Capitolo XXXI - Queen Rhaenyra of House Targaryen

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Come avevo ordinato i soldati leali ai Verdi sono stati incatenati e posti in fila nella sala del Trono, prima dell'arrivo di mia madre.
Come Rhaenyra ha voluto, nessun drago è volato per la guerra, lei a parole sue, non desidera governare su un regno di cenere e ossa, ha ragione, ma io avrei bruciato i Verdi solo per essersi opposti al vero erede.
Ovviamente, io e mia madre siamo diverse e per fortuna.
I nostri draghi, Caraxes di Daemon, Syrax di mia madre, Meleys di mia zia Rhaenys e Balerion mio, ci hanno raggiunti dopo la battaglia ad Approdo del Re.
Ora Rhaenyra entra finalmente nella sala del trono, non si è sporcata le mani come giusto che sia, io e Daemon invece siamo sporchi di sangue, come i nostri soldati.
Mia madre guarda i traditori in catene
«Ho già iniziato il mio regno con una guerra, non voglio continuarlo anche con un massacro. Vi offro l'opportunità di giurarmi fedeltà per il resto dei vostri giorni e fare parte del mio esercito» afferma mia madre, la voce è sicura e degna di una regina.
«Altrimenti, se vi rifiutate, morirete» dice semplicemente; sembra che la maggior parte abbia capito, infatti si inginocchiano al suo cospetto.
Ci sono quattro soldati che invece sono rimasti in piedi guardo verso mia madre, lei mi guarda e annuisce, sfodero un'ultima volta la mia spada.
Le teste dei soldati cadono una dopo l'altra, a terra, davanti ai piedi di mia madre.
Tutti gli altri membri della corte di mia madre entrano nella sala del trono, i corpi dei soldati morti vengono rimossi con le loro teste, ma non viene pulito il sangue.
Rhaenyra si gira verso la sua corte prima di salire i gradini che la separano dal trono.
«Ora che Approdo del Re è stata presa, posso sedere sul Trono di Spade come legittima erede. Come Regina ho bisogno di una corte e dei legittimi consiglieri. Voi Lord, farete parte del Consiglio ristretto e desidero proporre il titolo di Mano della Regina a mio zio, Lord Corlys di Casa Velaryon» afferma mia madre, Lord Corlys Velaryon sembra sorpreso
«È un onore per me accettare questo incarico, mia Regina» fa un piccolo inchino, Rhaenyra fa un piccolo sorriso di soddisfazione, infine si gira verso il Trono di Spade.
Ora niente e nessuno le impedisce di ascendere sul Trono di Spade, la Danza dei Draghi non è finita, ma questa è una vittoria.
Poi, mia madre si siede sul Trono di Spade.
La testa è alta, la schiena è dritta e mia madre ha davvero il portamento di una regina.
Io e Daemon siamo i primi ad inchinarci, poi tutte le persone nella sala ci seguono.
«Lunga vita a Rhaenyra, di Casa Targaryen, Prima del suo nome, Regina degli Andali, dei Rhoynar e dei Primi Uomini, Signora dei Sette Regni e Protettrice del Reame» dice con voce forte e chiara Lord Corlys Velaryon
«Lunga vita alla Regina!» grida tutta la sala.

Faccio ritorno a Roccia del Drago la sera stessa, mia madre mi ha dato il permesso di portare Aerea ad Approdo del Re. Ora che la città è in mano nostra è più sicura.
I soldati della guardia reale sono triplicati e l'esercito è accampato fuori dalla città, mia madre necessita denaro per sfamarli e a questo punto sarà in consiglio con gli altri Lord, bisogna stabilire e decidere molto.
Non appena tengo tra le mani Aerea mi metto quasi a piangere. Sarei potuta morire oggi in battaglia. Mia figlia avrebbe potuto perdermi, eppure questo pensiero non mi ha toccato fino ad ora.
Mia figlia è forte, non posso permettermi di morire, eppure so che se questo accadesse lei sarebbe abbastanza forte da andare avanti da sola.
È una Targaryen, ce la farà, io devo servire mia madre, la nostra Regina, e Aerea è importante quanto la mia lealtà a lei e non posso tradire nessuna delle due, dunque la riporto con me ad Approdo del Re, insieme alle levatrici che hanno fatto un ottimo lavoro fino ad ora.
Mia madre è la prima che accoglie sua nipote non appena facciamo ritorno ad Approdo del Re.
Nessuno l'ha mai ancora vista, eccetto per Aemond, lei è la prima. E volevo fosse mia madre la prima a vederla, perché per un certo senso mi ricorda lei.
«È un nome fantastico Aerea» si complimenta Daemon accarezzando la guancia della sua piccola nipotina, mentre mia madre la culla.
«Mi è sempre piaciuto, da quando ho letto della nostra antenata Aerea Targaryen» faccio un piccolo sorriso «Anche a Aemond piace» mi accorgo dopo che le parole sono uscite dalla mia bocca, che non avrei dovuto dirle.
Mia madre mi guarda interrogativa
«Quando ero in travaglio ho espressamente chiesto alle levatrici di avvisare solamente te e di non lasciare entrare nessuno nella stanza. Aemond doveva essere già sulla via di Roccia del Drago, quando è arrivato voleva vedere me e la bambina» mia madre è al corrente delle visite di Aemond a Roccia del Drago durante il mio periodo di permanenza li, l'unica cosa che si è raccomandata è che non ci scoprissero.
Anche perché mia madre ha giurato che se mai si trovasse Aemond Targaryen di fronte, lo ucciderebbe senza esitazione e io sono totalmente d'accordo con lei.
Abbiamo passato diverse notti a parlare dei miei dubbi e delle mie preoccupazioni su Aemond, siamo giunte ad un'intesa, Daemon ne è al corrente, nessun altro.
«Sai come la penso» dice soltanto Rhaenyra, l'argomento fortunatamente è caduto li.
«Domani voglio che tu assista al Consiglio ristretto con me e Daemon, dobbiamo discutere di questioni importanti» mi dice mia madre, annuisco.
«Certo» si è fatto tardi, Daemon e Rhaenyra si ritirano nella loro stanza, io porto Aerea nella stanza di Aemond, dove è stata già sistemata una culla, mi addormento sulle lenzuola del letto sfatto, che profumano ancora di lui.

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Ehilà, come va?

Vi piace il capitolo? Spero di sì.
Le cose si evolveranno in poco tempo, ma non dico nient'altro.

Grazie per le 10k visualizzazioni, pubblicherò questo capitolo e il prossimo oggi, così siete felici ❤️

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