Charles Leclerc

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Stargirl Interlude

I flashback della notte scorsa continuano a rincorrersi nella mia mente e ad insediarsi come falde d'acqua nel terreno rendendolo sempre più fragile e sensibile, ed è esattamente così che mi sento ora

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I flashback della notte scorsa continuano a rincorrersi nella mia mente e ad insediarsi come falde d'acqua nel terreno rendendolo sempre più fragile e sensibile, ed è esattamente così che mi sento ora.

La sua mano sul mio collo, le sue strette ai miei glutei, il suo corpo così vicino al mio e il nostro battito quasi sincronizzato...

Sbatto più velocemente le palpebre tentando di seguire ciò che il mio capo sta cercando di spiegare durante la riunione oggi ma è estremamente difficile, una montagna invalicabile se le immagini di me e lui non scompaiono

Il suo toccarmi in ogni mio punto sensibile come se già mi conoscesse, i nostri respiri spezzati, la mia mano fra i suoi capelli mentre tento di non gemere inutilmente

"Terra chiama T/n"- la voce della mia collega mi fa sussultare sulla sedia ed annuisco distrattamente

"Scusa, oggi proprio non ci sono, ho dormito poco"- spiego e lei posa lo sguardo su un segno violaceo sul mio collo e se la ride sotto i baffi, mi alza il colletto della camicetta bianca in modo da nasconderlo

"Tranquilla, capito, mi raccomando però"- mi sorride premurosa e torna a lasciarmi ai miei bellissimi flashback

Posso ancora percepire il suo profumo invadermi le nadici, se mi concentro abbastanza posso ancora sentire le sue mani spogliarmi da ogni indumento fino a lasciarmi nuda davanti ai suoi occhi attenti, e il mio rossore in viso che tanto lo fa sorridere

"T/n ti occupi tu del nuovo contratto dello sponsor per i due piloti?"- domanda il mio capo ed annuisco in silenzio, come addetta alle risorse umane è anche questo il mio compito no? Anche se questo significa lavorare a stretto contatto con lui che mi ha lasciato un impronta indelebile sotto la pelle in una sola notte

"Certo, nessun problema"- aggiungo abbozzando un sorriso, soddisfatto della mia risposta torna a spiegare i compiti ai miei vari colleghi, lasciando me nel baratro vertiginoso della mia mente

Mi tengo il viso su con una mano passando i miei occhi sulle parole stampate sui documenti di fronte a me, ma l'unica cosa a cui penso è nuovamente quel dannato ragazzo, ai suoi baci più simili a fuoco puro sul mio collo e sul mio seno, alle nostre voci impregnate di lussuria che si mischiavano fra loro

È stata solo una notte, nulla di più.

La porta della sala riunioni si spalanca lasciando entrare i due beniamini della Ferrari, uno dall'aria riposata e raggiante, l'altro che tenta di nascondere la stanchezza dovuta alla notte scorsa e con addosso un segno simile al mio, al che sbianco, speravo se lo fosse coperto ma a quanto pare non è così

La mia collega passa il suo sguardo da lui a me in una sequenza talmente veloce da sembrare un flipper, le faccio cenno di non dire nulla nonostante continui a mimarmi con le labbra cose come 'Tu e Charles?'

"T/n eccoli, tutti tuoi, puoi pure spostarti nel tuo ufficio"- mi informa il capo ed io annuisco alzandomi dalla mia comoda poltrona per raggiungerli con un sorriso gentile stampato in volto

È stata solo una notte, una botta e via o sveltina o qualsiasi altro nome quel gesto abbia.

Questo deve essere il mio mantra non il pensiero delle sue braccia avvolte attorno alla mia vita, la sua testa che affonda tra i miei capelli stringendomi a sè per riscaldarmi nonostante il piumone, il suo spostarmi qualche ciocca di capelli convinto che io stessi già dormendo e il suo bacio sulla fronte prima di separare le nostre strada stamani.

"Hey stai bene T/n?"- domanda Carlos inclinando la testa per osservarmi meglio - "Sembri stravolta"-

"Il mio cane stava male stanotte"- rispondo tentando di non dar a vedere il rossore sulle mie guance farsi sempre più evidente

"Oh mi dispiace, che aveva? Ora sta meglio?"- domanda con cortesia mentre con la coda dell'occhio vedo Charles ridersela sotto i baffi beatamente

"Si sì ora sta bene, probabilmente ha mangiato qualcosa che non andava"- spiego sul momento non avendo altre idee geniali

"Portalo dal veterinario mi raccomando"- consiglia il ragazzo ed io annuisco cortesemente

"Ci penserò oggi appena finisco"- abbozzo un altro sorriso mentre lui mi apre gentilmente la porta del mio ufficio, io gli faccio cenno di andare per primo e in quel breve lasso di tempo in cui Carlos cammina all'interno la mano di Charles sfiora il mio fianco avvicinando il suo viso al mio orecchio

"Non è stata solo stanotte"- mi sussurra come se avesse letto il mio più profondo pensiero senza sforzi, entra nella stanza anche lui e una volta accomodati davanti alla scrivania raggiungo la mia postazione ancora scombussolata e dal viso paonazzo

𝐈𝐦𝐦𝐚𝐠𝐢𝐧𝐚 || F1Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora