capitolo 9||Drugs, again.

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  • Dedicata a Maria vittoria
                                    

ATTENZIONE SONO PRESENTI SCENE DI DROGA ESPLICITE, SCONSIGLIO LA LETTURA ALLE PERSONE FACILMENTE IMPRESSIONABILI.

(per la lettura consiglio these four walls, mi ha aiutata molto)

Erano passati due o tre giorni circa, da quella serata.

Calum tentava di avere qualche approccio con Chanel, che però sembrava non voler cedere. Matt, finora, non aveva recato alcun fastidio a Em, che viveva tranquillamente la sua vita con Ashton. Michael era sempre più diffidente sulla sorella, che appariva sempre più stanca, magra e fredda del solito. Luke, beh Luke era l'unico che riusciva a far parlare Chanel, e riusciva a farla un po' ridere e divertire.

Chanel, negli ultimi giorni, appariva più distaccata e assente. Spesso si chiudeva in camera sua, e ci rimaneva chiusa per ore, e quando usciva aveva gli occhi arrossati, come avesse pianto...

Ora era uno di quei momenti. Tutti erano fuori casa, era sera, probabilmente erano a una festa, così lei ne approfittò per salire nella sua camera e chiudercisi dentro.

Ah, già, la sua camera.

Una stanza molto spaziosa, come tutta la casa del resto.

Le pareti erano di un azzurro cristallino, come il mare d'agosto. Il letto a una piazza e mezza prevaleva su tutta la stanza. In ferro nero battuto, aveva il copriletto blu come la notte. Una porta bianca che portava alla cabina armadio si notava sul fondo della camera, e il piccolo comò del medesimo colore era accanto al letto.

A lato della porta c'era una cassettiera, anche quella bianca, ed è lì che Chanel si diresse.

Aveva cinque cassetti. Aprì il cassetto più basso, il quinto, dove di solitamente nessuno metteva niente, essendo più basso e quindi più scomodo. C'erano dentro i suoi vecchi maglioni di lana, che non aveva avuto il coraggio di buttare via. Prese un maglione. Era rosso, rosso come il sangue.   

Lo aprì delicatamente, sentendo la lana morbida sotto le sue dita. Quel maglione, era importante. Sua madre molte volte aveva cercato di convincerla a buttarlo, senza risultati.

Quel maglione, glielo aveva regalato suo fratello a natale, quando lei aveva cinque anni. A quei tempi, il loro rapporto non era come ora. Anzi, proprio non c'era un rapporto. Non si parlavano nemmeno. Quel Natale, però, qualcosa cambiò. Così, ad un tratto, si ritrovarono ad avere un bellissimo rapporto.

E così, lei fece fare quella cassettiera.

Cinque cassetti, nel quinto il maglione.

Si riprese dai suoi pensieri, e mise una mano nella manica destra del morbido indumento, e ne estrasse una siringa e un elastico di gomma.

Mise il tutto sul letto, e si sedette a gambe incrociate.

Lo sapeva, che stava sbagliando.

Lo sapeva eccome, ma non gli importava.

A dir la verità non gli importava più molto della sua vita.

Non era una di quelle ragazze depresse che stanno sui social per diventare, come dire, "popolari".

Lei lo faceva, perchè non trovava senso nel vivere.

Per dare un senso alla vita, bisogna saper dare un senso alla morte, diceva Dante.

Ma lei, un senso alla morte, non riusciva a darlo.

Sapeva che Emily, Michael e Luke tenevano a lei.

Sapeva anche che i suoi genitori tenevano a lei.

Anche Calum, in un modo tutto suo, teneva a lei.

Beside You|| 5 seconds of summerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora