17. «Mamma!»

341 13 8
                                    

Cico's pov

Mi svegliai a causa del rumore fastidioso della sveglia.
Ancora assonnato presi il telefono e per sbaglio aprì la galleria.

Quando la mia visuale divenne meno sfuocata, vidi le immagini della festa di ieri.

Iniziai a guardarle, visto che non mi ricordavo granché di quello che era successo, ma ad un certo punto scorrendo mi ritrovai un'immagine molto particolare.

C'è Strecatto sdraiato su un letto con gli occhi chiusi e le labbra semi aperte, la maglia alzata.. e i pantaloni e i boxer abbassati.

Quando vidi quell' immagine quasi caddi dal letto per quanto fossi sorpreso.

Stavo per cancellarla quando mi venne un' idea.

Sarebbe divertente usare questa foto a mio vantaggio, no? Comandarlo e mettergli i bastoni tra le ruote.. e magari avrei potuto convincerlo più facilmente a farmi d' assistente.

Mi alzai dal letto e andai a farmi una doccia, una volta finita la doccia andai in camera e mi vestii con dei pantaloni neri molto larghi e una maglia anche essa larga, grigia.

Erano circa le otto di mattina, ero solo a casa, i miei genitori erano dai nonni, Ayami e Ayato saranno andati a farsi un giro nel nuovo negozio che hanno aperto.

Andai in garage, entrai in macchina e partì.

Quando arrivai, la casa già da fuori era molto disordinata, rispetto alle prime volte che ero venuto qui.

Andai davanti alla porta e suonai il campanello. Da dentro la casa sentivo urla gioiose di bambini.

Aspettai un pò e mi aprì la porta una bambina, era piccola, avrà avuto tra dieci e i nove anni, aveva dei capelli lunghi, neri e disordinati, occhi grandi color nocciola e aveva una grande spada di legno in mano.

«Ciao, Io sono Aoi! Vieni» disse gioiosa, prendendomi la mano e trascinandomi dentro casa.

«Questi sono i miei fratelli! Goro, Yoshi e Kayia!» presentò ogni persona presente nella cucina.

Kayia era seduto su una sedia mentre appoggiava le gambe sul tavolo e usava il telefono. Yoshi era seduto per terra mentre giocava con Kiri e Divina. Invece Goro distruggeva un pupazzo.

«Aoi! Quante volte ti ho detto di non far entrare gli sconosciu-.. oh, ciao Cico» disse Yoshi un pò stupito.

Dopo la frase di Yoshi cadde il silenzio. Tutti i De Lucius che mi guardavano, ognuno con un' espressione diversa. Aoi aveva il suo sorriso da trentadue denti, Kayia non sembrava molto interessato dalla mia presenza, Yoshi teneva lo sguardo a terra evidentemente a disagio, mentre Goro mi guardava con un sopracciglio alzato.

«Ehhm.. scusate, ma io vorrei parlare con Strecatto» chiesi.

«Strecatto è in garage! Ti accompagno io!» mi rispose Aoi, iniziando a camminare trascinandomi con sé.

Arrivammo ad una porta semi aperta, dal di fuori si potevano sentire dei forti tonfi.

«Questa è la porta per il garage, buona fortuna. Stai attento, Strecatto si è svegliato dal lato sbagliato del letto» disse Aoi, lasciando la mia mano iniziando a correre via.

Non ebbi nemmeno il tempo di ringraziarla o di realizzare quello che avesse detto che scomparì.

Aprì la porta e iniziai a scendere le scale, più mi avvicinavo alla fine delle scale più i tonfi si facevano rumorosi.

Una volta finite le scale, finalmente vidi la causa di tutti quei rumori. Era Strecatto, che tirava dei pugni su un sacco da box.

Ora capisco perché è così forte, mi avvicinai pian piano. A poca distanza da lui gli toccai la spalla, ma improvvisamente mi prese dal polso e mi bloccò a terra.

That boy | StreCicoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora