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Sono quasi le ventitre e Alessio non e ancora tornato, mi sto preoccupando ed anche molto...Forse dovrei chiamarlo e chiedergli dove. Prendo il cellulare e compongo il nome con cui ho salvato Ale sul cellulare "Alessietto<3", nome abbastanza banale l'ho so però non sapevo come salvarlo. Non risponde nessuno parte solo la segreteria telefonica, continuo ha chiamare più e più volte però non ottengo mai risposta. Mi sto decisamente preoccupando, e stra tardi e Alessio sembra scomparso.
Esco fuori casa e vado in macchina, sicuramente e a San Lorenzo e almeno so già dove andare; metto subito in moto la macchina e parto. Dove potrebbe mai andare Ale? Forse alla solita birreria, entro nel locale e chiedo al barista che ora mai conosco visto che quasi una volta alla settimana l'ho vedo

M:"Ei Nico per caso Ale e venuto qui?"
N:"Si perché?"
M:"Ti ha detto dove andava?"
N:"No non mi ha detto niente però ha bevuto molto, si reggeva a malapena in piedi"
N:"Si lamentava un sacco anche dei suoi genitori tipo, però sbiascicava troppo e detto sinceramente? Non ci ho capito un cazzo"
M:"Va bene Nico, grazie mille"
N:"Di niente"

Esco fuori dal bar, porca troia spero che non sia lì. Entro subito in macchina e mi dirigo a casa dei genitori del corvino, sto pregando che non sia andato la però appena arrivo i miei occhi vedono una scena bruttissima, Alessio e seduto per terra vicino al cancelletto di "casa sua", vado subito da lui

M:"Che cazzi ti e successo?"
A:"Sono mezzo ubriaco e ho litigato con i miei"

Non e conciato bene, l'occhio destro e nero mentre il lato della bocca si e un po' rovinato, il naso invece e immerso in una pozza di sangue ormai secco.

M:"Senti torna a casa mia, ti aiuto con quei lividi in faccia va bene?"
A:"Mi sento tutto rotto Marco non riesco proprio ad alzarmi
M:"Aspetta"

Prendo in modo sposa il ragazzo, non capisco se e diventato un pochino rosso o se e il segno degli schiaffi che gli ha lasciato il padre

*Skip time*

Prendo l'alcool e un batuffolo di cotone dall'armadio in sala e vado da Ale che e sdraiato sul divano, bagno un po' il batuffolo e poi l'ho passo sul suo viso, fa delle piccole lamentele.

M:"Brucia?"

Fa si con la testa

M:"Tranquillo abbiamo quasi finito"
A:"Va bene"

Gli metto un cerotto sul labbro e rimetto le cose al loro posto.

M:"Fatto"
A:"Grazie Marco e scusami per la sceneggiata di questo pomeriggio"
M:"No scusami tu, non hai mai avuto un buon rapporto con i tuoi genitori e se non vuoi più avere niente a che fare con loro sono affari tuoi"

L'ho riprendo in braccio e dal divano l'ho porto sul letto.

M:"Riposati okey? Domani starai meglio"

Sto per abbandonare la stanza quando Alessio mi fa una domanda che mi lascia spiazzato.

A:"Marco io dovrei morire?"

Torno subito vicino a lui, mi fa un po' di spazio per sedermi sul letto e cosi faccio.

M:"Non dirlo manco per scherzo Ale perché senza di te sarei perso, sei l'unica persona che mi capisce e con cui posso parlare liberamente"

Mente gli dico questa frase mi avvicino sempre di più al suo fantastico viso fino a che non faccio scontrare le nostre fronti e toccare i nostri nasi

A:"Posso chiederti un'altra cosa?"
M:"Ovvio che si"
A:"..Non so come dirlo, posso dirtelo a gesti"

Gli faccio un si con la testa senza lasciare però il contatto che abbiamo, dopo tre secondi sento però che le nostre labbra si uniscono, il corvino si stacca ma io torno subito su di lui non voglio lasciarlo, ci stacchiamo quanto entrambi non abbiamo più fiato.

A:"Non sai da quanto tempo me l'ho tengo dentro"
M:"Pensa un po' io uno di questi giorni volevo dirtelo altrimenti sarei esploso"

Mi fa il suo solito sorriso da ebete, sorrise sempre così quando e in imbarazzo. Mi infilo sotto le coperte insieme a lui.

M:"Sai che hai proprio un bel sorriso?"
A:"Nah il tuo e più bello"
M:"Dai adesso però dormiamo su"
A:"Okey capo"

Al posto di usare il cuscino usa il mio petto, beh almeno per una volta avrò il cuscino tutto per me daje.

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