Capitolo 13

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Sono già passati tre giorni dalla morte di mio padre e io ho già deciso,troverò chi l'ha ucciso e mi vendicherò.
Quando scendo al piano di sotto trono tutti a tavola a colazione l'unico posto non occupato è quello vicino a Simon ovviamente è il mio, "Buongiorno piccola" mi dice Simon baciandomi sulla guancia nessun altro mi da il buongiorno cosa al quanto strana capisco subito il perché, "comunque volevo dirvi che andrò a cercare i vampiri originali oggi" cade il bicchiere dalle mani a zio Edward ,Simon e i suoi fratelli per poco non si strozzano "cosa??" Dice Edward "hai sentito non farmelo ripetere" rispondo con tono severo,dopo avere finito il mio toast burro e marmellata esco nel giardino a fare una camminata c'è una bella giornata oggi, proprio una giornata estiva penso ai momenti belli della mia vita passati accanto a mio padre e anche quello brutti, lo vendicherò dovessi morire io lo vendicherò entro nella stanza dove mio padre mi fece allenare e comincio a dare pugni sul sacco penzolante attaccato al tetto prima uno poi due poi tre pugni e dopo calci ginocchiate e urla mi sto sfogando così applico tutte le mosse che mio padre mi aveva insegnato esco da quella stanza 2 ore dopo tutta sudata guardo l'orologio e sono le 16 è già tardi quindi mi faccio una doccia veloce e dopo andrò a fare il mio lavoro,appena entro nella mia stanza sento qualcosa che non va mi sento osservata mi guardo intorno ma non noto niente chiudo la pera a chiave per sicurezza ed entro in bagno sto esattamente 5 minuti per farmi la doccia dopodiché mi vesto e mi alzo i capelli in una crocchia esco dal bagno e balzo in aria vedendomi davanti tre persone alte mascherate non vedo i loro volti ma vedo i loro occhi neri come la pece "chi siete?" "Oh cara noi siamo quelli che ti uccideranno, ma tranquilla non farà male saremo molto delicati e ti riserveremo un trattamento speciale come tu meriti principessa" uno di loro fa un passo avanti e io me faccio uno indietro appiccicandomi alla porta non so cosa fare sono tre e io una potrei urlare ma se lo faccio non esiteranno ad uccidermi devo ammettere che ho paura,quello che si stava avvicinando arriva davanti a me,lo sento respirare mi sfiora con un dito la guancia "mi avevano detto che sei bella,avevano ragione" gli colpisco la mano e lui mi colpisce sulla guancia.

Principessa VampiraDove le storie prendono vita. Scoprilo ora