CAPITOLO 13

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@Parla Lorenzo:

-Ma poi gli e lo hai detto?- mi chiede Adam.
In questo momento siamo a casa sua sul divano a giocare alla play.
-Detto cosa? E a chi?- rispondo con altre 2 domande.
-O, ma allora sei scemo forte. Che la ami ad Alice-
Aaaaaaa ora ho capito "e bravo bravo, finalmente" non cominciare tu.
-No, stavo per dirglielo, ma la ha chiamata la madre ed è dovuta andare via.
-Aaaa, capito....... e allora, perché non la inviti questa sera, andate da qualche parte e poi gli e lo dici?- propone Adam.
-Si, ottima idea- dico prendendo il telefono per chiamare Alice.
-Ti amo, quando ti vengono queste idee- continuo scoppiando a ridere.
-Si si, ma non devi dirle a me quelle parole- continua serio.
-Si, lo so, ma con te è più facile- dico facendo una vocina stridula.
Poi chiamo Alice e dopo qualche squillo risponde.
-Ciao- dice con voce allegra, era da giorni che non la sentivo così.
- Ciao,...... ti va se questa sere ci vediamo?- chiedo, un po titubante.
Ma scherziamo, è di Alice che parliamo, ALICE, non hai mai avuto problemi a chiederle di uscire.
Mi rimprovera la mia vocina.
-D'accordo, facciamo alle 7?- chiede
-D'accordo allora, alle 7 sotto casa tua- mi saluta e poi riattacca.

-Be' quindi che ti ha detto?!- chiede Adam.
-Alle 7 ci vediamo sotto casa sua-
-OK! Allora continuano a giocare?- chiede indicando con in mente la tele.
-D'accordo-

Parla Alice:

Mi ha appena chiamato Lorenzo per chiedermi se mi andava di uscire con lui, all'inizio avevo pensato di non andare, perché mamma appena sono tornata a casa mi ha dato una bellissima notizia.
-Dopo domani vengono a vivere qui Megan e Manuele- mi ha detto tutta pimpante, io invece ho fatto un sorriso forzato, ma sembra non averci fatto caso, e me ne sono andata in camera mia.
Ma poi ho pensato che le serate con lui sono le migliori, e mi farà bene.

Sono quasi le 7 ed io ho fatto i compiti, ho preparato la parte di camera che dovrò dividere con Megan e mi sono preparata, be, prebarata si fa per dire, ho messo un paio di jeans, una maglietta e non mi sono neanche truccata.

Dopo una diecina di minuti qualcuno bussa alla porta, mamma sta per andate ad aprire, ma io la precendo fiondandomi alla porta.
Apro e mi trovo davanti a Lorenzo.
È forse anche più bello del solito.
Da dei jeans strappati, una maglietta bianca e un giubbotto di jeans.
-Ciao- saluta ed io mi risveglio dal mio stato di trans.
-Ciao- rispondo
-Allora, andiamo?- dice con un sorriso.
-V...va bene, andiamo-
Mentre sto per uscire arriva mamma alla porta -Buona sera- saluta Lorenzo.
-Noi usciamo- dico a mamma.
-Oh, e dove andate di bello?- chiede ed io non so cosa rispondere, non mi ha detto dove andiamo.
-Andiamo a mngisre qualcosa e poi a fare un giro-
-Bello, divertitevi- e poi fa due paesi verso la cuciana, io e Lorenzo facciamo per andarcene, ma mamma ci ferma di muovo.
Che vuole ora? -Ali, questa sera vengono Manuele e Megan, non fare troppo tardi- dice
Ma non è possibile -Si, ma si può fermare anche Lorenzo?- chiedo, anche se non mi interessa, se lui mi dice di si non accetterò un no da parte di mia madre.
-Non penso sia il caso- dice Lorenzo da dietro di me.
-E dai, ti prego- dico facendo gli occhioni dolci.
-Non fare così- mi ammonisce Lorenzo, ma a me non importa e continuo a guardarlo in quel modo.
-E va bene- dice ed io gli salto addosso abbracciandolo, sono felice di non dover affrontare il rientro da sola e poi mi manca dormire con lui e tra 2 giorni non potrò più farlo.
-Ma adesso andiamo, sto morendo di fame-
-OK! Andiamo-

Cominciamo a camminare e Lorenzo mi prende la mano e a me spunta un sorriso involontario.
Dopo poco arriviamo alla pizzeria e mi lascia la mano ed è come se sentissi la mancanza del calore della sua mano nella mia.
-Vieni, andiamocciha sedere, ho visto un tavolo vuoto- dice andanto verso il rtavolo che aveva indicato.
Io lo seguo e dopo pochissimo tempo che ci sediamo arriva un cameriere.

Parla Lorenzo:

Siamo in una pizzeria ed Alice è seduta di fronte a me, ed io non riesco a non guardarla, con i jeans stretti che fasciano le sue gambe e la felpa enorme è bellissima, ed io sono un idiota che si è innamorato della migliore amica sapendo che lei potrebbe non parlargli più.
Sono sempre più sicuro che il detto l'amore ti frega sia vero ed anche quello che dice che ti innamori così per caso, non degli quando o di chi, succede e basta, prima piano e nemmeno te ne accorgi, poi come un fulmine.
-Cosa volere ordinare?- dice una voce a me sconosciuta che irrompe nei miei pensieri.
È un ragazzo, non avrà più di venti anni che non la smette di guardare Alice e a quanto pare se ne accorta perchè sposta lo sguardo.
-Io una pizza con prosciutto- dico io.
-E tu, cosa vuoi?- gli chiede lo sconosciuto con fare malizioso.
-Io prendo...... una margherita- dice.
Lui continua a guardarla come fosse incantato ed io sto per dare di matto, se non se ne va subbito può dire addio al suo bel visino.
-Ora puoi andare- dico guardandolo con un occhiata assassina.
-Ma non volete niente da bere?- continua guardandomi con aria di sfida.
-Una Coca-cola- dico sperando che ora se ne vada.
-Tu vuoi qualcosa da bere?- chiede ad Alice e lei scuote la testa.
-Tra poco saranno qui- dice e poi se ne va, finalmente.
Sono indecico se fare la figura del pazzo e mettermi a ballare oppure no.
-Ti da fastidio che ti abbia chiesto di rimanere questa sera?- mi chiede Alice.
Cosa? Ma sei scemo o cosa, ti a chiesto se ti da fastidio che ti abbia chiesto di rimanere con lei questa sera. Dice quella fastiosa della mia vocina.
-No, non mi ha dato fastidio, pensavo che avrebbe dato fastidio a tua madre, sai....... per via di...- dico, ma lei mi interrompe
-Si si, ho capito- dice zittendomi -non lo voglio nemmeno sentire nominare, dopo domani si trasferiscono da noi- dice facendo una smorfia.
In quel momento arriva il cameriere con la pizza e non torniamo più sul discorso.

Parla Alice:

Abbiamo finito di mangiare, siamo andati a pagare, ma Lorenzo si è impuntato a voler pagare lui.
-Ma posso fare io, non c'è problema- ribadisco per la millesima volta.
-No basta, faccio io, se no ti porto a casa e me ne vado- mi minaccia ed io sbruffo e lo lascio fare, perché so che lo farebbe davvero.
Dopo che a pagaeo ritorniamo a casa.
-Eccoci, ora inizia la guerra-rico facendo ridere Lorenzo.
-Dai, muovito ed apri- dice continuando a ridere
-Si si, fammi trovare le chiavi- dico aprendo.

Il resto della serata non va tanto bene, non che sia andata male, ma se non c'era Megan era meglio.
E alla fine mi sono addornpmentata come vuolevo, fra le braccia di Lorenzo.

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