vi. lemo andrebbe denunciato per abbandono di minore

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MANHATTAN BEACH, A LARGO, PALAZZO DI DORIDE | 13:43, 27 SETTEMBRE 2007 | CHADIA REID

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MANHATTAN BEACH, A LARGO, PALAZZO DI DORIDE | 13:43, 27 SETTEMBRE 2007 | CHADIA REID

CHADIA NON STAVA capendo niente. Doride continuava a singhiozzare violentemente, e non sembrava avere intenzione di smettere di tenerla stretta a sé — come se fosse proprio sua nipote quella da consolare.

«Povera piccola,» continuava a ripetere, «povera piccola... eri solo una bambina...»

La fece sfogare, più che altro perché non sapeva cosa fare. Non aveva mai visto nessuno piangere. Quando l'Oceanina finalmente si staccò, accarezzò la guancia della bionda con un sorriso triste. «Abbiamo molto di cui parlare. Però avrai fame, giusto? Mi sono fatta portare qualcosa di commestibile per voi semidei. A mangiare troppa Ambrosia prenderesti fuoco dall'interno, e tutta quest'acqua di sicuro non servirebbe a nulla.»

L'accompagnò in quella che sembrava un'enorme sala da pranzo, e la fece sedere a capotavola di un lunghissimo tavolo. Arrivò subito una ninfa con due vassoi pieni di frutta. «Ci sono poche cose che non si sfasciano sott'acqua,» disse Doride. «sai, per noi non è un problema, sopravviviamo ad Ambrosia e Nettare... ma le uniche cose che possono mangiare i semidei qui sotto sono dei vegetali crudi e la frutta.»

«Non fa niente,» Chadia prese un acino d'uva e lo masticò a fatica. «non ho tanta fame. Di che cosa... di che cosa stavi parlando prima?»

Doride piegò leggermente la testa. «Chadia, cara... ora devi ascoltarmi attentamente. So che tutto quello che ti sto per dire potrebbe sembrarti impossibile, ma ti giuro che è la verità.» prese un respiro profondo prima di continuare. «Otto anni fa, gli dei lanciarono l'allarme della tua scomparsa. Ti tenevano d'occhio, dato che sapevano chi fosse tua madre. Sai, ninfe come Teti sono proibite — nessuno di immortale, o mortale, può avere rapporti con loro. Gli dei sapevano che lei era pericolosa prima ancora della nascita di Achille, quando Temi — una titana — predisse che il figlio che avrebbe avuto sarebbe stato più forte del padre in ogni campo. Zeus e Poseidone si erano innamorati di lei, ma scoperta questa cosa, l'allontanarono dall'Olimpo e da qualsiasi uomo immortale presente sulla terra. Ma ancora non era stata dichiarata proibita, perchè si pensava che anche se avesse avuto rapporti con un mortale, non sarebbe successo nulla. Organizzarono la... faccenda con Peleo.» 

Strinse le labbra. «Penso che tu sappia cosa intendo con faccenda. Comunque sia, dopo Achille — uno dei semidei più forti mai esistiti — decisero di dire a Teti, semplicemente, di non avere più figli. Le fecero fare un giuramento, come quello che Zeus, Poseidone e Ade fecero dopo la Seconda Guerra Mondiale.» dalla sua faccia, poteva capire che sua madre non l'aveva presa troppo bene. «Tua madre decise di romperlo, per vendetta. Trovò tuo padre. Ebbe te. Ti lasciò con la tua vera famiglia per cinque anni, scomparendo del tutto dalla faccia della terra, per poi rapirti appena compiesti cinque anni. Prima eri troppo piccola, e lei odia i bambini piccoli.»

Le prese delicatamente la mano. «Tesoro, ti stiamo cercando da anni. Dei, ninfe, satiri... penso che gli unici che abbiano smesso di cercarti intensivamente siano i semidei, semplicemente perché la maggior parte di loro non può sentire la presenza delle persone. Andrebbero semplicemente alla cieca con come unica pista una foto di te a cinque anni.» fece una smorfia. «Già, non sono molto utili nel campo della ricerca. Ma almeno ci hanno provato, dai.»

𝐇𝐀𝐏𝐏𝐈𝐄𝐑 𝐓𝐇𝐀𝐍 𝐄𝐕𝐄𝐑¹ - pjo sagaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora