George Russell

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Love tonight

Butto sul letto l'ennesimo vestito elegante, ormai alla cima della pila quasi infinita, nero, argento, rosso, verde, azzurro Tiffany, insomma qualsiasi colore venga in mente ad una persona lí in mezzo c'è

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Butto sul letto l'ennesimo vestito elegante, ormai alla cima della pila quasi infinita, nero, argento, rosso, verde, azzurro Tiffany, insomma qualsiasi colore venga in mente ad una persona lí in mezzo c'è. L'unica cosa a tenermi ancora i nervi saldi è la mia amata playlist di Spotify che pompa qualche canzone dallo stereo sopra al comò.

All'entrata della stanza, beatamente appoggiato sullo stipite della porta con un'espressione divertita vi è il mio ragazzo: George.

Mi stringo ancora una volta la cintura dell'accappatoio, nervosamente sfilo dalla gruccia un altro vestito fissandolo in ogni piccolo dettaglio, è di un rosso Tiziano brillante, scollatura a barca, in raso, cade morbido dalla vita in giù avvolgendo senza soffocare il busto, c'è un leggero spacco che parte da sopra il ginocchio, nulla di eccessivo. Perfetto.

"Non so se mi fa più ridere il nostro letto diventato una bancarella di un mercatino dell'usato oppure la tua playlist che passa dai Queen a qualche canzone strana italiana"- commenta George divertito - "È stupendo ma ti ricordo che è la presentazione dei piloti e delle auto per la stagione nuova, il rosso non mi pare un'ottima scelta"- aggiunge più serio, come prende seriamente questo genere di cose è alquanto strabiliante, contando che nella vita normale scherza continuamente

"Ma è meraviglioso"- ribatto sbuffando e lanciando il vestito sulla cima della pila con una sua risata di sottofondo - "E poi la mia playlist è perfetta"- aggiungo continuando a fissare l'armadio sedendomi su quello che rimane del letto

"Non metto in dubbio la tua playlist ma le tue capacità decisionali, potresti metterti un sacco dell'immondizia e stare bene comunque"- commenta avvicinandosi a me e sedendosi in parte - "Sei bellissima in qualunque caso" - delicatamente mi leva i patch da sotto gli occhi e mi bacia a stampo

"Oh ma dovevo tenerli altri 5 minuti!"- lo guardo in cagnesco e lui ride nuovamente

"Come se ti servissero davvero"- aggiunge prima di alzarsi e buttare i miei poveri patch per le occhiaie

"Si che mi servono, è una serata importantissima, è pieno di ragazze una più bella dell'altra come ogni anno, ed io in confronto sono un pesce fuor d'acqua"- rispondo con sincerità fissando l'anta dell'armadio sconsolata

"Sei molto meglio di tutte quelle che ci sono lí, preferisco di gran lunga la tua semplicità a tutti quei fronzoli inutili"- George mi porge la mano posizionandosi di fronte a me, in piedi, io la afferro e mi alzo guardandolo confusa

"Dai George è vero, sono un'estranea in tutto questo"- dico indicando la pila di vestiti

"Almeno sai abbinare le cose, pensa a molte di quelle che vedi lí ogni anno, sono l'emblema del cattivo gusto"- ridacchia baciandomi più volte a stampo - "Vestito nero con la cintura di quell'altro vestito lí?"- domanda indicando, prima, un abito nero dentro l'armadio e poi la cinta dell'abito azzurro Tiffany in mezzo alla montagna sul letto

Passo lo sguardo in rassegna di entrambi e penso sia una grande idea, afferro l'abito, lo levo dalla gruccia e George me lo tiene in modo da vederlo nella sua interezza, prendo la cintura dell'altro e mi sembra un abbinamento perfetto.

"È un abito coi fiocchi così!"- commento fissando lo scollo delicato dell'abito stile impero ma senza la gonna che parte da sotto il seno, essa parte da qualche centimetro più in basso e con la cintura azzurro Tiffany è perfetto, risalta il mio fisico senza renderlo volgare, in poche parole George ci ha visto giusto, molto più di me.

"Dai su, vuoi andartelo a mettere o vuoi farmi rimanere così fino a che non divento una mummia?"- domanda porgendomi l'abito, io senza aspettare ulteriori indugi mi infilo in bagno e lo indosso

Quando esco mi ritrovo il ragazzo di fronte, i suoi occhi analizzano ogni minima curva, dettaglio, ogni singola parte di me come fossi una pista su cui deve gareggiare, si lecca le labbra senza dire nulla, rimane lì imbambolato per secondi che mi sembrano infiniti

"Sto così male?"- domando guardando la gonna dell'abito o qualche altra parte di esso pensando che forse, visto il suo silenzio, c'è qualcosa che non va

"Scherzi? Sei perfetta, ti sta d'incanto, tanto che vorrei poter non andare alla serata e levartelo subito di dosso"- si lascia andare a quel commento facendomi poi l'occhiolino, mi sorride e mi lascia un bacio sulla fronte - "Sei mozzafiato, dici che dovrei assumere un bodyguard per stasera?"-

Gli tirò un pugnetto amichevole sulla spalla sorridendo - "Idiota"-

Vedo il suo volto illuminarsi - "Finalmente non hai più quell'espressione mogia e infelice, questa è la mia T/n!"- roteo lo sguardo divertita e, dopo essermi avvicinata è messa in punta di piedi lo bacio a stampo

"Dio come ti amo" - gli sussurro e lui di tutta risposta annulla la distanza, anche se breve, nuovamente stavolta senza innocenza

"Ti amo anche io"- mi sussurra in risposta non appena ci allontaniamo di qualche millimetro

𝐈𝐦𝐦𝐚𝐠𝐢𝐧𝐚 || F1Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora