«Rrrr-yyy-aaa» La mia sorellina cerca di dire il mio nome, ma non ci riesce.
«R-Y-A-N. Ripeti. R-Y-A-N» Cerco di farle capire come mi chiamo.
«RYAN!» Uno strillo agghiacciante mi rimanda nel buio. Non si vede niente, non vedo niente. «RYAN AIUTAMI!» "Claire?!" La sua voce è adulta. Io sono adulto.
«DOVE SEI, CLAIRE?!» Le sue urla continuano a rimbombarmi nella mente, la tenebra mi soffoca. Devo aiutarla. "Ma dov'è? Dove sei?" Mi guardo attorno, ma è tutto buio, non esiste nulla. "Dannazione Claire, dove sei?!" Le urla cessano.
«Perché non c'eri quando avevo bisogno di te?» È lei. È davanti a me, ricoperta di sangue, con un buco in fronte. Indossa il suo pigiama preferito, ma è tutto strappato. Ha una tazza in mano, da cui sporge lo spago di una bustina di tè. Il piccolo cartoncino attaccato alla fine dello spago indica la sua marca preferita. "Gliela compro sempre" «Perché non c'eri, Ryan? Non mi volevi bene?» Claire... "Gliela compravo sempre" Lei è... D'improvviso, lascia cadere la tazza per terra, che si spacca in mille pezzi, e il rumore degli stessi che vanno in frantumi mi graffiano i timpani. I pezzi scompaiono nel nulla. Lei inizia a piangere, guardandomi fisso negli occhi.
"Ma che..." Sento dolore. Ho la vista offuscata. "Sono svenuta?" Un fischio mi corre da un orecchio all'altro. Stringo una mano alla fronte, la testa mi fa male. "Che botta ho preso?" Mi muovo a fatica, è difficile rialzarmi. Mi metto in piedi, ma è complicato stare in equilibrio. Sono stordita. "Ryan? Dov'è Ryan?" La vista si riprende a tratti, ma non riesco ancora a vederlo. È quasi buio, c'è una luce che sbuca dall'alto, che illumina solo un cerchio dell'area circostante. Sembra essere la luce del sole.
«No! No!» È lui, lo sento. "Ma dov'è?" Mi volto, e anche se la mia vista non è stabile, riesco a vederlo. Mi trascino a fatica nella sua direzione. È steso per terra, continua ad agitare la testa. Continua a ripetere negazioni. Appoggio una mano sulla sua spalla.
«Ryan?» Non mi risponde. "Sta sognando?" «Ryan? Svegliati!»
«No! CLAIRE!» I suoi strilli mi stordiscono ancor di più. Mi tappo le orecchie, accogliendo una smorfia di dolore sul mio viso. "Ha detto Claire?" Cosa sta sognando?
«Ryan! Forza, svegliati!» Lo scuoto più forte, ma non si sveglia. "Perché non si sveglia?"
Sono nel grande salone di casa mia... Mia e di Claire. Sono immobile. Non posso muovermi, ho braccia e gambe bloccate da una presenza invisibile. Se la stanno prendendo con Claire. Sono in tre, cercano di immobilizzarla. La picchiano, ma lei è un'abile combattente, la più forte. Resiste ai loro colpi e gliene tira altri a sua volta. Uno di loro la colpisce da dietro col calcio di una pistola "No!" Claire cade a terra e due la tengono serrata al pavimento. "Basta!" Cerco di divincolarmi, ma è come se mi fossi dimenticato come ci si muove.
«FERMATEVI, BASTARDI!» Non mi sentono. Com'è possibile? "Non mi sentono!" "Lasciatela!"
«Questo sarà un avvertimento per il tuo caro fratello» Ringhia il tizio che le sta sulle ginocchia. Tira fuori una Colt dalla canna lunga e completamente in oro, che risplende sopra la testa di mia sorella. "No!" Gliela punta alla fronte. Non voglio guardare, ma gli occhi non si chiudono. Sono costretto a subire. "No! No!"
«Addio, ID:0, Claire» Stanno ridendo. "Ma come osano..." L'uomo tira giù il cane della Colt. "Dannazione! NO!"
«RYAN!» Il mio urlo rimbomba nell'atmosfera. Ryan si risveglia di soprassalto mettendosi seduto, con un incredibile affanno. «Ryan, stai bene?» Non da risposta. Continua a guardare il vuoto cercando di riprendere aria. Sembra come si sia appena liberato da uno strangolamento. «Ryan, rispondimi» continuo a ripetergli.
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𝐒𝐨𝐮𝐥𝐬 - 𝐃𝐮𝐞 𝐚𝐧𝐢𝐦𝐞 𝐢𝐧 𝐠𝐮𝐞𝐫𝐫𝐚
ChickLit[Storia in fase di revisione, ringrazio per la segnalazione di eventuali errori] - Nel tentativo di sfuggire alla monotonia della vita, Lea cerca di accedere alla beta di un nuovo videogioco, e da quella stessa notte la sua vita cambierà radicalment...