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Non l'ho ascoltato, l'ho sto seguendo orami da quasi due ore e per fortuna non mi ha ancora visto, si e anche messo le cuffiette quindi e molto difficile che mi becca. Non sto capendo dove sta andando, forse sta camminando senza una metà precisa vuole solo tranquillizzarsi un po'. Si ferma perché e rosso per i pedoni quindi mi allontano un pochino, e verde ed attraversa le strisce ma io sto li fermo, urlo e basta.

M:"Ale veloce che c'è la macchina!"

Si toglie una cuffietta e si gira dietro per vedere chi e che ha urlato il suo nome.

A:"Mh? Ti av-"

Non finisce la frase, viene preso in pieno dalla macchina...No ti prego no. Il ragazzo che ha appena preso Alessio in pieno scende subito dalla macchina, prova a dire qualcosa ma l'ho blocco subito urlandogli contro.

M:"Muoviti e chiama un'ambulanza coglione!" E cosi fa.

*skip time*

Finalmente arriva l'ambulanza e portano subito Alessio nel camioncino bianco sulla barella, mi chiedono se l'ho conosco e se voglio venire con loro

M:"Si vi prego sono con lui"

Arriviamo in ospedale ma mi bloccano.

X:"Non può entrare qui dentro, deve aspettarlo fuori"
M:"No vi prego-"
X:"Stia tranquillo"

Non può dirmi di stare tranquillo ma faccio come mi dice, mi siedo il più vicino possibile alla stanza dove si trova il corvino adesso. Perché non l'ho portato subito a casa? Perché non ci sono io al suo posto in questo momento? Potevo buttarmi addosso a lui e spostarlo invece no sono stato come un minchione vicino al semaforo non facendo niente, dovrei esserci io al suo posto cazzo. Dopo non so quanto tempo esce fuori uno degli infermieri

X:"E sveglio ma purtroppo durerà poco può entrare se-"

Capisco subito che posso entrare quindi non gli faccio finire neanche la frase, entro nella stanza, Alessio e steso sul lettino ed e sotto le coperte.
Ditemi che sto solo facendo un brutto incubo vi prego, Ale non può andare via. Gli accarezzo il viso e a quel contatto accenna un sorriso sul suo viso, apre gli occhi.

A:"Marco?"

Gli stringo la sua mano a quella parola.

A:"Scusa, forse era destino che sarei morto in sti giorni"

Non riesco a trattenermi, faccio uscite tutte le lacrime che ho nel mio corpo

A:"Promettimi che non starai male per la mia morte, okey?"
M:"Ale io...io non posso"
A:"Non piangere perfavore"

Con le poche forze che a ancora in corpo mi asciuga le lacrime

A:"Avvicinati un secondo"

Faccio come mi dice, siamo vicinissimi e sarà l'ultima volta

A:"Ti amo"

Mi dice sussurrandomi all'orecchio e poi mi da un bacio sulle labbra, appoggio le mie mani sulle sue spalle, non può essere l'ultimo ti amo, non può essere l'ultimo bacio....Alessio e morto tra le mie braccia.

un sogno o un incubo?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora