𝟏𝟒

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Mi preparo psicologicamente a ciò che sta per accadere. Una battaglia sanguinosa, è questo che sarà, e io dovrò farne parte. Cerco di convincere me stessa che sto facendo tutto per salvare la pelle. "In fondo... Non è colpa mia se mi hanno rapita e usata con lo scopo ultimo di farmi fuori, no?"

«Lea, per di qua! Un attacco diretto ci farebbe istantaneamente fuori, andiamo ai lati» Corriamo, io alla sua sinistra in un corridoio diverso da quello preso da Claire. «Hai una pistola, non ingaggiare direttamente, loro sono molto più armati ed esperti di te»

«Ricevuto» Il sangue ribolle nelle mie vene, e la paura è costante, ma mi tiene viva e vigile mentre continuiamo ad avanzare a tutta velocità.

«Ferma!» Mi fermo immediatamente, come fosse un ordine impartito ad un robot. "Che succede?" Sento delle voci. Il corridoio gira a destra. «Avanzano qui» Dice con tono più basso. Si mette di schiena al muro e lentamente volta la testa verso la curva. «Eccoli. Cazzo» Mi guarda. «Cerca di contattare Claire. Dille di venire qui» Mi dice, mentre estrae una granata dalla cintura.

«E come faccio?» Non me l'ha mica spiegato come contattare dalla mente, o forse sì? "Non ricordo!"

«Questo non lo so, ma devi provarci» "Cosa devo inventarmi?"

Cerco di rilassarmi, pensando a Claire, facendo anche solo finta di star contattando la sua mente.

Respiro. Respiro. Respiro.

"Non riesco"

Non riesco a concentrarmi, non posso farlo. C'è troppo rumore, troppo pericolo.

«Claire?» Ryan sobbalza. L'ha contattata? O lei ha contattato lui? «Scherzi?» La sua faccia diventa preoccupante. «Ricevuto, ci rifugeremo al lato nord-ovest» "Rifugiarci?" Mi guarda.

«Andiamo, corri» Ripercorriamo all'indietro il corridoio, ma stavolta facciamo un'altra strada.

«Dove stiamo andando, Ryan?» Una frase che riesco a malapena a formulare mentre, per il correre troppo, il mio corpo sta cercando fin troppa aria per i polmoni.

«Claire vuole far esplodere la zona est, dove sono tutti ora. Non sappiamo quanto si propagherebbe l'esplosione, dobbiamo andare più lontano possibile» Sento dei boati enormi dietro di noi. "È già partita?" «Presto, ha iniziato!»

Aumentiamo il passo. Sarà la voglia di continuare a vivere, ma nonostante il mio corpo voglia cedere, la mia anima si rifiuta di farlo.

Raggiungiamo una sala che non avevo mai visto prima.

«Lea!»

Ryan mi spinge e mi fa volare per qualche metro. "Ahia!"

Mi ritrovo per terra, stordita. "Cosa è successo?"

Un enorme blocco d'acciaio in fiamme, che sembra facesse parte delle fondamenta, divide la strada tra me e Ryan. O forse lui c'è rimasto sotto? "E ora?" La paura sale. Non riesco a calmarmi. Il mio cuore aumenta i battiti. Sento gli occhi uscire dalle pupille. "Morirò qui?" Inizio a piangere.

«Lea?! Lea mi senti?!»

«Ryan!» Urlo tra le lacrime.

«Resta dove sei! Torno a prenderti!»

«Come farai?» Quest'ultima frase viene stroncata da un'altra esplosione. Non sento più la voce di Ryan. Ci sono fiamme ovunque. "Non posso stare qui" Cambio strada, non avendo idea di dove io stia precisamente andando, tenendo stretta la pistola tra le mani.

Mi ritrovo in un altro corridoio. Non posso neanche contattare Claire. D'improvviso, il mio cuore perde un battito, e sulla strada una scia di polvere luminosa blu ondulante compare, come fosse un percorso da seguire. "Che sia ancora effetto della mia anima? Ma perché tutto ora?"

𝐒𝐨𝐮𝐥𝐬 - 𝐃𝐮𝐞 𝐚𝐧𝐢𝐦𝐞 𝐢𝐧 𝐠𝐮𝐞𝐫𝐫𝐚Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora