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Minho si svegliò quella mattina più stordito del solito. Fece fatica a spegnere la sveglia assordante e si rimise sotto le coperte.
forse quel giorno se lo sarebbe potuto permettere di riposo, dato lo shock della sera precedente.
Si mise la faccia nel cuscino, cacció un urlo sapendo che non era possibile.
Quando era successo, non ci credeva e ora che ci ripensava, realizzava veramente.
Davvero Han Jisung gli aveva toccato il...
E davvero gli aveva chiesto di...
Ancora sembrava un sogno. Che pervertito.

Si vestì e fece tutto di corsa, perché perdere tempo nel letto a rimurginare gli aveva tolto una buona mezz'ora, quindi saltó la colazione e si mangió solo uno snack, giusto per non andare alle prove a stomaco vuoto.
Quando arrivó alla compagnia, mancavano, come di consueto, Hyunjin e Felix che, probabilmente, avevano passato la notte insieme. Di nuovo.
Chan era intento a parlare con qualcuno a telefono mentre seungmin scorreva sul cellulare. Jeongin si faceva qualche foto allo specchio e changbin stava facendo la prima sessione di stretching.
E poi, c'era han. Han sembrava star ancora mezzo addormentato, tant'è che era seduto per terra, con gli occhi semi-chiusi.
"Buongiorno, alla buon ora." Disse chan, non appena chiuse la chiamata.
Leeknow stava per rispondergli, quando Hyunjin e felix comparvero da dietro di lui.
"Non ci credo che avete di nuovo fatto le ore piccole, quante volte ve l'ho detto che non dovete farlo prima di una giornata come questa?" ma Hyunjin e felix non avevano mai ascoltato.
Tantomeno avrebbero iniziato adesso.
Han, nel mentre, si era alzato e stava prestando attenzione alla scena.
Andò poi vicino a leeknow.
"Minho, buongiorno" ed era stranissimo sentirselo dire. Quasi come se fosse il suo ragazzo, che lo salutava di prima mattina come unica ragione per andare avanti.
"Buongiorno hannie" lo chiamó in modo carino perché lo trovava carino.
"Allora, iniziamo e concentriamoci" poi esordì chan "finiamo subito,che oggi non abbiamo nemmeno una lunga pausa pranzo, spero che a mensa ci siano i panini".

Dopo una giornata intensa di prove, Minho era sfinito, ma doveva puntualizzare alcuni passi della coreografia che stavano imparando.
Non gli andava, ma doveva assolutamente farlo. Soprattutto perché non era solo per lui, ma anche Hyunjin e Han volevano continuare.
Anche se, poco dopo che avevano iniziato, felix uscì bello pronto per andarsene e Hyunjin, appena lo vide, disse che sarebbe andato a casa.
Allora rimangono Minho e jisung.
Ammette di trovare la situazione strana e scomoda, ma ovviamente solo a se stesso.
"Eddai, non ci riesco mai..." disse han, mentre riprovava lo stesso passo da ore.
"Perché sbagli. Ovviamente non ti viene." Minho si mise più vicino a lui "osserva bene" e fece il movimento giusto.
"Vedi? Io sento il mio bacino spostarsi avanti e indietro, come se mi stessi strusciando su qualcosa. Fallo anche tu, magari questo ti può aiutare."
Han lo guardò per qualche secondo, poi fece come gli era stato detto e il passo uscì, pulito.
"Beh, non è male" disse minho "bene, allora per oggi abbiamo finito"
Han lo guardò non appena se ne andò verso lo spogliatoio.
Lo seguí a ruota, non badando a telecamere o cose del genere.
"Ti farai qui la doccia o al dormitorio?" chiese il minore, abbassando lo sguardo.
"nah, me la faccio qui dato che, a parte te, non c'è nessuno"
"ah, capito" Han indietreggió e si sedette sulla panca appena all'entrata dello spogliatoio.
"Se stai cercando di vedermi nudo, ti assicuro che non vedrai nulla" ma han non ne aveva alcun bisogno, perché tutto quello che voleva vedere, lo aveva già visto.
"Non ho quel tipo di voglia, ora" ma minho lo guardò e si avvicinó pericolosamente.
"Davvero?" e han sembró diventare gelatina, così che rispose "nemmeno con me nudo davanti a te?"
E fu li che han gli diede un bacio sulle labbra. Anche stavolta, voleva dire qualcosa ma non ce la fece.
Alla fine, il contratto, la promessa di rimanere solo amici... era tutto fondato su una bugia.

Han baciò Leeknow con foga, quasi come se avesse desiderato quel momento da tutta la vita. Si aggrappo' a lui con le braccia e leeknow lo sollevò portandoselo sotto la doccia con lui. Amava come le loro lingue lottavano.
"m-mh..."  fece han, tra un bacio e un altro. E minho non poteva far finta di non averlo notato, data la sua erezione che, con solo le mutande, non poteva non essere notata.
Han però era troppo impegnato a baciarlo.
"tu non hai bisogno di una doccia?" chiese leeknow, con l'affanno per i baci che si erano dati.
"si, ne ho bisogno" disse han, timido, con le mani giunte come se stesse pregando, ma forse era solo una scusa per abbassare il capo e guardare le parti intime dell'altro.
"ti prego, facciamo la doccia assieme" gli chiese.
Leeknow dovette pensarci un attimo. Uno dei suoi più grandi desideri era di scoparlo sotto la doccia, lo voleva vedere tutto bagnato e desideroso di lui.
"va bene, ma ad una condizione" han era tutto orecchie.
"quale?"
"voglio che mi guardi quando lo facciamo. Sono una persona che vuole essere guardata e che vuole guardare, quindi dovrai mantenere il contatto visivo con me"
Han annuì e di nuovo sembrava un cagnolino obbediente.
Han decise che era arrivato il tempo di spogliarsi e di accendere l'acqua calda e accogliente della doccia, che iniziò a bagnarli.
Allora minho lo poggio' sul muro mentre le gambe di jisung erano strette alla sua vita.
"non avevo mai visto te nudo. Ci conosciamo da anni, eppure non ti ho mai visto mentre ti cambi, o mentre ti fai la doccia" puntualizza leeknow.
Han arrossì di conseguenza. Si baciarono ancora.
Il cazzo di leeknow si fece spazio in mezzo alle natiche di han, che sussultò a quel contatto.
"cos'è? l'hai sentito?" disse minho, ridacchiando alla fine.
"mi ucciderai..." disse han, con la faccia preoccupata ma allo stesso tempo euforica.
"sarò bravo e farò piano. Non faccio forte la prima volta."
"sembra che tu lo abbia già fatto con qualcuno..."
"e invece no, han. Tu sei il primo" minho si imbarazzo' leggermente quando quelle dolci parole lasciarono la sua bocca, ma non se ne penti' perché voleva sapere fino a dove han si sarebbe spinto.
"v-va bene, per me è lo stesso..." e lo disse con una voce così tenera, che sembrò che tutto il suo sangue circolasse solo nel suo membro, che desiderava entrare dentro han da anni oramai.
Leeknow allora disse "scendi e mettiti con la pancia contro il muro." e han sciolse la presa tra le sue gambe e si mise di schiena a leeknow.
"ora potrebbe darti fastidio, ma poi vedrai che chiederai di più" han annui.
Leeknow si mise inginocchiato e aprì le natiche di han, per vedere bene la sua entrata che, per suo grande stupore, era già lubrificata.
"ohh, ti ho fatto eccitare mi sa"
"minho...voglio provare...ti prego..."
Han implorava e a leeknow questo piaceva. Gli infilò un primo dito dentro e han sembrò accoglierlo volentieri. Il fastidio lo fece lamentare, in piccoli gemiti che lasciavano la sua bocca.
Minho ne mise un altro, e i gemiti continuavano. Le gambe di han iniziarono a tremare.
Mise un terzo e ultimo dito.
"allora han? Questo è diverso rispetto a quando ti tocchi da solo?" leeknow si alzò e si mise all'altezza dell'orecchio di jisung.
"dai su, dimmelo. Dillo al tuo leeknow, hannie"
Un gemito più forte lasciò la bocca innocente di han "s-si, è diverso" lo disse tra un versetto e un altro.
"Allora dopo questo non potrai più tornare indietro" Minho tolse le dita da dentro han, e poggio' la punta del suo uccello sull'entrata di han e lo strusciava. bastava quello per farglielo venire di marmo.
"Questo te lo voglio mettere dentro. Va bene per te?"
Ma han si girò e lo guardò negli occhi, prima di dirgli "voglio guardarti, come mi hai detto"
Leeknow se lo carico' di nuovo in vita.
"pronto?" han annui e lo baciò. 
"sono pronto" 
Leeknow si fece così spazio tra le carni di han, che stavolta parvero più ostili. Ma questo non fermò leeknow che riuscì a dire solo "sei stretto, cazzo..." e poi non riuscì a smettere di gemere, mentre han sentiva una sensazione così bella e appagante che lo colmava e gli piaceva così tanto che la sua voce era come un urletto ogni volta che leeknow lo penetrava e come un sospiro quando leeknow usciva.
"m-m-minho, mi...mhh...mi piace...mhh si, ti prego m-minho..."
Sentire il suo nome era bellissimo.
"come mi chiamo io??" disse leeknow.
"m-minho!"
"Devi dirlo senza balbettare"
"i-io non so se ce la fac-cio...m-minho..." han buttò la testa dietro quando disse minho, il che lo fece impazzire e iniziò a spingere più forte.
Ora gli urletti erano veri e propri urli.
"gemi jisung, gemi per me, gemi il mio nome, voglio venire con te che gemi il mio nome"
I lamenti dalla bocca di jisung si mischiarono al nome di leeknow.
"mmiinhooo~" diceva, senza ritegno e con gli occhi aperti mentre lo guadava.
Minho si morse il labbro e venne dentro di lui, mentre han urlò più forte il suo nome, così forte che era probabile che qualcuno li aveva sentiti.

Alla fine, tornarono nel dormitorio dopo un ora, con la doccia fatta e con la loro prima scopata alle spalle. 
Si salutarono e dopo cena andarono entrambi nelle loro stanze, ma han non riusciva a dormire.
Stava ripensando a quella sensazione di benessere che lo aveva colmato e se ci ripensava, gli si stringeva il cuore. Non sapeva perché voleva baciarlo, non sapeva nemmeno perché era così desideroso di essere scopato da leeknow, ma mentre ripensava a quello che avevano fatto, gli venne duro.
era un erezione causata dal solo pensiero, e gli bastò chiudere gli occhi per riviverlo.
Si ricordava di come leeknow lo aveva fatto godere solo con le dita, quindi decise che forse poteva provarci anche lui.
Allora si abbassò i pantaloni fino alle ginocchia, e si infilò un dito dentro di lui. era già bagnato.
Si chiese se fosse così che si sentiva una donna quando si masturbava.
Allora ne inserì un secondo e iniziò a sforbiciare. Sentiva di nuovo quella sensazione colmarlo e si, era simile. 
Chiuse gli occhi, rivide leeknow nudo, come se fosse davanti e poi sopra di lui.
Non aveva fantasia per immaginare qualcosa di nuovo, a parte una cosa che aveva visto nei porno: si immaginò lui in ginocchio che leccava e baciava il cazzo di leeknow, e fu questo che gli fece uscire il primo versetto e non smise di immaginarselo, fino a quando non venne copiosamente in un fazzoletto.
Era più stanco di prima e ora che si era toccato solo pensando a leeknow, cambiava tutto.
Perché lo voleva così tanto? Che cosa c'era in leeknow che gli altri non avevano? Perché per lui era così speciale? Ma soprattutto, se era il suo migliore amico, perché mai avrebbero dovuto scopare? 
Ma han decise che lo avrebbe scoperto solo vivendo, solo rischiando di perderlo per sempre.
Ecco perché gli aveva chiesto di farlo: voleva assolutamente scoprire perché la loro relazione era diversa rispetto a quella che lui aveva con gli altri. Perché sicuramente c'è un motivo...no?

𝓟𝓮𝓻𝓿𝓮𝓻𝓽 |¦ 𝓶𝓲𝓷𝓼𝓾𝓷𝓰Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora