La sveglia mi suona alle 6 e mezza, non ho mai avuto problemi ad alzarmi presto per andare a scuola. Al contrario Tania preferirebbe spararsi in testa pur di dormire ancora. Comunque, mi alzo e decido cosa mettermi per andare a scuola, la mia solita felpa verde col gatto sopra. Non so se esiste una terminologia, ma sono una di quelle ragazze a cui piace indossare cose più grandi di lei, forse perché mi fa sentire comoda e coccolata, come un gatto. Mi prendo lo zaino che ho preparato la scorsa sera e ci metto dentro il mio portatile e il mio casco speciale. Vado in cucina a farmi la colazione, latte macchiato e brioche fresca dal bar, grazie a papà. Con mia madre invece non ci diciamo quasi niente la mattina, di norma, comincia sempre con il parlare di qualcosa di cui non voglio parlare e ogni conversazione che ho con lei si trasforma in un litigio. Però, di prima mattina, senza il suo caffè è troppo rincoglionita per rompermi le scatole, il segreto e scappare a scuola prima che lo prenda.
<<Bene, io vado altrimenti perdo l'autobus. Ciao Papà! Ciao mamma!>>
Do un bacino a papà, corro fuori dalla porta, mia madre non ha tempo di capire da che parte me ne sono andata, esco di casa indisturbata e missione compiuta.Stavolta, per mia fortuna, non ho perso l'autobus, non esiste che mi rifaccio tutta Manhattan a piedi, grazie al cielo è arrivato in orario. Gli autobus di prima mattina o la sera tarda fanno sempre in ritardo, certe volte a mali estremi, estremi rimedi, specie con i super poteri. Ok che sono una super eroina, ma non si può saltare da un palazzo all'altro pensando che sia qualcosa che ti risparmia la fatica. Spoiler: è faticoso, più della ginnastica a scuola. Mentre mi rilasso, guardando fuori dal vetro il tragitto che mi manca per arrivare a scuola, ancora ripenso quanto è accaduto l'altra sera. Ravia, la misteriosa ragazza spuntata dal nulla a scuola, è in realtà una super teen e subito dopo vengo a sapere che farà parte della Justice Force. Avrei tanto voluto essere lì, con le altre, ad aiutarle con la creazione della sua nuova identità, sarebbe finito per diventare un pigiama party, ma... purtroppo sono troppo impegnata per permettermelo. L'ultimo pigiama party che ho fatto e stato un mese fa, non voglio che ne passino altri due, solo perché ho poco tempo libero, ma purtroppo nella vita capita.
Sono arrivata a scuola con mezz'ora di anticipo. Poco dopo vero arrivare Tania, distrutta e ridotta a uno straccio, peggio di mia madre senza il caffè. Ci mettiamo sedute e la faccio appoggiare per farla riposare un po. Intanto vedo arrivare Zone, facendo la sua entrata, tipo modella in passerella, gli altri stanno lì ad ammirarla e lei fa finta di niente. Come se non gli interessasse avere gli occhi di tutti puntati su di lei, anche se è esattamente quello che vuole. Tania si è praticamente riaddormentata addosso a me ed io voglio evitare di fare le sveglia umana. Io e Zoe ci scambiamo solo un rapido sguardo fulminante per una frazione di secondo, poi lei sale le scale senza considerarmi più. Intanto sono quasi le otto, fra poco la campanella sveglierà Tania dal suo letargo, ma di Ravia nessuna traccia. Inizio a farmi film mentali per elaborare cosa sia potuto succedere, ho commesso l'inevitabile errore tipico dei super eroi: farmi prendere dalla paranoia di aspettarsi sempre lo scenario peggiore.
"Forse si è semplicemente presa un raffreddore... o forse sì è incazzata di nuovo ieri notte, per una discussione con Callie, così arrabbiata che con i suoi poteri ha bruciato la casa! Ha dato fuoco a tutti! Ha dato a Death Rose! Ha dato fuoco a se stessa! E... No aspetta, eccola là."Ravia e venuta come è arrivata ieri, accompagnata da una volante della polizia. Certo che se uno viene portato a scuola dalla polizia o è figlio di un poliziotto o viene dal riformatorio, non è tanto rassicurante. Che poi Ravia dove vive? A casa di Callie? O è stata spedita in qualche struttura per... Sapete cosa, non nascondo il fatto che credo che Ravia possa essere un'evasa di galera, ma non mi problemi. Però voglio conoscere la verità, per quanto le abbia voglia di parlarmene. I suoi capelli lunghi sta volta sono raccolti in una treccia che tine nascosta dentro al cappuccio. Mi sarei alzata a salutarla, ma con Tania addosso non posso muovermi, quindi le faccio cenno con la mano per salutarla. Lei si avvicina, ma sta volta è piu cauta, più timida e più coperta, tipo cerbiatto che stenta a mangiare il pezzo di pane che gli viene offerto. A volte sembra pure stia parlando da sola, tipo come se avesse paura, o più probabilmente, come se si sentisse in imbarazzo.
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Justice Force
ActionNella visione del mondo in cui gli eroi combattono i cattivi e il bene tiene confinato il male in modo che non si superi quella linea di confine che farebbe cadere la vita della civiltà nel caos. L'arrivo di una ragazzina comparsa dal nulla chiamata...