Capitolo 40

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"Il bambino, sta per nascere". Era rimasto immobile e dopo qualche minuto si affrettò a girare per tutta la casa
"C-cosa, come, quale bambino?"
Quella situazione era indescrivibile con tutto il dolore che provavo non potevo non ridere

"Che devo fare? Ok Lucas Duncan fatti una calmata, sta per nascere tuo figlio. Oddio sta per nascere"

"Tesoro calmati. Allora prendi le chiavi della macchina e la valigia che è all'ingresso e amdiamo in ospedale ok?" Il colmo dovrebbe essere lui a tranquillizzarmi invece è il contrario. Sto facendo uscire tutta la mia buona volontà per non gridare dal dolore, ma rimarrebbe sotto shock.

"Amore calma andrà tutto bene. Si tutto alla perfezione" lo dice per tranquillizzare lui stesso, ma non lo vuole ammettere, lui è Lucas Duncan.
"Si Lucas, ma ti prego fai il più presto possibile, altrimenti il bambino nascerà in macchina"

Arrivati in ospedale mi hanno messa in una barella e ho sentito un forte dolore al ventre e poi il buio totale.

LUCAS POV
La mia piccola, ti prego non mi abbandonare, non ci abbamdonare, nostra figlia ha bisogno di te.
Il dottore mi ha spiegato che la bambina aveva il cordone attorcigliato al collo e Gin aveva un'emorragia interna molto grave. Gli hanno dovuto fare un cesareo. Adesso la nostra piccola bambina, si è una femminuccia, all'inizio della gravidanza io è Gin avevamo deciso di non volere sapere il sesso se non alla nascita. Dovrebbe essere un giorno pieno di gioia invece io sono disperato perché ancora la mia Gin non si è svegliata, non si è mossa.
Il nome della nostra bambina lo dobbiamo decidere insieme, come una famiglia.

GIN POV
Sento una specie di peso sulla mia mano e una sensazione di vuoto. Mi apro gli occhi di scatto e mi alzo il busto dal letto.
"Dov'è il mio bambino, dov'è" Lucas è accanto a me e cerca di calmarmi.
"Amore calmati, la nostra bambina è alla nursery, e tu finalmente di sei svegliata amore mio"
"È una femmina?" Mi vengono le lacrime agli occhi
"Si, ed è bellissima, ti hanno dovuto fare il cesareo perché tu non avevi le forze di spingere perché hai avuto un'emorragia e perché la bambina aveva il cordone al collo" a quel racconto scoppio in lacrime.
"Sono una madre orrenda, stavo per ammazzare mia figlia e nemmeno l'ho vista nascere."
"Non dire più queste stupidaggini. Non è colpa tua se ci sono state delle complicazioni" mi asciuga le lacrime e tiro su con il naso.
"Voglio vederla Lucas"

La mia bambina è bellissima. Ha le labbra come il suo papà e il colore della pelle e dei capelli sono come me. Gli occhi ancora non li ho visti perché dorme come un'angelo, perché lei è un'angelo.
"Angel!!"
"Hai detto qualcosa?"
"Voglio chiamarla Angel" Lucas mi guarda negli occhi e poi guarda la nostra bambina"
"Benvenuta al mondo piccola Angel"
Dice lui dando un piccolo bacio sulla fronte della nostra piccola ed è una scena che non dimenticherò mai.

Tutti i nostri parenti sono andati via da poco. La stanza dell'ospedale era praticamente piena di gente. Mia madre era commossa, e diceva che Angel assomiglia a me. Ma la mamma di Lucas dice che assomiglia a lui e cè stato un piccolo battibecco tra le due molto divertente. Io è Lucas siamo felicissimi e non vediamo l'ora di ritornare a casa per goderci a pieno la nostra piccola e vivere felici come non mai.

Fine.

Ti amo e ti odioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora