CAPITOLO 8

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Parla Alice:

-Ciao- dice una voce alle nostre spalle, all'inizio non sapevo di chi  fosse quella voce ma appena mi giro vedo lei, Megan, il mio incubo peggiore dall'età di 5 anni che pensavo non mi avrebbe più disturbato.
-Che vuoi?- chiedo, sperando che se ne vada.
-Passavo di qui, ti ho vista e mi è venuta voglia di salutarti-
Dice avvicinandosi.
-Ora che l'hai fatto puoi anche andare- dico muovendo la mano per fargli segno d'andarsene, ma lei fa il giro della panchina e si siede vicino a Lorenzo.
-Ho salutato te, ma non ho salutato lui- dice toccandogli i capelli, al che lui le prende la mano e la sposta dalla sua testa.
-Adesso hai salutato anche me, quindi puoi andare-
-Ma un tempo eravamo amici- si lamenta lei.
-Ecco appunto eravamo- gli risponde Lorenzo.
-OK, ciao. Io dovevo dirvi una cosa importante, ma a quanto pare voi non volete saperla- dicendo così si alza gira sui tacchi e se ne va.
-Quindi adesso mi dici quello che mi stavi dicendo prima?- continuo.
-Ehm si certo...... ti stavo dicendo che ti......ti a-

Parla Lorenzo:

Ho capito, oggi non è la giornata buona, prima arriva quella Megan a rompere ed ora il telefono, non è giusto.
-Scusa, è mamma devo rispondere- dice ed io annuisco.
Poi fa partire la comunicazione e comincia a perlare con la madre.
-Si.......no, sono al parco con Lorenzo........ si va bene, mezzora e sono a casa- saluta e chiude la chiamata -Scusa, me lo dici un'altra volta, ora devo andare, questa sera vengono degli amici di mamma a casa e devo fare la spesa- dice alzandosi.
-Non ti preoccupare, non era niente di importante, ci vediamo domani o ci sentiamo più tardi- dico facendo un sorriso forzato.
-OK, ora però scappo- dice, poi mi da un bacio sulla guancia e comincia a correre verso casa.

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