-Aspetta, posso spiegarti!- urlò Calum, cercando di fermare Chanel, senza riuscirci.
Uscì velocemente di casa con gli occhi lucidi, e si diresse verso il parco. Si sedette su una panchina. Era una panchina blu, scrostata e piena di gomme, lattine di birra a terra e scritte ovunque. Potrebbe sembrare una semplice e vecchia panchina di un semplice e vecchio parco. Ma per lei non lo era, se la ricordava bene quella panchina, eccome se se la ricordava...
Era seduta su quella panchina mentre
aspettava suo fratello che, come suo solito,
era in rilevante ritardo.
Era un afoso pomeriggio di agosto, e stava
aspettando che suo fratello e i suoi amici
arrivassero per andare in un parco acquatico.
Non ne aveva per niente voglia, in quanto
non gli piaceva stare in mezzo alla gente.
-Hey- disse una voce maschile dietro di lei.
"Uffff e ora chi rompe le palle?" pensò lei.
-Tu devi essere Chanel Clifford- continuò il ragazzo.
Lei si girò, controvoglia, e sorrise falsamente.
C'era un ragazzo biondo, alto, con un piercing
al labbro inferiore. Era davvero bello.
-Piacere, io sono Luke, Luke Hemmings-
disse lui. Quel sorriso. Avrebbe rallegrato
chiunque, pure Chanel, sempre acida e
scontrosa con tutti e con tutto.
A quel ragazzo, Chanel non potè fare a meno
di sorridere e porgergli la mano...
-Posso sedermi?- chiese una voce fin troppo riconoscibile alle sue spalle. Lei non rispose, si limitò a fargli spazio sulla panchina. Una testolina bionda non ci mise un granchè a sedersi e a mettere le braccia attorno al collo di Chanel, e stringerla in un abbracciò.
-Ti ho visto correre via, cosa è successo?-
chiese Luke preoccupato all'amica.
Lei abozzò un sorriso.
-Ti ricordi questa panchina?- chiese lei all'amico. Lui accennò una piccola risatina, e annuì, accarezzando dolcemente la testa della ragazza.
-Luke, tu sei una delle persone più importanti della mia vita. Ti voglio bene. Ti amo di bene. Sei stata la scintilla che ha riacceso la mia vita. Senza di te ora probabilmente sarei in un ospedale psichiatrico con la camicia di forza- Ci fu un momento di silenzio, poi Chanel iniziò a piangere, seguita dal Luke. Lui non piangeva molte volte, a dir la verità Chanel non aveva mai visto il suo amico piangere, mai.
-Luke, ti prego, non abbandonarmi mai-
-Mai piccola, è una promessa- ed entrambi si abbracciarono come se quell'abbraccio li tenesse su moralmente e fisicamente, come se fosse l'unica cosa ancora importante...
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-RAGAZZI!- urlò Chanel ai quattro amici presenti nella stanza,
-Domani è il compleanno di Ashton, che ne dite di fargli una festa a sorpresa?- disse lei.
La settimana era passata in fretta, e Chanel non pensava più a quello che Calum aveva detto a Michael, e nemmeno alla chiacchierata con Luke.
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Beside You|| 5 seconds of summer
Teen FictionEmily è una ragazza insicura, timida e diffidente. Chanel dà troppa importanza al giudizio degli altri e in lei non vede altro che difetti. Entrambe segnate da un passato difficile che le ha costrette ad indossare una maschera che non sono pronte a...