Capitolo XIV - Honey Moon

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«Forse dovremmo andare in luna di miele» penso mentre cerco di allacciarmi il vestito da sola, Aemond è ancora a letto che mi guarda divertito
«Potresti anche aiutarmi sai» mi giro verso di lui
«Oppure...» si alza sui gomiti e mi indica il letto
«Abbiamo già passato a letto due giorni praticamente, oggi la mia famiglia se ne va, potremmo almeno pranzare insieme oggi e donargli la nostra presenza» mi avvicino al letto
«Non è divertente come ignorarli da quando sei entrata in questa stanza» sorride Aemond prendendomi dai fianchi, da seduto sul letto e mettendomi tra le sue gambe.
«Umm» sorrido
«Sai, veramente non ti serve questo vestito» mi guarda negli occhi Aemond, sospiro rumorosamente
«Aemond» lui mi ignora, alzandosi e iniziando a baciarmi la spalla nuda
«Aemond» riprovo, ma si sposta poi sul collo
«Aemond» finalmente si sposta sbuffando rumorosamente
«D'accordo, faremo questo pranzo» dice esasperato «Ma questa notte» si avvicina al mio orecchio «sei mia» un brivido mi percorre tutto il corpo, come se non avessi passato due giorni ad esse sua.
Finalmente mi aiuta ad allacciare il vestito, mi fa girare di nuovo e mi sistema anche i capelli
«Molto premuroso da parte tua» faccio un sorrisetto, Aemond fa il suo mezzo sorriso, poi continua a baciarmi il collo.
«Stai barando» borbotto, continua a non ascoltarmi, così lo spingo sul letto e prima di pensarci due volte, gli salgo a cavalcioni iniziando a baciarlo.
Sembra piacevolmente colpito dalla mia iniziativa, infatti presto prende il comando del nostro bacio, è la sua lingua che guida la mia.
Le sue mani non si fermano troppo a lungo in un punto e ben presto è bramoso di toccare la mia pelle nuda. 
In poco tempo inverte le posizioni, senza togliere la bocca dalla mia un secondo.
Velocemente cerca di alzare la gonna, quando entra dentro di me emetto un urletto di sorpresa, non sono ancora molto abituata.
Però ormai ho imparato come dare piacere a entrambi, così inizio a muovermi allo stesso ritmo con Aemond, finché entrambi stacchiamo la bocca da quella dell'altro per respirare.
I nostri respiri affannati sono solo uno dei rumori nella camera, insieme al letto che cigola leggermente, al tempo con le spinte di Aemond.
Siamo entrambi quasi al limite e non avevamo intenzione di farlo durare più del necessario, quindi Aemond velocizza le spinte mentre io continuo a muovermi sotto di lui, accarezzandogli la schiena.
Dopo pochi minuti veniamo entrambi nello stesso momento, Aemond grugnisce sulle mie labbra, mentre io gemo, graffiandogli la schiena.

«È un'onore per noi, che voi ci degnate un briciolo della vostra attenzione, sedendovi con noi al tavolo da pranzo» Aegon alza un bicchiere di vino, non appena io e Aemond siamo arrivati in ritardo per pranzo, ci siamo seduti e mi sono scusata per il ritardo.
Aemond a detta sua, non era affatto dispiaciuto per il ritardo, tant'è che gli ho pestato il piede, infatti poi per fortuna si è scusato anche lui.
«Aegon» richiama suo figlio Alicent.
Non saprei come descrivere l'atmosfera, sembra pacifica, ma in fondo non lo è.
Mia madre parla con Daemon e discutono ridendo di qualcosa, Luke e Jace fanno lo stesso con Helaena e infine io e Aemond siamo più che felici devo dire.
«A me e a Aemond piacerebbe andare in Luna di Miele, per festeggiare le nostre nozze» attiro la presenza di tutto il tavolo
«E dove vorreste andare esattamente?» chiese Alicent, a questo non ci avevo pensato.
«Ad Arbor» annuncia Aemond «Arbor è considerata l'isola del vino, in più è uno dei posti più ricchi di Westeros, intendo portare mia moglie li per la Luna di Miele» sorride Aemond guardando prima sua madre e poi Rhaenyra
«Meraviglioso» quello a rispondere è Daemon «Sono sicuro che vi divertirete molto» alza il suo bicchiere alla nostra salute, mi guarda e mi fa l'occhiolino, gli sorrido in rimando
«È quanto tempo contate di rimanere?» chiede Aegon, cosa gliene dovrebbe interessare a lui?
«Tre settimane, forse di meno, forse di più, chi lo sa» risponde Aemond, sembra sempre abbastanza seccato da suo fratello e non mi domando per niente il perché, Aegon è semplicemente fatto così.
«Quando partite?» chiede invece mia madre, ancora una volta non so cosa rispondere. Non sapevo che Aemond avesse organizzato qualcosa per festeggiare le nostre nozze, non pensavo avesse organizzato una Luna di Miele
«Al tramonto» risponde mio marito e lo guardo scioccata, come tutti al tavolo.

«Perché non mi hai detto niente?» chiedo mentre prepariamo ogni cosa per partire. Andremo con i nostri draghi, perciò dobbiamo organizzare anche i bagagli da portare con noi.
«Doveva essere una sorpresa. Sei felice?» mi chiede seduto sul letto. Ha già preparato tutto, mentre io devo ancora finire di piegare alcuni vestiti, anche se non penso ci serviranno molto.
Annuisco avvicinandomi di più a lui, lo ringrazio baciandolo. Mi fa sdraiare su di se sul letto, ma ora non abbiamo proprio tempo, se vogliamo partire tra pochi minuti.
«Aemond, si è fatto tardi» continua a baciarmi senza ascoltarmi, così mi stacco e lo guardo nel suo unico occhio sano.
«Voglio davvero andare a Arbor» lui sbuffa, ma finalmente ci alziamo, non prima che mi abbia dato un altro lungo baciato.

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Alloraaaaaaaa

Innanzitutto, grazie per le 3k visualizzazioni, e devo dire che non me lo aspettavo in così poco tempo ❤️

Spero il capitolo vi sia piaciuto.
È un po' corto, ma ha altro 😊

Ditemi cosa ne pensate e se vi sta piacendo la storia, lasciate anche una stellina se volete.
❤️❤️❤️❤️

Alla prossima

The Song of Love and Death || Aemond Targaryen Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora