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DANTE

Mi allenavo con i ganci sinistri, quando all'improvviso vidi entrare Elisa dalla porta.
Mi tolsi i guantoni, rivolgendole un sorriso.《ehi, Eli. Come sapevi che ero qua?》

Lanciò lo zaino per terra e mi scaraventò al suolo.
《la volpe non si fa' mai prendere per il culo due volte, lo sai?》

"Merda, devo giocarmela!"

《Eli, di cosa parli?》
Lei iniziò a stringermi le mani al collo《non fare il finto santo, perché non lo sei!》
appoggiai le mani sulle sue e la guardai in cagnesco.《hai ragione, cara Elisa.
Sai qual'è il mio soprannome?》

Lei mi tirò una testata, facendomi girare per un attimo la testa.《non me ne frega un cazzo del tuo soprannome, Dante!》
Iniziai a ridere, mentre sentivo il sangue scorrermi dalla fronte.《lucifero, Il più temuto!》

ELISA

In un attimo me lo ritrovai addosso, mentre le gocce del suo sangue mi cadevano sulle guance.
Iniziò a stringermi le mani al collo, mentre rideva come un pazzo maniaco.

La vista mi si iniziò ad offuscare, ma prima di perdere la lucidità gli tirai un calcio ai paesi bassi, facendolo cadere su di me.
Lo spinsi immediatamente, facendolo cadere di schiena.
Mi tolsi la cinta e gli legai le mani ad un termosifone.

Dopo un po' riprese conoscenza《Slegami immediatamente!》mi urlò, mentre io cercavo di alzarmi a fatica.
《no, caro... dovrai aspettare il tipo delle pulizie domattina!》lo guardai con un ghigno stampato sulle labbra.

《Stronza!》continuava ad urlare, mentre io mi avvicinai ai lavandini.
Mi lavai velocemente il viso e tornai davanti a lui.《buon pomeriggio e buonanotte, Dante!》

Ripresi il mio zaino e mi avvicinai all'uscita.
《me la pagherai, Elisa... me la pagherai!》

-

FEDERICO

Sentii la porta aprirsi e subito mi precipitai da Elisa.
Lei alzò lo sguardo su di me, scoppiò in lacrime e corse ad abbracciarmi.
《Amore mio, che succede?》le chiesi, mentre la portavo in braccio in camera nostra.

《promettimi che non mi tratterai mai come ha fatto lui!》
La adagiai sul letto delicatamente e la guardai negli occhi.《mai l'ho fatto e mai lo farò, lo giuro!》

《l'ho trovato nell'ala di pugilato e lì abbiamo lottato.》ammise, spiazzandomi.
《Ti sei fatta male?》la controllai ovunque.
《No, lui si però... e ad essere sincera non mi sento per niente in colpa!》

Le asciugai le lacrime con un dito, poi baciai le sue guance ancora calde di rabbia.《Spero solo per te che le telecamere fossero spente...》

Lei fece spallucce《credo di si, oggi non aveva lezione. Si stava allenando da solo e solitamente le telecamere vengono accese solo quando le lezioni sono in corso.》

《È vero, ma quelle all'entrata sono sempre attive... devi sperare solamente che lui non dica nulla!》
Lei spostò lo sguardo da me.《non lo farà, è troppo orgoglioso per ammettere di essere stato picchiato da una ragazza!》












//Elisa è una guerriera e purtroppo non è riuscita a contendersi come le chiede di fare ogni volta a Federico.
Adesso però saprà certamente come si sentiva lui da ragazzino.//

~Aleksander Leonardo

Enemies To LoversDove le storie prendono vita. Scoprilo ora