Ten

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[Corretto il 27/08/2018]

"E poi io l'ho guardato e gli ho detto:"Se non ti levi dai coglioni ti uccido" "-si vantò Harry e mi misi una mano sulla fronte.

"Cristo, sarà la decima volta che ce lo dici."-feci una smorfia irritata.

"Ma che avete tutti stamattina?"-sbraitò il riccio, passandosi una mano tra i capelli.

"C'è che ho sonno, ed oggi non voglio rimanere a pulire le aule, ancora."-appoggiai la testa sul tavolo della mensa, mentre sentivo qualcuno accarezzarmi la schiena.
Sperai con tutto il cuore che fosse Niall, quello a toccarmi, ma invece quando mi ritrovai la faccia di Abigail rimasi più che delusa.

"Dai che è il penultimo giorno."-mi rasserenò Louis.

Il suono della campanella mi fece sobbalzare e la mensa, che prima era piena, era costituita da poche persone.

"A dopo"-salutai tutti, dividendomi da loro dato che eravamo in classi diverse.
Ormai per me era un periodo un po' così:a volte ero talmente felice da far invidia, altre volte ero normale ed invece in altre occasioni ero triste anche per cose insignificanti.

È come se la mia vita fosse racchiusa da una bolla, come se tutto fosse monotono.
Non sapevo ben spiegare il motivo di certi pensieri, sapevo solo che nella vita avevo vissuto poco o niente. Date le mie amicizie che si limitavano semplicemente ad Abigail, non avevo mai provato la sensazione di essere in un grande gruppo di amici e di andare a delle feste tutti insieme, e ritrovarmi adesso con Niall, Louis, Liam, Zayn, Harry ed Abigail era per me fantastico.

Stavo per entrare nell'aula di letteratura, quando sentii tirarmi per un braccio.
Mi ritrovai a pochi centimetri di distanza gli occhi azzurri di Niall.
In un primo momento mi allontanai di scatto per l'impatto brusco, ma poi mi rilassai.

"Stamattina quando mi sono svegliato non c'eri."-inarcò un sopracciglio mentre sentivo gli occhi di tutti addosso.
Ormai gli studenti erano abituati a vederci in queste condizioni, così vicini.
E correvano voci che io fossi la fidanzata di Niall.

"Sono andata alla caffetteria a ripetere storia.."-feci un sorriso sghembo.

"Hai una verifica, giusto?"-domandò accarezzandomi i capelli ed arrossii come una stupida.

"Sì, ed io non ricordo nulla."-sbraitai e lui sorrise divertito.

"Bene,un motivo in più per scappare dal college per un giorno."-non ebbi tempo di replicare e di assorbire le sue parole che mi ritrovai nella stanza 203, a guardare giù dalla finestra.

"Sono 2 piani..e se mi facessi male?"

"Sta' tranquilla per una volta, scenderò prima io e poi tu ti butterai fra le mie braccia.Non ti farai nulla."-quando sentii tali parole pronunciate da lui scoppiai a ridere.

"Sì certo,come l'ultima volta che sono cascata perchè stavi fissando una ragazza."-ricordai divertita, pensando a quanto mi arrabbiai con lui quel giorno.

"Questi son dettagli..."-scosse la testa, sedendosi sulla finestra e facendo un balzo.

Fu un attimo,mentre prima era davanti a me,ora si era materializzato e per un momento ebbi paura che si fosse fatto male.
Però quando sentii il suo 'porca puttana' mi tranquillizzai.
Mi sedetti, come fece lui, sul bordo della finestra e dopo varie suppliche, mi buttai.
Questa volta però ad accogliermi furono le sue braccia e diedi un sospiro di sollievo.

"Un..tatuatore?"-chiesi leggendo l'insegna davanti ai miei occhi.

"Esatto"-si strofinò le mani entusiasta.

203 ||Niall Horan|| IN REVISIONE.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora