La sveglia suonò alle 6:45, segnando così l'inizio di una nuova giornata.
Mi alzai velocemente del letto, occupando per prima il bagno, dove mi lavai e mi misi la tuta per affrontare le lezioni del giorno.
Dopo una colazione con gli altri ballerini ci avviammo alla lezione con il Maestro Montesso."Se il buongiorno si vede dal mattino, lo si nota dal volto del maestro" disse Samuel facendomi ridere.
E aveva perfettamente ragione, più volte era capitato che il Maestro si svegliasse con la luna storta e questo aveva delle conseguenze massacrati sui nostri risvegli muscolari.A metà mattina feci una paura dove incontrai in sala relax Tommy.
"Ciao tigre, come sta andando? Vuoi un caffè?" Disse avvicinandosi verso la macchinetta del caffè.
"Si ne ho bisogno. Sono un po' in ansia per la registrazione per domani. Ho un pezzo di hip hop, ma è da tanto che non ballo questo stile" dissi mentre sorseggiavo il caffè che il mio amico mi aveva passato.
"Sono sicuro che andrai alla grande, anche perché classico e hip hop sono i due stili in cui spacchi di più" mi disse sorridendomi dolcemente.
"Non sono molto convinta" affermai iniziando a sentire l'ansia che era da quel mattino che mi circolava in corpo.
Silenziosamente si avvicinò stringendomi in un abbraccio, cercando di trasmettermi la sua calma e sicurezza.A malincuore mi allontanai, poiché il tempo della pausa era finito.
"A dopo" dissi sorridendo più tranquilla.
"Ciao Rebi" mi sorridere di rimando.La giornata prosegui e presto arrivò la sera.
In casetta si respirava un'aria tesa sia a causa della puntata del giorno dopo sia per le varie sfide e compiti che i professori avevano assegnato."Che faccia, che succede?" Mi domandò Cricca, avvicinandosi ai fornelli dove stavo cucinando un primo per tutti.
"Sono preoccupata per la puntata di domani; Tommy e Wax in sfida e io ho un compito assegnato da Emanuel. Peggio di così non può andare al momento" dissi guardandolo negli occhi e notando forse per la prima volta di quanto anche il suo sguardo celava una preoccupazione insolita.
"Sono sicuro che sarete fantastici tutti quanti, e poi Miss Balletto non ci credo che hai paura di quella coreografia visto che è il tuo cavallo di punta tanto quanto il classico" affermò sorridendomi mentre assaggiava la pasta nella pentola.
"Manca di sale sai?!" Ironizzò facendomi ridacchiare.
"Non riesco mai a metterne la giusta quantità" sbuffai aggiungendone altro.
"Tu come stai? Hai un'aria abbattuta" continuai.
"Sto bene" disse frettolosamente abbadando lo sguardo.
"Non è vero, hai qualcosa che non va. Te lo si legge negli occhi" continuai sperando che si aprisse un pochino.
"Ultimamente mi sembra di essere fuori posto; non mi sento più sul pezzo, nè carico come ero all'inizio e spesso ho l'idea che forse sarebbe meglio tornare a casa" sussurrò piano, giocherellando con le mani.
"Spero tu stia scherzando! Sei sensazionale, hai una delicatezza e un'estensione vocalica bellissima. Emozioni la gente quando canti; mi emozioni. Forse non ti sei reso conto di quanto la tua musica piace e fa star bene le persone. Sei uno tra i migliori qua dentro nonché uno dei miei preferiti. Non ti abbattere Gio, vedrai che è solo un momento" affermai con tono deciso abbracciandolo e lasciandogli un bacio sulla guancia.
"Avevo bisogno di sentirmelo dire. Hai ragione, devo solo capire come rimettermi in piedi" sussurrò al mio orecchio, stringendomi.
"Parla con Lorella, con me, con Nico, o Wax o Fede. Basta che lo fai, e la prossima volta che hai dei pensieri del genere parlane e non tenerti tutto dentro" continuai decisa."Uno dei tuo preferiti, immagino dopo Nico che è al primo posto, e Wax e Tommy al secondo" affermò ridacchiando.
Mi allontanai spintonandolo, mentre ridevo.
"Sbagliato, siete tutti sullo stesso piano, non ho preferenze" affermai cercando di essere convincete, anche se dentro di me ero consapevole che Nico era al primo posto.
"Certo come no, tutti e quattro insieme" disse ridendo, contagiando pure me.
"Forse hai ragione, ma non gli e lo dire" affermai abbassando lo sguardo.
"Non ti preoccupare bimba, il tuo segreto è al sicuro. Anche se penso che il nostro leoncino prima o poi si sveglierà" affermò lasciandomi un bacio sulla testa.
-Ma lo spero- pensai.
O forse lo dissi ad alta voce vedendo la faccia buffa di Cricca.
"E cosa speri?" Mi domanda con tono malizioso.
"N-niente, n-nel senso, siamo a-amici" balbettai nervosamente.
"Ma vorresti di più, di la verità" affermò il romagnolo tornando serio.
"Si. Cioè no, non lo so. È carino, mi trovo bene con lui, ma lui mi vede solo come un'amica. Anche se tutti mi dite che ha dei comportamenti che vanno oltre l'amicizia. È questo mi confonde" dissi mentre assaggiavo di nuovo la pasta.
"Penso che la risposta l'avrai prima o poi" affermò facendomi l'occhiolino e sorridendomi.
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Fuori di testa
RomanceRebecca ha 22 anni, vive e ama per la danza. Nicolò ha 22 anni, un disco d'oro alle spalle che non gli ha permesso di vivere per la musica. Entrambi sperano di riuscire a fare della loro passione un lavoro e per farlo partiranno da un punto comune...