When you feel my heat, look into my eyes
It's where my demons hide, it's where my demons hide
Don't get too close, it's dark inside
It's where my demons hide, it's where my demons hide-Demons, Imagine Dragons
«Non dovrei dire niente, vero?»
La sua voce alle spalle non mi spaventò.
Sapevo che era lì anche se non mi ero voltato a controllare.Tizio mi affiancò e io gli passai la sigaretta.
«Sarebbe meglio di no», risposi.Lui annuì e sputò il fumo verso l'alto.
«È che quando ti vedo con lui mi parte una roba qui», disse piantandosi una mano al centro del petto, «che tu non te la puoi neanche immaginare. E brucia».«Sarà che sei storto. Per quello ti senti così».
«Dome, non fare la merda».
«Cosa vuoi che risponda? Cosa vuoi sentirti dire, che siccome ti dà fastidio vedermi con Nicolò allora levo il disturbo e vado a casa? Cos'è, sapere che parlo con lui ti distrae dal tuo appuntamento?»
Tiziano abbassò gli occhi, a disagio, e si mise a dare miseri calcetti ai sassolini che trovava sull'asfalto.
«Non volevo dire questo».
«No? E cosa volevi dire, Tiziano?»
«Solo che... Voi avete avuto un... E comunque c'era un veto! Non l'hai rispettato».
Il tono della sua voce era cambiato nel giro di una frazione di secondo. Aveva trovato una scusa a cui aggrapparsi e non si era lasciato sfuggire l'occasione.
Mi scappò da ridere.«Quindi è per questo che sei arrabbiato, che senti quella roba nel petto... per il veto. Non c'è nessun'altro motivo».
Lo guardai boccheggiare un attimo, poi abbandonò l'idea di dirmi la verità e annuì.
«Sì, è per quello».Scossi la testa e tornai dentro al locale senza voltarmi, nemmeno quando sentii la sua voce chiamarmi.
Mi svegliai di soprassalto con un peso addosso che mi fece spaventare a morte.
«Lo sai qual è la cosa veramente schifosa di tutta questa storia?»
Accesi la luce e mi trovai Tiziano a cavalcioni in uno stato imbarazzante.
I capelli erano completamente spettinati, come se qualcuno ci avesse passato e ripassato le mani in mezzo. Aveva le guance rosse come pomodori e gli occhi completamente lucidi.
E puzzava di alcool da morire.Feci segno di no e lui riprese a parlare.
«La cosa più schifosa di tutte è che io e te ci siamo detti tutto. Tutto! Sappiamo anche quante seghe ci facevamo quando eravamo in prima superiore. So quanti nei hai sulla schiena, quante volte hai vomitato dopo una sbornia e a che età hai dato il primo bacio. Tu probabilmente sai quante lentiggini ho in faccia, quante note ho preso a scuola e a che età ho perso la verginità. Eppure per parlare di certe cose ho bisogno di sentirmi ubriaco».
«Così il giorno dopo puoi dare la colpa all'alcool?»
Tizio sbuffò una mezza risata e si sdraiò.
Avvicinò il viso al mio e mi si strinse il cuore.
Quanto avrei voluto essere guardato così mentre era sobrio.«Quanti nei ho sulla schiena?»
Sorrise e chiuse gli occhi, poi iniziò a strofinare il naso contro il mio.
«Otto. Due vicini, appena sopra la scapola sinistra. Uno sotto quella destra. Uno alla base del collo. Tre in fila proprio accanto alla colonna vertebrale, e poi il mio preferito...».
Io ero già andato.
Sentirlo sotto la maglietta, la pressione delle dita ogni volta che si appoggiavano sulla mia pelle per segnare il punto esatto che stava descrivendo e l'odore alcolico che si faceva sempre più sopportabile, invitante.«Quale sarebbe?»
«Questo».
Le sue mani viaggiarono leggere, tracciando una scia invisibile che andava dalla mia spina dorsale fino a giù, poco più sotto dell'elastico dei miei pantaloni.
«Ne hai uno proprio qui, perfettamente allineato con l'inizio del solco. È il neo più erotico che abbia mai visto».
«Quando l'hai notato?»
Aprì gli occhi e li appoggiò nei miei, con un sorriso sghembo che mi fece venire voglia di saltargli addosso lì e subito.
«Molto, molto tempo fa».
E le sue dita si fecero più audaci, spingendosi dentro di me e rendendo difficile ogni capacità di ragionamento.
Andai alla ricerca delle sue labbra, ma lui si tirò indietro.«Puoi amare anche i miei mostri? Le voci che ho in testa, le volte che ti dirò che non c'è niente? Almeno tu, puoi?»
Ripetei quello che avevo detto anche a Diletta qualche ora prima, che non avevo alternativa.
Ma mentre baciavo le labbra e le paure di Tiziano, mi resi conto che non era così che stavano le cose. Non è che non avessi altra scelta.
È che nessun'altra era contemplabile.
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Le Scommesse Sbagliate
RomanceNon troverete nessun altro qua dentro, solo Domenico e Tiziano. Domenico dai capelli colorati e le matite in mano, Tiziano dalle lentiggini sul viso e gli occhi pieni di paura. Non troverete nient'altro qua dentro. Solo un amore grande così.