Capitolo 23

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Oggi Lucas mi ha detto che vuole portarmi in un posto, però non vuole dirmi niente, dice che è una sorpresa. Però secondo me c'è qualcosa che non va, c'è qualcosa sotto, ho provato a fargli sfuggire qualcosa, ma lui e irremovibile. "Piccola tra un po' arriveremo e finalmente non mi tormenterai più "
"Ah, e quindi io ti tormento eh. Beh allora da questo momento in poi, non dormirò più con te nel tuo letto e tu non mi dovrai toccare per un bel po" gli dissi io con un sorriso perverso.
"Piccola, ma io scherzavo, tu sei l'amore della la vita, il mio respiro, il mio tutto, come farò a non toccarti???"
"Beh caro mio, peggio per te, così impari".
Siamo arrivati in un bar, non molto lontano dalla città e quando entro mi ritrovo "mio padre" che ci aspetta seduta a un tavolo.
"Perché mi hai fatto questo Lucas, come ti sei permesso??" Lui sa che non volevo più sentire parlare di lui, perché ha fatto una cosa del genere??
"Piccola, scusami, ma mi ha contattato e diceva che voleva spiegare la sua assenza durante tutti questi anni. Dagli la possibilità di spiegarsi" Forse Lucas ha ragione e io voglio sapere il motivo della sua assenza.
"Credevo non sareste venuti." Dice mio padre rivolgendomi un sorriso.
"Se fosse stato per me non sarei nemmeno entrata, ringrazia il mio ragazzo."
"Grazie ragazzo"
"Di monte signore, l'ho fatto principalmente per Gin. Comunque io vado, vi lascio parlare da soli."
"No Lucas rimani" gli dico io. Voglio che lui sia presente, per sostenermi. Con lui mi sento più tranquilla.
"Gin, mi dispiace tanto non essermi goduto tutti momenti, le delisioni, le gioie della tua vita, ma credimi io l'ho fatto solo per proteggere te e la mamma. "
"Da cosa volevi proteggerci??? Eh sentiamo... Dal tuo amore?? Dal tuo calore?? Dal tuo affetto??"
"No Gin, a quel tempo io frequentavo cattive compagnie e avevo molti debiti. Mi avevano minacciato che se non avessi pagato o mi sarei unito a loro per fare brutti lavori se la sarebbero presa con la mamma e allo stesso tempo con te, perché ti portava in grembo. con quella gente non si poteva scherzare, quindi decisi di lasciare tua madre e dirle che la creatura che cresceva dentro di se io non la volevo. Gin voi eravate e siete tutta la mia vita, non potevo e non volevo che vi succedesse qualcosa per colpa mia."
Mi sentivo stranamente accettata adesso, pensavo che mio padre fosse uno stronzo e un vigliacco, che non si prende la responsabilità delle sue azioni, e invece mi sbagliavo, l'ha fatto per noi, per me e mia madre.
"E come mai adesso sei ritornato?? Ora non possono farvi del male??"
"No, adesso sono libero, ho pagato il mio debito solo per ritornare da voi, per vedere mia figlia, e per rivedere la donna che ho amato con tutto il cuore per tuti questi anni"
Scoppiai in un pianto di gioia, mio padre mi voleva, mi amava e amava anche mia madre.
"Amore perdonami ti prego."
"Si papà ti perdono" dire papà per me è stato stranissimo, e quando lui senti questa parola si alzo e mi abbracció.
"Ora devo convincere la mamma a ritornare con te, devo spiegare tutto"
"No Gin ci penso io adesso a riconquistare tua madre, tu goditi la tua storia d'amore. E tu...." disse rivolgendosi a Lucas. "Ti ringrazio moltissimo, ma fa soffrire la mia bambina e giuro che non passerai una vita facile" ridemmo e parlammo del tempo perduto, ed io ero la ragazza più felice del mondo, avevo un padre una madre e un ragazzo fantastico che mi amava.

Ti amo e ti odioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora