CAPITOLO 3

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Parla Alice:

Quando siamo arrivati scendiamo dalla macchina e Federico mi prende la mano mentre Lorenzo lo fulmina con lo sguardo.
Entriamo in un bar, andiamo al bancone e una ragazza viene a prendere le nostre ordinazioni.
chiede, senza mai distogliere lo sguardo da Lorenzo.
dice Federico.
"Io che tu non mangiassi con gli occhi Lorenzo" penzo.

Parla Lorenzo:

-Io prendo una coca- dice Alice senza mai guardare la ragazza.
-E tu, cosa vuoi?-
chiede guardandomi maliziosamente.
-Anche io una coca-
rispondo portando la mia attenzione su Alice.
Il resto della serata passa tranquillamente, tra risate, scherzi.
Ogni tanto Federico ruba qualche bacio ad Alice ed io lo fulmino con lo sguardo, non so perché ma mi da fastidio, mi ha sempre dato fastidio.
-Io devo andare, domani devo alzarmi presto-
iupiiiiii sono contento ora mi metto a ballare.
"A te piace Alice" Non è vero e zitto "In che lingua te lo devo dire, IO SONO TE,non puoi dirmi di stare zitto" ma posso dirti di sparire quindi fallo.
Durante questo mio litigio con me stesso siamo arrivati alla macchina e stiamo tornando a casa.
-Ti va se domani sera ti passo a prendere e usciamo?-
dice quel....quel .....non so come definirlo ad Alice, le mi guarda come per chiedermi il permesso ed io gli rispondo con un'alzata di spalle.

Parla Alice:

Non so che fare, accetto o non accetto?
"Fai quello che ti dice il cuore" ma quando mai la mente dice di ascoltare il cuore, Mha "allora ascolta la mente" difficile da fare, se dici di ascoltare il cuore "e allora fallo"
Siamo davanti casa mia e non me ne sono accorta chiede Federico. Ed ora che rispondo?
-Ehm, ti faccio sapere entro oggi o domani mattina, perché dovrei andare in un posto con mamma-
invento la scusa più pessima del mondo, ma non sembra darci peso.

Parla Federico:

Si vede che ha detto una bugia, ma non voglio dargli peso, forse è perché c'è Lorenzo.
Mi da un bacio sulla guanci a scende dalla macchina seguita da Lorenzo, quanto lo odio, stanno sempre attaccati.
Faccio un cenno della mano a mo di saluto e me ne vado.

Parla Alice:

Appena federico se ne va vedo Lorenzo rilassarsi visibilmente.
Gli prendo la mano e lui me la stringe, poi entriamo in casa e mia madre si sta vedendo un film sul divano, sicuramente poliziesco, entro in socciorno e saluto mamma -Ciao-
-Ciao, com'è andata?- chiede, togliendo lo scuardo dal televisore per poi puntarlo su di noi
-Bene- risponde Lorenzo e forse mia madre che non lo conosce come me ci può credere, ma io no, proprio non ci credo.
-Che avete fatto di divertente?- quante domande, adesso ci farà il terzo grado.
-Siamo andati a mangiare qualcosa, ma io non ho mangiato e ho preso solo una coca- dico sperando di non dover rispondere ad altre domande.
-E tu, cos'hai mangiato?- chiede rivolta a Lorenzo.
-Nemmeno io avevo fame- dice scrollando le spalle.
-Mamma, mammina!?- la chiamo il più dolcemente possibile
-Cosa ti serve?- chiede guardandomi con gli occhi assottigliati
-È una cosina piccola, piccola.-
-Dimmelo senza troppi giri di parole- si lamenta mia madre
-D'accordo, Lorenzo può dormire qui?- chiedo velocemente, dice sempre che doveri trovarmi amiche femmine, ma io non le sopporto, sono tutte uguali.
-Va bene, ma solo perché è tardi e non voglio che cammini da solo al buoi- io corro ad abbracciarla urlando un -Grazieeeee-
Poi mi dirigo in camera mia con Lorenzo.

Parla Lorenzo:

Dopo che andiamo in camera di Alice ci sdraiano e lei si avvicina a me ed io metto un braccio sul suo fianco stricendola e poco dopo ci addormentammo.

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