𝐒𝐨𝐮𝐥𝐬 - 𝐃𝐮𝐞 𝐚𝐧𝐢𝐦𝐞 𝐢𝐧 𝐠𝐮𝐞𝐫𝐫𝐚

𝟖

La pioggia batte dolcemente su di noi, è fredda, fa un po' freddo. Avanzando nella giungla, i rumori si fanno più fitti, singolari. Anche gli odori sono diversi, non riesco a descriverli, è tutto nuovo. La terra sotto ai nostri piedi è fradicia, sta diventando fango, potrebbe risultare più difficile camminare.

«Resta concentrata» Ryan continua a rammentarmi di stare attenta. Lui è freddo, impassibile, attento e sempre in guardia. Ha occhi dappertutto. Cerco anch'io di prestare attenzione ad ogni minimo dettaglio, che sia un suono, una sensazione, o qualcosa che vedo con la coda dell'occhio. Guardo ovunque, restando sempre attenta ai pericoli. Continuiamo ad avanzare, e gli smartwatch seguono e tracciano la nostra rotta. Non abbiamo una strada precisa da seguire, ci indicano solo il punto d'interesse e la nostra posizione. Cerco di alleggerire l'atmosfera.

«Da quanto fai questo lavoro?» Sarà pur vero che dobbiamo stare attenti, ma restare così, come due statue che si muovono, mi angoscia.

«Sono molti anni ormai» Risponde, con l'occhio sempre vigile sul terreno inesplorato.

«Come hai iniziato?» È da molto che volevo fargli questa domanda.

«Conoscenze» La sua risposta è fredda. "Non vuole parlarne?"

«Non vuoi dirmelo?» Cerco di nascondere la delusione nella mia voce.

«No. Concentrati» "Ancora con questa frase" Alzo gli occhi al cielo, esasperata.

D'improvviso un forte rumore alle nostre spalle cattura la nostra attenzione. Ci giriamo, e lentamente una figura inizia a materializzarsi fuori dalla fitta distesa di alberi ed erba. È enorme. La bocca grande e i denti appuntiti che si stringono fra loro, le zampe lunghe e forti, gli artigli affilati. È un giaguaro. "Cristo santissimo" Il mio cuore inizia ad accelerare come una Ford Mustang, ma cerco di mantenere la calma, ricordando gli esercizi svolti con Ross. "Questo però..." Questa non è una simulazione, è vero"

«Resta. Calma» Sussurra Ryan, che sembra essere impassibile sotto lo sguardo minaccioso dell'animale, intenzionato ad avanzare verso di noi. «Non. Devi. Indietreggiare» Sussurra ancora. La bestia si avvicina ancora di più a noi, e in tutta risposta il mio cuore mette la sesta, facendo scorrere il sangue nel mio corpo veloce come in una gara clandestina. «Non. Guardarlo. Negli. Occhi» Il giaguaro inizia a ringhiare, e spaventata, sposto leggermente il piede per istinto. "Cazzo. Cazzo." L'animale scatta in avanti, correndomi contro, e in quel preciso istante mi paralizzo. "Sono morta" Salta, e la scena mi scorre davanti a rallentatore, come se non ci fosse più altro da fare. La sua bocca si apre, rivelando le sue enormi zanne pronte a divorarmi.

«LEA!» Ryan si lancia contro di me, spostandomi dalla traiettoria del felino. Cadiamo entrambi per terra, ma lui si rialza subito, mentre io rimango a terra, con gli occhi sbarrati, totalmente terrorizzata. «FORZA!» Mi tende la mano, e io la afferro. In un attimo sono in piedi. «SCAPPA!» Scatto subito, correndo alla velocità massima che le mie gambe mi permettono di sopportare. Non so in quale direzione sto andando, né se Ryan mi stia seguendo. Sento il giaguaro che mi corre dietro ruggendo. Scanso alberi, rami, salto ostacoli, ma il felino è sempre dietro di me, che ruggisce e mi fa vibrare la carne. Manca un istante prima che mi prenda "Non voglio morire." Non voglio. Lentamente vedo aprirsi un crepaccio alla mia vista. "Ma che-?" È molto esteso, è un salto enorme da compiere, ma non posso fermarmi. Ryan sbuca dagli alberi a sinistra ad una velocità impressionante "Come fa?!", punta davanti al crepaccio, creando attrito coi piedi nella terra per fermarsi, poi si posiziona nella mia direzione, chinato e con le mani a cucchiaio. "Vuole che salti" Aumento la velocità, sopraffatta dalle mie emozioni. Ad un metro da lui salto, e lo sento spingere il mio piede destro, facendomi andare ancora più in alto, nella direzione del crepaccio.