibile.《io... mi mancavi!》

Lui spalancò gli occhi《io... cosa?!》
La sua domanda mi fece tremare ancora di più《s- si... è strano anche per me, ma è colpa tua!》

《mia?! Cosa avrei fatto?》mi sfidò, alzandosi.
《Non smetto di pensare ai tuoi gemiti e questo non va bene! Io- io amo Elisa!》Balbettavo.

《Tu pensi ai miei gemiti?》continuò ad avvicinarsi sempre di più a me.
《Gio- Giordano, per piacere! Non possiamo farlo un'altra volta!》

《allora per quale motivo sei venuto da me?》mi chiese, mentre appoggiava le sue braccia sulle mie spalle.
《io... io...》balbettavo ancora, mentre guardavo le sue labbra.

Lui mi baciò ed io lo presi immediatamente in braccio《che cazzo mi fai fare, Giorda'?》

《Ti fai il mio di cazzo!》Ridacchiò.
Gli urlai di odiarlo, mentre gli abbassavo i pantaloni.

GIORDANO

Mi ero ripromesso di smetterla di fare chiodo schiaccia chiodo, ma a quanto pare avevo paura di rivelare i miei sentimenti ad Amedeo.
Era sempre stato il mio migliore amico e sapevo bene che fosse etero, così cascai nuovamente nelle braccia di Federico.

ELISA

Girai il test di gravidanza ancora incredula e vedendo l'esito positivo, pensavo a come avrebbe reagito Federico a tutto questo.
Ero letteralmente terrorizzata.












//Si... Sono una persona orribile🙂//

~Aleksander Leonardo

Enemies To LoversDove le storie prendono vita. Scoprilo ora