Ready to run|| Larry Stylinson AU

#1

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Il viaggio in traghetto non era mai stato così lungo.

Le acque, appena mosse dal vento, rendevano la navigazione più rilassante per Stan che grazie a quel dondolio continuo aveva rischiato di addormentarsi più volte sulla spalla del proprio compagno, il quale aveva gli occhi fissi sull'orizzonte, fuori dal grande oblò, mentre mentalmente cercava di concentrarsi su qualcos'altro che non fosse una barca in mezzo al mare o quella sensazione di soffocamento a minacciare di sopraffarlo.

Essere finito in acqua a soli quattro anni ed essere recuperato dal proprio patrigno solo dopo qualche secondo - che per lui parvero minuti interminabili - non era stata un'esperienza divertente per Louis Tomlinson, bensì una di quelle che ti segnano per il resto della vita. Non poteva far altro che tornare con la mente a quel ricordo ogni volta che era costretto a salpare per un motivo o per un altro.

Quella volta, ciò che lo aveva portato ad Arran, era stato il matrimonio di sua sorella Lottie con il suo ormai ex migliore amico d'infanzia: Harry Styles.

Era stata una bella fuga quella di Louis, solo tre anni prima, da Doncaster: genitori troppo asfissianti, per niente aperti alle scelte del figlio (sia personali che scolastiche) e troppe cerimonie per qualsiasi cosa. Troppa falsità. 

Louis ricordava cene e pranzi infiniti in quella residenza estiva ad Arran e il solo pensiero di doverci tornare lo metteva profondamente a disagio.

Stan, dal canto suo, aveva saputo solo quello che poteva sapere di tutta la storia: famiglia troppo altolocata per i gusti semplici di Louis e nessuna possibilità di esprimersi liberamente. Stop. Nessun approfondimento. 

Sopra il viso di Harry Styles c'era un punto interrogativo gigantesco che Louis non gli avrebbe spiegato molto presto, perché non ce n'era più bisogno e non ce ne sarebbe mai stato. 

Tornare tra i sorrisi falsi di quella famiglia era già abbastanza da sopportare per una sola settimana senza che Stan sapesse null'altro.

- Non vedo l'ora di conoscere tutti. -

Aveva appena sussurrato il compagno al suo orecchio, con un piccolo sorriso che Louis si limitò a ricambiare appena, un po' preoccupato. Una sera, davanti ad una pizza, aveva anche trovato il coraggio di spiegargli l'astio con sua madre, riprendendosi poi nel parlare delle sue meravigliose sorelle  del suo patrigno, che lo aveva accettato sempre per quello che era.

Peccato solo che Mark avesse firmato i documenti del divorzio proprio poco prima che Louis decidesse di trasferirsi a Londra. 

- Mia madre non te la consiglio. Proveremo ad evitarla finché si può, ma muoio dalla voglia di presentarti i miei amici: Liam e Zayn. Loro mi mancano davvero tantissimo e poi ci sono Lottie, Fizzy, tutti! -

Fece una piccola pausa prima di riflettere sul nuovo compagno della madre, Dan e i suoi due gemelli. Quelli non li aveva mai incontrati nemmeno lui ed era strano.

- Ci saranno delle nuove conoscenze anche per me... -

Aggiunse in fine in un sussurro, abbassando lo sguardo, pensieroso. Stan notando quel cambiamento nel suo tono di voce, subito corse ad afferrargli la mano, incrociando le sue dita con le proprie per ricordargli che lui gli sarebbe stato accanto, qualsiasi cosa fosse successa durante quella settimana. Qualsiasi parola fuori posto, qualsiasi crollo e qualsiasi ansia, lui l'avrebbe accolta e baciata via dal volto del proprio fidanzato, ricordandogli che non era quello il posto a cui apparteneva ormai.

Louis rispose a quel contatto con un sorriso, prima di posargli un bacio sulla tempia calda. 

Stan era stato la sua roccia in quegli ultimi tre anni, un qualcuno che si era semplicemente detto che non avrebbe mai trovato né meritato e invece l'università, oltre alle soddisfazioni, gli aveva regalato anche quell'amore.