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Selene ci mette qualche secondo a riconoscere l'uomo. Gli tornano in mente gli sporadici racconti che ogni tanto il padre soleva decantare con fare nostalgico. L'ex mentore della scuola dell'aquila tiene lo sguardo fisso su Brandr. L'aria diviene carica di tensione e tutto pare fermarsi per qualche secondo. Poi Brandr si avvicina al compagno. giunti a qualche centimetro l'uno dall'altro, con somma sorpresa di Selene, e anche un po' di Nicholaus, i due uomini spalancano le braccia e si stringono in un fraterno abbraccio. Brandr non ha idea di cosa gli sia preso, il suo copro pare essersi mosso per una volontà aliena. Tuttavia, il guerriero si sente di nuovo a casa, forse persino di più rispetto a quando sono giunti al Vollmond. Samuel non è cambiato molto: i soliti capelli biondi, solo più lunghi; il solito occhio verde smeraldo e il solito profumo: aghi di pino e sera d'estate. Nicholaus si avvicina a Selene.

-credo di essere di troppo... ci vediamo in giro figliola.

Sussurrato questo l'uomo si dilegua nelle vie del villaggio con una maestria invidiabile. I due compagni si separano e poggiano l'uno le mani sulle spalle dell'altro.

-Brandr, fratello... da quanto tempo...

L'altro annuisce. Una sensazione di calore gli sorge nel petto, accogliente e familiare.

-sedici inverni, Samuel... non sei cambiato molto

L'altro fa una risatina, poi sbircia sopra la spalla del compagno, incontrando lo sguardo timido di Selene. Samuel rivolge un'alzata di sopracciglio interrogativa all'uomo, che si scosta e si avvicina alla ragazza.

-lei è mia figlia, Selene. Selene, lui è Samuel Weissadler, mentore della scuola dell'aquila.

Il sopracciglio dell'uomo pare prendere il volo mentre la giovane gli si presenta con un leggiadro inchino.

-è un piacere incontrarla, Sir, mio padre mi ha raccontato molte cose su di lei.

l'espressione gentile e serafica della ragazza pare far scomparire lo shock dell'uomo, che le sorride.

-è un piacere conoscerti, Selene, anche se ho molte domande da fare a tuo padre.

Brandr solleva una mano, mostrandogli il palmo.

-storia lunga. Ora dobbiamo trovare un posto per dormire.

Gli occhi dell'altro si illuminano.

-allora non c'è problema! Venite pure a casa mia

Brandr pare esitare, ma Selene afferra la mano di Samuel tra le sue e gli sorride.

-sarebbe un onore, Sir Weissadler.

L'abitazione di Samuel è un cottage dalle modeste dimensioni, con spessi muri in legno chiaro ed un tetto di ardesia montana. Dalla stalla adiacente si ode un lieve scalpiccio di zoccoli ed un fitto chiocciare di galline. L'uomo poggia i due secchi d'acqua vicino al piccolo fienile ed accompagna i due ospiti alla porta.

-benvenuti nella mia umile dimora.

L'interno della casa è rustico, ma accomodante, con mobili di legno grezzo ed un grande camino di pietra. Subito si odono dei passetti rapidi e maldestri. Samuel si inginocchia per accogliere l'abbraccio di due bambine dai capelli scuri, giunte a passo di corsa dalla cucina.

Le due piccole sollevano lo sguardo verso i due nuovi arrivati in maniera interrogativa.

-tranquille, ora papà vi presentai suoi amici, avvisate mamma che stasera abbiamo ospiti.

Le due bambine dagli occhi verde scuro annuiscono diligenti e si spostano con passetti rapidi verso la stanza. Brandr osserva l'amico.

-anche io ora ho alcune domande da farti.

Moondance (Wintersaga)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora