Dalla puntata sono passati diversi giorni; in casetta serpeggia una tensione che si può tagliare con un coltello, il tutto accompagnato dall'ingresso di due nuove ragazze, Isobel, una ballerina di origine australiana e Angelina, cantante e figlia d'arte.
Con queste nuove presenze, si è incrinato l'equilibrio già precario, tanto che non sono viste di buon occhio da molti di noi.Sono giorni che non dormo, che vivo con l'ansia e la tensione che mi scorre nelle vene, e penso fino a quando questa situazione andrà avanti.
È strano pranzare tutti insieme ma senza che nessuno dica una parola, questo malumore costante non fa altro che influenzare i nostri progressi artistici. È come se il muro che ognuno di noi ha messo davanti a se stesso fosse troppo spesso per essere abbattuto.
Li osservo attentamente, ognuno ha lo sguardo spento, perso in chissà quali pensieri. Sono giorni che parlo solamente con il mio trio, ma anche loro non sono gli stessi. Penso che se la sono presa per quello che ho detto in puntata.
Mi manca il nostro rapporto, più di ogni altra cosa; mi manca il ridere con loro, il nostro modo giocoso di fare scherzi; ma sopratutto mi manca il mio punto fermo, i miei tre pilastri portanti.
Anche con Nico ho difficoltà a relazionarmi, si è chiuso nuovamente a riccio e con fatica mi parla.Con gli altri è ancora più complicato. Dalle discussione generale ho rivalutato molte persone. Partendo da Rita che si sta rivelando molto arrogante e poco incline a essere tollerante con gli altri, ad eccezione di Marco, che anche lui sta dimostrando un carattere che non mi piace.
Con Ludovica e Federica ho legato moltissimo, anzi questo periodo ci ha unito ancora di più, soprattutto ci siano rese conto di quanto siamo simili. Inoltre Ludo mi ha confessato di iniziare a provare qualcosa per Samu, mentre Fede si è messa con Piccolo e sono tantissimo teneri."Ragazzi" ci richiama Maria da uno dei microfoni con cui la redazione comunica con noi.
"Che ne dite di fare due chiacchiere tra di voi? Non è forse arrivato il momento di confrontarvi e risolvere? Siete un bel gruppo cercate di andare d'accordo" continuò Maria prima di salutarci.Dopo attimi di silenzio fu Samu a iniziare a parlare.
"Penso che Maria ha ragione, non ha senso continuare con questo mutismo che non fa altro che peggiorare e irritare tutti. Siamo grandi abbastanza per assumerci le nostre responsabilità e per chiedere scusa. Io per primo lo faccio. Mi scuso con voi per le mie parole e i miei comportamenti" concluse guardandoci uno a uno.Mi alzai in piedi, mentre iniziavo a parlare.
"Anche io vorrei scusarmi, non avrei dovuto dire quelle cose in puntata, anche se le pensavo e le penso tuttora, ma lo avrei dovuto fare quando eravamo da soli. Mi dispiace della situazione creata, spero che possiamo risolvere" dissi mentre giocherellavo nervosa con gli anelli che portavo alle dita.Tutti quanti, uno dopo l'altro, iniziarono a parlare e in poco tempo ci ritrovammo in un grande abbraccio di perdono che rappresentava un nuovo inizio.
Sembrava che tutta la tensione accumulata si fosse sciolta improvvisamente. Ognuno sentì che il penso che portava da giorni fosse svanito.
Crescere era anche ammettere i propri errori e avere il coraggio di chiedere scusa. Forse per la prima volta, ognuno di noi aveva fatto dei passi in avanti; a poco a poco stavamo maturando tutti quanti, ed era un piacere vedere come anche gli altri stavano affrontando questo momento. Non era più una questione che riguardava il singolo, ma era di gruppo. Un gruppo che nel tempo avrei chiamato famiglia, dalle mille sfaccettature."Nico, Matte, Tommy" li richiamo mentre gli altri si disperdono per casa.
Si voltarono confusi verso di me.
"Possiamo parlare?" Chiesi incerta guardandoli. Mi sembravano distanti anni luce, stavo male a vederli, così soprattutto nei miei confronti.
"Ci sediamo, vi va?" Chiesi mentre indicavo il divano.
"Ragazzi mi dispiace tanto, non pensavo che dopo le mie parole si scatenasse tutto questo. Mi manca avervi nella mia vita, mi mancate tanto" dissi guardandoli.
"Tu non hai colpe, hai fatto bene a dire quelle cose" disse Tommy guardandomi.
"Anche io lo avrei fatto, magari con un pò più di tatto" scherzò Nico, facendomi il primo sorriso dopo tanto.
"Diciamo che Rebecca e il tatto non sono in sintonia" concluse Wax facendomi l'occhiolino.
"Mi abbracciate?!" Sussurrai guardandoli.
Immediatamente sei braccia mi circondarono, facendomi salire le lacrime agli occhi.
"Vi voglio bene, e spero che sia tutto sistemato tra noi" sussurrai. stringendomi a loro.
"Più che a posto" disse Wax.
"Questi giorni ci sono serviti per riflettere e per capire i nostri errori, non volevamo escluderti Tigre" continuò Tommy, e solo in quel momento, quando il soprannome venne detto ad alta voce che tutta la tensione che provavo da giorni si sciolse, facendomi tornare a respirare tranquilla.
"Siamo una squadra, una famiglia. E in una famiglia i litigi e le incomprensioni ci sono. È tutto sistemato" finii Nico lasciandomi un bacio sulla guancia.Dopo dopo ci staccammo e li guardai sorridendo.
"In realtà manca ancora qualcosa per essere al completo, non è vero bro?!" Chiese Tommy, mentre guardava Nico, spalleggiato da Wax.
Guardai il romano che subito arrossì abbassando lo sguardo.
Confusa li guardai cercando una spiegazione.
"Ci sto lavorando" affermò il romano guardandoci.In quel momento lasciai stare i numerosi punti di domanda che circondavano la mia testa. Anche perché volevo godermi questa pace appena ritrovata ancora per un po'.
Dopo quel giorno effettivamente le cose migliorarono, iniziammo a essere un gruppo, una famiglia. I vecchi dissapori si andarono ad appiattire, come quelli tra Mattia e i suoi compagni di casa e tornò a ristabilirsi un equilibrio sempre più forte; alcune coppie presero più consapevolezza di se stessi: Rita e Marco ormai rappresentavano un duo; Mattia e Maddalena erano in crisi, così come Gianmarco e Megan, a causa dell'entrata di Isobel.
-Ognuno di noi ha un destino tracciato, ben lineare davanti. Chissà cosa il futuro ci riservava-pensai sorridendo dal divano mentre li osservavo, affiancata da Nico e con la sua testa sulle gambe.
Angolo autrice:
Ecco un nuovo capitolo, scusate per l'assenza ma ho avuto il blocco dello scrittore.
Spero vi piace
STAI LEGGENDO
Fuori di testa
RomanceRebecca ha 22 anni, vive e ama per la danza. Nicolò ha 22 anni, un disco d'oro alle spalle che non gli ha permesso di vivere per la musica. Entrambi sperano di riuscire a fare della loro passione un lavoro e per farlo partiranno da un punto comune...