5 - Città nuova, vita nuova

48 9 16
                                    

Giorno quarantuno

Alex

Oh, and I'm afraid that's just the way the world works
It ain't funny, it ain't pretty, it ain't sweet
Oh, and I'm afraid that's just the way the world works
But I think that it could work for you and me
Just wait and see
It's not the end of the story

«Ci vediamo!» Andie, il mio unico amico in questa nuova città, si spostò nel viottolo secondario, lo zaino che rimbalzava sulla sua schiena. Salutai con un gesto della mano e suonai il campanello del grande portone laccato di rosso.

«Alex, sei tu?» chiese la voce elettronica di Eliza, dalla parte del ricevitore. Confermai ed entrai, ritirando alcuni dépliant e bollette accatastate nella vecchia cassetta delle lettere. Le lasciai sul tavolo della cucina con un sonoro tonfo, afferrai una brioche confezionata per riempire un buco allo stomaco e andai in camera. Le pareti azzurre, tappezzate di poster vintage di vecchie band e citazioni di illustri scrittori, mi accolsero nella mia nuova stanza. Mi lanciai sulla poltroncina girevole di pelle nera e scoppiai l'involucro trasparente della merendina, che liberò nell'aria una piccola esplosione silenziosa. Ne addentai un morso - le gocce di cioccolato si sciolse in bocca - e accesi il computer che troneggiava sulla scrivania. Un piccolo numerello rosso campeggiava sull'icona verde della mail, chiedendo di visualizzare la notifica. Entrai nell'applicazione e la vidi.

Era una mail di Cleo. Sapevo che ci eravamo scambiati gli indirizzi di posta elettronica e i rispettivi numeri di cellulare, ma non avendoli mai utilizzati, non avrei mai pensato che mi avrebbe scritto. Mi ero trasferito da ormai dieci giorni, una lunghissima sequenza di ore senza particolari accadimenti interessanti da raccontare, e cercavo di non pensarci. E ora, eccola lì, quella lettera che avrebbe potuto scombussolare nuovamente quella che stava diventando la mia quotidianità.

Cliccai sul tasto del mouse e lessi la mail.

Da: cleo.booklover@gmail.com
Data: 7 novembre, 20:32:47 CEST
A: alex.books@yahoo.com
Oggetto: Città nuova, vita nuova

Non so perché stia scrivendo questa mail, in realtà. So già che probabilmente non mi risponderai, perché Eliza ha deciso di "cambiare vita" e tu "credi proprio che questo debba essere un addio". E io non penso di far parte di tutto questo. Ma ho deciso di premere lo stesso il triangolino d'invio, perché sono testarda e credo nelle mie opinioni.

Mi sono chiesta a lungo perché tu non me l'abbia raccontato prima. E mi sono resa conto che avevi paura, anche tu. Paura che mi arrabbiassi, che non ti capissi, che non ti parlassi più. E forse è proprio ciò che sarebbe successo, ma solo ora comprendo che non è stata una tua scelta. Perciò, scusa davvero, se ti ho fatto pensare di non potermelo dire. Non era mia intenzione.

Spero che nella nuova città - qualunque essa sia - ti trovi bene e riesca ad integrarti e stringere nuove amicizie. Mi chiedo se lavorerai e vivrai ancora in una libreria. Nel caso in cui tu me lo voglia far sapere, verrò certamente a trovarti.

E niente. Qui è tutto come prima, le solite domeniche piovose, le conversazioni banali tra i banchi di scuola e i pomeriggi di lettura. Ma la libreria non è più la stessa. Ci sono stata una volta sola, e ho visto John alla cassa, che sembrava più irritato del solito; credo che nel profondo si fosse affezionato a te e ad Eliza. Adesso c'è una trentenne inesperta dalle labbra pitturate di color ciliegia che sembra non aver mai aperto un libro in vita sua. Così non ci sono più tornata, non ci riuscivo. Era troppo triste.

Mi dispiace che la nostra amicizia sia finita così, con un trasferimento chissà dove e tante parole non dette. Sarebbe bello sentirsi ancora, ma come concordiamo, le email non sono la stessa cosa delle conversazioni a tu per tu, ne sono consapevole. Mi auguro davvero che tu sia felice, in quella nuova cittadina misteriosa in cui vivi.

Cleo

Ps: mi piacciono ancora i fantasy, ma ho deciso che preferisco la vita reale. In questo momento mi sto dedicando ossessivamente ai romanzi di formazione.

Chiusi gli occhi. Come avevo pensato, quella lettera mi aveva detto chiaro e tondo come stessero le cose. Tutto era lo stesso di sempre, eppure ogni cosa era cambiata. Era stata scritta tre giorni prima, ma le parole avevano lo stesso valore. Non sembravano un dito puntato contro di me in segno di accusa, piuttosto un'ammissione e un'accettazione dei fatti.

Mi chiesi se dovessi rispondere. Iniziai a battere sulla tastiera una bozza, lanciando l'involucro di plastica della merendina nel cestino sotto la scrivania.

Da: alex.books@yahoo.com
Data: 10 novembre, 16:25:44 CEST
A: cleo.booklover@gmail.com
Re: Città nuova, vita nuova

Eccomi, Cleo. Sono ancora qui, nello stesso Paese, soltanto a qualche decina di chilometri di distanza. A quanto pare Eliza voleva cambiare vita, ma senza esagerare. E adesso mi ritrovo davanti allo schermo del computer, a scrivere questa mail fatta di frasi insolubili che rimangono sulla superficie dell'acqua come gocce d'olio.

Preferisco non dirti dove abito, farebbe troppo male, e probabilmente Eliza non ne sarebbe affatto contenta. Non che voglia dare la colpa a lei di questa situazione, sia chiaro. Ecco, forse solo in parte. Ma se vorrai, potrai cercarmi, basandoti sulla fotografia che allegherò a questa mail. Si tratta dell'ingresso della casa - non pensare che siamo diventati improvvisamente ricchi, è una vecchia proprietà dei miei nonni. Poiché potrebbe non bastare, ricorda che ho detto che mi trovo a pochi chilometri da dove sei tu. Spero non sia troppo difficile, e perdona queste indicazioni evasive e tutte le conseguenti complicazioni.

Per il resto, io sto bene. Non ho ancora socializzato granché, ma il tempo per leggere non manca, e ho a disposizione una grande libreria in casa. Al momento sul mio comodino c'è Cuore d'inchiostro, che mi fa pensare di poter anch'io smuovere qualcosa con le mie parole.

Mi auguro che la nostra amicizia non possa considerarsi finita. Non so - in pausa, forse, oppure semplicemente a distanza - ma non conclusa così, in qualche maniera.

Perdona la mia breve lettera, ma anche scrivere queste poche parole è stato per me molto complicato. Spero che almeno leggerle ti faccia piacere.

Da qualche angolo sperduto del mondo,

Alex

Rileggo più volte ciò che ho scritto, gli occhi che scorrono lentamente su ogni singola sillaba, poi premo sul tasto d'invio. Un fruscio digitale accompagna la mia mail, che prende il volo verso la casella di posta elettronica di Cleo. Chissà, forse ha trascorso questi tre giorni attaccata allo schermo del portatile. Oppure se n'è già dimenticata.

Socchiudo gli occhi e infilo le cuffie Bluetooth.

Okay
And the movie's always running in my head
All the people, all the lovers, all my friends
And I hope that they all get their happy end
In the end

La libreria dei sogni perdutiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora