7.«Questo non è un mio problema»

305 14 1
                                    

Third person's pov

Strecatto camminava sul marciapiede per andare a scuola. Indossava un maglioncino nero aderente a maniche lunghe, con dei pantaloni di cotone marroncini non troppo larghi, e con delle scarpe nere. Sul suo collo c'èrano delle collane color argento e sulle sue spalle c'èra il suo solito zaino nero.

Camminava mentre era in chiamata con una delle sue migliori amiche, Hoshiko, stavano gossippando della nuova coppietta di cui tutta la scuola parlava.

«No ti giuro che ero S.C.O.N.V.O.L.T.A. quando l'ho scoperto» disse Hoshiko.

«Vabbè, un goblin biondo assieme a un figlio di puttana con un taglio di capelli talmente brutto che sembra un cosplay di Goku finito male... coppia perfetta»

Dopo l' affermazione del corvino Hoshiko scoppiò a ridere come e il corvino fece lo stesso.

«Ahh, tu non sai quanto ti amo» disse con il fiatone Hoshiko.

«Oh ma che peccato amiamo la stesse persona» rispose ironicamente il corvino.

Hoshiko ridacchiò per l'affermazione del corvino.

«Che ne dici se a mensa ci vediamo dietro scuola» suggerì con entusiasmo Hoshiko.

«Hmm... non so se voglio sprecare il mio tempo con una barbie»

«Sta zitto troietto del cazzo, comunque lo prendo come un "va bene, ti amo Hoshiko, sei la best migliore amica di sempre", kiss kiss amo, ti lovvo anche io, ciauu»

Il corvino fece un ghigno prima di rispondere a Hoshiko.

«Cia, a dopo»

Chiamata terminata

Quando la chiamata finì Strecatto era già davanti alla sua scuola. L'unica cosa che gli era venuta in mente guardando la scuola fù Cico, quel giorno era già stanco di suo, visto che Eider, il suo fratellino di circa sei anni, quella mattina aveva fatto i capricci. Quindi era già abbastanza stanco e sperava che il rosso l' avrebbe lasciato stare.

Mentre stava camminando svogliatamente verso l'entrata della scuola, quando sentii una mano posarsi sul suo fianco, la mano dello sconosciuto portò il corpo del corvino a sbattere contro il corpo dello sconosciuto.

Strecatto girò di scatto la testa verso lo sconosciuto, pronto a tiragli un pugno in faccia, ma si fermò visto che lo sconosciuto si rivelò essere Cico.

«Giorno gatto» disse il rosso sorseggiando un pò del suo succo.

Strecatto sbuffò, incrociando le braccia, guardando dall' altra parte. Ormai Cico era diventato l'unico ragazzo che poteva disturbare il corvino senza ricevere un pugno in faccia.

«Smettila di molestarmi» disse ironicamente il corvino.

«Non definirei questa cosa una molestia visto che ti piace» disse con un sorrisetto malizioso stampato in faccia.

Camminarono in questa posizione per un pochino finche il rosso lascio il corvino correndo verso una persona, o meglio, una ragazza «YOKO!!» urlò correndo verso la sua migliore amica.

Strecatto guardò il rosso abbracciare la ragazza sconosciuta, al corvino effettivamente non fregava un cazzo, però vedere il rosso cosi contento di vedere una persona, gli faceva venire un sacco di domande.

Il corvino era immobile, perso nei suoi pensieri, ma dopo qualche istante sentii qualcuno che gli diede una pacca sul sedere.

Si girò di scatto, e guardò la persona che gli aveva toccato il sedere con uno sguardo di disapprovazione, era Hoshiko.

That boy | StreCicoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora