Lewis Hamilton

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Me and the devil

Essere la figlia di Christian Horner ha i suoi vantaggi come i suoi svantaggi, ad esempio: ho il sedile dell'AlphaTauri, ma non mi è stato regalato, ho passato la mia infanzia sui kart vincendone poi il mondiale, in Formula 4 ho vinto, in Formula ...

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Essere la figlia di Christian Horner ha i suoi vantaggi come i suoi svantaggi, ad esempio: ho il sedile dell'AlphaTauri, ma non mi è stato regalato, ho passato la mia infanzia sui kart vincendone poi il mondiale, in Formula 4 ho vinto, in Formula 3 ci sono rimasta due anni, il primo ho fatto fatica e sono arrivata ottava, il secondo anno mi sono rifatta e l'ho vinta, così come ho vinto la Formula 2 da esordiente. So il fatto mio, non è solo il cognome ma mio padre non è uno che va per mezzi termini, facevo schifo? Me lo diceva chiaro e tondo e mi ha messo a faticare molto più dei suoi amati piloti, molto più di tutti gli altri del vivaio RedBull. Sono nata con lo scopo di vincere, programmata a d.o.c. Per correre e non accontentarmi mai.

Formula 1? Non era esattamente il mio sogno, ma ora che sono qui non potrei desiderare altro, faccio il mio, porto a punti una macchina che è un trattore di merda e questo mi basta. Basta a mio padre almeno.

"Reggi un altro anno, se fai bene il sedile RedBull è tuo" mi aveva promesso proprio il TP RedBull alla vittoria della Formula 2, e non ha fatto altro che ribadirlo ogni qualvolta potesse

D'altronde Checo è in scadenza ed io posso dimostrare il mio valore anche con in squadra uno come Max. Io e mio padre siamo molto simili, anche quando si tratta di portare odio, sarà la sua influenza probabilmente ma non posso sopportare la Mercedes e le loro facce toste ogni volta che hanno l'occasione di batterci. Per fortuna, quest'anno non è così, hanno creato una macchina del cazzo, proprio come nel 2022. Magnifico.

Mi allaccio le maniche della tuta in vita mente mi appresto alla solita intervista con la tv italiana, soffiando il posto a Lewis Hamilton «C'eri prima tu?» domando come se effettivamente potesse importarmene, forse si nota dalla mia espressione perché l'inglese pluri-campione del mondo mi guarda storto

«Non importa Horner, vai pure» un sorriso finto pena il suo volto e la mia PR prova ad aggiustare le cose percependo la tensione tra noi

«Se volete facciamo cambio, tanto noi dobbiamo fare quell'intervista con il Racing Post» sorride gentilmente ed io non mi smuovo, non mi importa che ci siano le telecamere ed un pubblico, se lui non è veloce sono cazzi suoi

«Ormai ho l'auricolare io Jen, Sir se non ti dispiace faccio io» uso la sua carica come se fosse uno scherno, non corre buon sangue ed è palpabile a chiunque ci stia guardando

L'inglese sbuffa sonoramente prima di dire qualcosa alla sua PR e poi si rivolge a me «L'arroganza non ti porterà da nessuna parte, è meglio che non segui le orme di tuo padre»

Strabuzzo gli occhi a quella sua affermazione così schietta, non solo per quella sorta di insulto ed un parere non richiesto ma anche perché ha osato coinvolgere mio padre, prendo un gran respiro e mi sfilo l'auricolare «Non fare il gradasso, non mi importa se sei colui che ha vinto tutto per sette anni, o se hai più anni di me, tu non mi dai dell'arrogante, nè tanto meno a mio padre. Non mi conosci.»

𝐈𝐦𝐦𝐚𝐠𝐢𝐧𝐚 || F1Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora