Erano tutti molto preoccupati. Il dottore li tenne un po' sulle spine, per poi dire
-Le condizioni della ragazza stanno peggiorando, sembra caduta in un coma più profondo. Dobbiamo tenerla sotto controllo, ma le possibilità che si risvegli sono davvero poche. Mi dispiace ragazzi. Ah, possono farle visita solo i familiari-
Detto questo se ne andò, lasciando i tre ragazzi senza parole.
Che ne sarebbe stato della mora?
Che ne sarebbe stato della ragazza sclerotica, che cantava a squarciagola in camera?
Che ne sarebbe stato della sua timidezza e del suo modo impulsivo di agire?
E della sua passione per il ballo?
Nessuno osava pensare a un mondo senza quella piccola stellina, che brillava solo quando gli girava.
Perchè era così, alla fine. Chanel brillava solo quando voleva, ma soprattutto con chi voleva.
Michael non disse nulla, ma si avvicinò alla porta della camera di Chanel.
La sua mano tremava, mentre apriva la porta.
Loro due erano così. Erano come collegati, un filo invisibile li teneva insieme.
E se uno dei due moriva,
l'altro l'avrebbe seguito.
Avanzò lentamente, e prese posto sul letto della sorella.
-Sai, mi manchi. Manchi a tutti noi, ma a me di più. Lo so che Calum è cotto, ma manchi di più a me.Mi manchi, cazzo. Svegliati, dimmi che è tutto un incubo, ti prego.
Tu sei forte, ce la devi fare.-
Sentiva gli occhi che gli bruciavano, così li chiuse.
-Guarda te che mi fai fare. Io sono un duro, non devo piangere- fece una piccola pausa -Ti prego, svegliati Chanel, Ti voglio troppo bene, non potrei vivere senza di te.-
-Appunto, moriresti di fame, o verresti sommerso dalla tua sporcizia senza di me-
Michael, sorpreso, aprì gli occhi e si guardò in giro.
-Chi cazzo sei? Non è divertente, sei solo un coglione, VATT-
Michael si coprì la bocca quando video sua sorella con gli ochi aperti che sorrideva.
-MA SE SCEMA O COSA? Fra un po' morivo io-
Chanel rise di gusto.
-Ti...ti prego, fallo ancora-
Disse Michael alla sorella, sull'orlo di scoppiare di felicità.
La sorella lo guardò corrugando la fronte.
-Mi è mancata la tua voce, la tua risata, i tuoi vispi occhi verdi. Mi sei mancata piccolina-
Michael abbracciò la sorella.
Era dimagrita moltissimo, e tutti quei tubicini la facevano sembrare davvero debole.
-Anche tu mike, anche tu..-
Stettero un po' abbracciati, fino a che il medico non li divise e accertò le condizioni della ragazza.
Ancora stupito del risveglio, Michael uscì per dare la notizia ai ragazzi.
La loro rovinato tutto.
-Nulla, solo che mi sei mancata molto Stellina- disse lui.
Chanel non fece obiezioni felicità non si poteva esprimere a parole, e tutti fecero a turno per parlarle, dopo che il medico disse loro di poterlo fare.
Luke fu l'ultimo ad entrare. Le chiese le solite domande retoriche che si fanno agli ammalati, e Chanel ne sembrò stupita.
-Luke- iniziò lei -C'è qualcosa che non va? Dove è finito quel ragazzo stupido, che fa domande altrettanto stupide? Guarda che a me puoi dirlo-
Luke si pietrificò.
E ora, come avrebbe fatto?
Di sicuro non poteva dirle che per lei provava qualcosa più di un amicizia.
No no, era fuori discussione, avrebbe e abbracciò l'amico, che si beò di quel piccolo abbraccio, sapendo di non poter pretendere di più.
Perchè alla fine lui era così, preferiva tenere dentro le cose che pesare sugli altri.
-Hei, vuoi del ramen?- se ne uscì il ragazzo.
Gli occhi della ragazza si illuminarono.
Ramen. Ramen. Ramen.
Dire che amava il Ramen era poco.
-Non potrei ma... DAMMI IL RAMEN!-
Erano incredibili quei due, sembravano uno il braccio destro dell'altro. Si aiutavano sempre, scherzavano, ridevano e si divertivano.
Erano a casa ormai da un settimana. Emily e Chanel stavano sempre meglio, vivevano tranquille nelle loro case. Era una tiepida mattina di Aprile. Sabato, il giorno perfetto.
Niente scuola e nemmeno il giorno dopo. Ottimo no?
Chanel sedeva beata nel suo letto. La sua camera nera e bordeaux -colore che aveva dato da poco- risaltava con la mobilia Bianca.Il solito letto di ferro battuto nero si abbinava perfettamente a tutti i poster di band rock e metal per la quale aveva preso gusto da poco. Delle lucine di natale pendevano dal soffitto, e la frase "i'm the son of rage and love" spiccava sul muro di fronte al letto. Lo stereo acceso stava passando una canzone degli Slipknot, e Chanel stava tenta invano di arrivare alle tonalità di Corey Taylor, quando Luke entrò spalancando la porta.
Heilà.
ciao.
facciamo una colletta per uccidermi?
no vabbè dai, mi scuso infinitamente per due motivi.
1- il capitolo è davvero piccolo e brutto.
2- è da 5 cazzo di mesi che non aggiorno.
uccidetemi. ok
Scusate davvero, ma quest'anno abbiamo gli esami e facciamo davvero fatica. CHI DI VOI é ANDATO AL CONCERTO? waaa è stato fantastico :3
Colgo l'occasione per ringraziare le 1,4K VISITE! mamma io sclero male! ahaha vabbe dai, ora aggiorno pure su efp e faccio una sorpresa alla peralda, così è felice e inizia a scrivere il capitolo. All'inizio vi siete cagate addosso eh??? ahah vabbèh dai, aspettiamo consigli e commenti.
QOTD: chi shippate? in base a ciò proseguiamo:)
ciao salamini belliiii
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Beside You|| 5 seconds of summer
Teen FictionEmily è una ragazza insicura, timida e diffidente. Chanel dà troppa importanza al giudizio degli altri e in lei non vede altro che difetti. Entrambe segnate da un passato difficile che le ha costrette ad indossare una maschera che non sono pronte a...