NEW YORK, MANHATTAN | 17:52, 26 SETTEMBRE 2007 | PERCY JACKSON
PERCY TORNÒ A casa verso le sei meno dieci. Sarebbe stato fuori anche fino a mezzanotte a parlare con Chadia, ma lei gli disse che sua madre le aveva messo il coprifuoco per le sei, e che era meglio non sgarrare. Lui ancora non era riuscito ad afferrare bene il nome della madre della sua amica.
Appena varcò la porta vide sua madre, sorridente, che al momento stava facendo l'impasto per i biscotti. «Percy!» lo salutò. «Com'è andata?» sembrò quasi delusa. «Oh, ti avevo detto di invitare la tua amica per cena, volevo tanto conoscerla...»
«Sua madre le aveva detto di essere a casa per le sei,» gli rispose. «e poi non poteva fermarsi, da quello che ho capito aveva degli allenamenti.»
Sally sembrava contrariata, ma passò presto. Avrebbe avuto tempo per conoscere la prima persona davvero mortale con cui aveva fatto amicizia Percy — poteva succedere una volta, anche due, ma alla terza doveva per forza avere tutte le parti che un umano richiedeva per essere tale. E per quanto Grover e Tyson fossero stati degli ottimi amici ai tempi della scuola, uno aveva le gambe da capra e l'altro era il suo fratellastro dal lato divino munito di un solo occhio.
«Dai, raccontami com'è andata,» la corvina continuava a sorridere.
Percy alzò le spalle. «Bene, penso. Mi sembra che si sia divertita.» si rattristò per un attimo, ripensando alla conversazione che avevano avuto a pranzo. «Ha detto... ha detto che sono il suo primo amico. Che non aveva mai avuto nessuno con cui parlare davvero oltre a sua madre e a suo fratello.»
«Intendi i due che squadravano tutti male durante il discorso di apertura della preside?» Sally iniziò a mettere l'impasto sulla teglia, «Mi sembravano due persone un po' dure, ma così mi sembra troppo. Poverina... si vede che è una brava ragazza. E poi è proprio carina, giusto?»
Mise i biscotti in forno e guardò Percy con un sorrisetto. «Sai, mi ha ricordato un po' Annabeth...»
«Annabeth ha i capelli più scuri, mamma.» disse lui arrossendo. «Sei solo tu che appena vedi una persona bionda la colleghi ad Annabeth.»
Sally rise. «Non è vero! Sei tu che ti sei scelto un'amica sospettosamente bionda. Sicuro di non rivedere Annabeth in lei?»
«Cosa? No!» era da almeno un anno che Sally provava a convincerlo del fatto che lui avesse una cotta per la figlia di Atena, ed era da almeno un anno che Percy provava disperatamente a negare. «Annabeth è insostenibile, e comunque mi fa bene avere almeno un'amica mortale che mi faccia sentire normale. Ammetto che non mi aspettavo che io e Chadia facessimo amicizia — l'hai vista pure tu, sembra letteralmente di dinastia reale — però è una buona cosa. Mi fa sentire, be', normale.»
STAI LEGGENDO
𝐇𝐀𝐏𝐏𝐈𝐄𝐑 𝐓𝐇𝐀𝐍 𝐄𝐕𝐄𝐑¹ - pjo saga
Fanfiction❛when i'm away from you, i'm happier than ever wish i could explain it better i wish it wasn't true give me a day or two, to think of something clever to write myself a letter, to tell me what to do❜ «Senti, Lem...