Parte 14

2.7K 223 12
                                    

Lo colpisco alla mano con violenza, "non mi toccare", "siamo nervosette, fai la brava bambina" mi parla come se avessi tre anni "chi sei? Dimmelo se hai il coraggio!" Quasi urlo, "ti basta sapere che ti ucciderò, e se fai la cattiva bimba potrei cambiare idea e farti morire di una morte lenta e dolorosa" sto pensando che potrei colpirne uno con i miei poteri ma gli altri due potrebbero attaccare devi cercare un modo per farli fuori tutti, proprio in quel momento sento la maniglia della porta abbassarsi ci giriamo tutti di scatto, "Meg!" "Megan apri la porta" è Simon, il tizio mascherato mi metto una mano sulla bocca sono bloccata adesso, non posso rispondere i Simon, "Megan apri o tiro giù la porta!" Continua con violenza a tirare la porta dalla maniglia poi sferra due calci, riesco a mordere la mano di quest'uomo mascherato, ed a urlare ma nello stesso momento lui mi afferra dalla vita e mi mette qualcosa in bocca le ultime cose che sento sono la voce di Simon che urla il mio nome e la porta spalancassi.

* "Meg" sento questa voce parlarmi "Megan figlia mia" è mio padre, "Papà!" Tutto intorno a me è bianco, il nulla, solo io e lui. Corro verso mio padre per abbracciarlo ma sparisce "no no noooo! Papà dove sei"*

Sono al buio, non vedo nulla non so dove mi trovo e qui c'è un cattivo odore, era solo un sogno..
"UCCIDETE ME!" Sento la voce di Simon, lui è qui provo ad urlare ma ho la bocca tappata dal nastro adesivo le mani legate credo sia del nastro adesivo anche questo ma non ne sono sicura, sono seduta a terra non posso fare niente non posso andare da Simon e se lo uccidessero non me lo perdonerei mai, prima mio padre ed ora anche lui, non può essere non deve succedere. Non riesco ad alzarmi, un rumore assordante mi fa saltare in aria come una sparo, mi esce la prima lacrima, e in un secondo mi ritrovo in lacrime senza poter fare niente per aiutare il mio Simon, il ragazzo di cui sono pazzamente innamorata può essere.. NO NO NO penso. Mi concentro ed uso lo spirito, forse lei mi può aiutare, una luce accecante illumina tutto il luogo dove mi trovo un piccolo ripostiglio, quanto è bella mia madre, sono in una casa, guardo negli occhi lo spirito e poi guardo le mie mani cerco di farle capire che ho bisogno di aiuto, lei allunga una mano e in un attimo il nastro è spezzato, scompare di colpo, insolito.. Mi tolgo il nastro dalla bocca e quello nelle caviglia, mi ricordo che porta è davanti a me quindi mi alzo e trovo la maniglia la abbasso e fortunatamente la porta è aperta.. Non c'è nessuno, sono in una specie di salotto, credo, c'è un tavolo piccolo al centro della stanza e dei divani attorno, quando mi avvicino vedo una cosa sconcertate...

Principessa VampiraDove le storie prendono vita. Scoprilo ora