Fui svegliata da un forte rumore, come se qualcosa di pesante fosse appena caduto a terra.
Confusa mi guardai intorno, incontrando prima lo sguardo spaesato di Nicolò, svegliatosi per lo stesso motivo.
Ci guardammo confusi per voi dirigere i nostri sguardi oltre la spalliera del divano dove si vedevano Maddalena e Samu a raccogliere le pentole appena cadute dalla dispensa.Non volendo tornare subito alle realtà, mi stesi di nuovo sul divano chiudendo gli occhi, subito seguita da Nico che appoggiò il volto sul mio petto.
La nostra pace venne nuovamente interrotta da Cricca e Tommy che toccarono la spalla di Nico per farci svegliare.
"Siamo svegli" disse Nico sbadigliando e stringendosi di più a me.
"Bentornati nel mondo dei vivi" disse Cricca parlando sottovoce, sapendo quanto i rumori e le parole mi irritavano appena sveglia.
"Forza in piedi, è ora di alzarvi. Avete dormito tutto il pomeriggio. " continuò Tommy.
"Che rompiscatole che siete" dissi aprendo finalmente gli occhi guardando i due che avevano interrotto il mio sonno.
Anche Nico con fatica aprì gli occhi e si mise seduto, sbadigliando rumorosamente.Lo guardai, sembrava un bimbo piccolo appena svegliato con i capelli in disordine, con una mano chiusa a pugno che sfregava un occhio mentre l'altro era mezzo aperto. Era proprio carino, un ragazzo grande e grosso come lui comportarsi come un bimbo. Un sorriso si aprì sul mio volto vedendo la scena.
Stiracchiandomi mi alzai dal divano, portandomi dietro la coperta e avviandomi in cucina.
"Cosa cucinate?" chiesi assonnata guardando Maddalena e Samu ai fornelli.
"Carbonara" disse Samu senza alzare lo sguardo dalla pentola.
Annui silenziosamente, poco disposta a parlare, sedendomi sugli sgabelli del bancone.
Appoggiai la testa al ripiano e richiusi gli occhi, non capacitandomi del perché quel giorno fossi così stanca."Rebi non addormentarti di nuovo" sussurrò Maddalena al mio orecchio facendomi prendere uno spavento.
"Sono stanca e vorrei solo continuare a dormire" affermai piano.
"Si vede, hai dormito sta notte?" Continuò la bionda, iniziando a farmi i grattini alla testa.
"No e se fai così mi addormento sicuro" affermai mentre mi godevo del piacevole massaggio.Fu dopo qualche istante che compresi di non essere più appoggiata al freddo bancone, ma a qualcosa di più caldo. Aprendo gli occhi vidi che Samu mi stava a abbracciando da dietro mettendomi sotto il naso una tazza piena di caffè bollente.
"Forza bevi, almeno ti svegli" disse sorridendo passandomi la tazza.
"Grazie samu, era proprio quello di cui avevo bisogno" dissi ridacchiando, mentre bevevo il caffè.
"Prego. Io ho svegliato te, e tu devi svegliare il bel addormentato che si trova sul divano" disse facendomi girare il volto verso il divano dove Nico si era riappisolato.Mi avvicinai a Nico, accovacciandomi vicino al divano.
"Nico, svegliati, forza" dissi toccandogli il braccio.
"Sono sveglio" mi disse aprendo finalmente gli occhi e alzandosi dal divano.
Annui soddisfatta e gli lasciai un bacio sulla testa.Il resto della serata passo velocemente, tra divertimento e risate.
Angolo autrice:
Capitolo corto e di passaggio. Buona lettura.
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Fuori di testa
RomanceRebecca ha 22 anni, vive e ama per la danza. Nicolò ha 22 anni, un disco d'oro alle spalle che non gli ha permesso di vivere per la musica. Entrambi sperano di riuscire a fare della loro passione un lavoro e per farlo partiranno da un punto comune...