𝐈𝐗.

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𝗖𝗵𝗮𝗽𝘁𝗲𝗿 𝗡𝗶𝗻𝗲❛𝗟𝗲 𝗣𝗿𝗼𝘃𝗲❟

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𝗖𝗵𝗮𝗽𝘁𝗲𝗿 𝗡𝗶𝗻𝗲
❛𝗟𝗲 𝗣𝗿𝗼𝘃𝗲❟

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Faceva un caldo micidiale, specie nella grande aula dove si svolgevano gli scritti.

Per l'esame avevano ricevuto penne d'oca speciali, nuove di zecca, che erano state stregate con un Incantesimo Antimbroglio per impedire loro di copiare.

Gli esami comprendevano anche esercitazioni pratiche.

Il professor Flitwick li aveva chiamati a uno a uno nella sua aula per vedere se erano capaci di far danzare un ananas a passo di tip tap da un lato all'altro del banco.

La professoressa McGonagall li stette a guardare mentre trasformavano un topolino in una tabacchiera: se la tabacchiera era carina si guadagnavano punti, se aveva i baffi se ne perdevano.

Piton li rese tutti nervosi restandogli col fiato sul collo mentre cercavano di ricordare come si fabbricava la Pozione Obliviosa.

L'ultimo esame fu quello di Storia della Magia.

In quel momento si trovavano sulla strada per la capanna di Hagrid e Madison non capì perché troppo stanca e provata dagli esami.

Hagrid era seduto in poltrona davanti alla porta di casa; aveva le maniche e le gambe dei pantaloni arrotolate e stava sgusciando piselli in una grossa ciotola.

«Salve!» disse sorridendo. «Finiti gli esami? Avete tempo di fermarvi a bere qualcosa?»

«Sì, grazie» disse Ron, ma Harry lo bloccò.

«No, abbiamo fretta. Hagrid, devo chiederti una cosa. Sai quella notte che hai vinto Norberto? Che aspetto aveva lo sconosciuto con cui hai giocato a carte?»

«Boh» rispose Hagrid, vago, «non si è mai tolto il mantello».Quando si accorse che tutti e quattro lo fissavano allibiti, alzò un sopracciglio.

«Non è mica una cosa tanto strana, di gente bizzarra ce n'è parecchia alla Testa di Porco - è uno dei pub giù al villaggio. Poteva essere un trafficante di draghi, no? Comunque, in faccia non l'ho mai visto, si è sempre tenuto il cappuccio».

Harry si afflosciò a terra, vicino alla ciotola di piselli.

«E di che cosa avete parlato, Hagrid? Gli hai mai accennato a Hogwarts?»

«Può darsi» rispose Hagrid aggrottando le sopracciglia nello sforzo di ricordare.
«Sì... Mi ha chiesto che mestiere facevo e io gli ho detto che facevo il guardacaccia qui... Allora ha chiesto di che genere di creature mi occupavo. Io gliel'ho detto... e ho anche detto che avevo sempre desiderato avere un drago... Poi... non ricordo tanto bene, perché quello non faceva che offrirmi da bere. Vediamo... sì, allora ha detto che lui aveva un uovo di drago e se lo volevo potevamo giocarcelo a carte... Però dovevo promettere che glielo tenevo bene: non voleva che finiva al chiuso in qualche casa... Allora io gli ho detto che, dopo Fuffi, tenere un drago era la cosa più facile del mondo...»

Harry Potter and The Scarlet Witch[h.p.]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora