5

1.6K 87 21
                                    

Era il giorno prima dell'appuntamento di Minho e Han.
E quando mai poteva andare tutto bene.
Quando mai.
Ovviamente doveva succedere qualcosa.
Nella vita, ogni volta che qualcuno finalmente raggiungeva il punto di svolta, le stelle e i pianeti si allineavano per permettere l'esatto contrario.

Han stava facendo le prove assieme al gruppo, come ogni giorno lavorativo.
Stavano provano una presa: bangchan avrebbe dovuto prendere han, e lanciarlo a changbin.
Allora han prese la rincorsa, chan lo prese e lo lanciò, ma changbin fu troppo lento a stendere bene le braccia, e han cadde nel mezzo, andando a sbattere il polso destro a terra, che fece crack non appena il peso di han si pggió su quest'ultimo.
Ovviamente, faceva così male che urló.
Fu proprio changbin a soccorrerlo e a portarlo dal medico, che gli consiglió vivamente di andare in ospedale per 'evitare di darsi la zappa sui piedi' sin dal primo istante.

Chan e Changbin lo accompagnarono in ospedale, forse perché si sentivano i responsabili di quello che era successo.
Fecero una lastra ad han e, per la gioia immensa di han, si era rotto il polso.
Quello voleva dire solo una cosa: riposo.
E ad han non stava bene.
Desideró essere ambidestro in quel momento.
Non poteva scrivere, non poteva ballare. Praticamente era diventato una specie di essere inutile.
"Certo che la fortuna tutta a me" disse quando chan e Binnie non erano presenti.

Tornó al dormitorio e, ovviamente, c'era Leeknow che aspettava impaziente.
Impaziente a livelli d'ansia.
"Finalmente! Allora??"
"Si è rotto il polso" disse bangchan
"Rotto il..." leeknow indicó l'ingessatura di han "...polso?"
"Si. Non si vede?" disse invece changbin, arrabbiato con se stesso.
"Già ti ho detto che non è stata colpa tua. Semplicemente sono delle cose che facciamo che portano dei rischi. Certo, non pensavo che mi sarei... rotto il polso."
Changbin lo abbracció e si mise quasi a piangere "è colpa mia, io dovevo tenerti..."
"Ti ho già detto che..."
"No! Lasciami soffrire un attimo..."
Han ricambiò l'abbraccio.
E che cosa bella quando effettivamente sentì la sensazione del perdono di han sulla sua pelle.

Leeknow rimase con han.
"P-per domani sera..." disse leeknow "...meglio che rimaniamo a casa."
Han annuì, triste.
"Possiamo ordinare qualcosa e guardare un film, anche se non è il massimo per un appuntamento."
Han lo guardò. In quel momento, il suo cuore aveva iniziato a battere più velocemente.
"Ti aiuterò a mangiare la pizza, o il ramen... o il sushi o... o quello che ordiniamo" disse leeknow, più impacciato del solito.
"m-mi... davvero, mi dispiace per questo inconveniente" disse han. Si guardò il polso "ci vuoi scrivere qualcosa sopra?"
Leeknow lo guardò e prese un pennarello.
Sopra ci scrisse 'minsung'.
"Wow, certo che un idea migliore..." disse han "... non potevi di certo averla" e rise.
Leeknow rise a sua volta.
Han si mise seduto sul letto di leeknow, dato che erano rimasti in piedi sull'uscio della porta della stanza di leeknow fino a quel momento.
"Scusami se ho rovinato tutto"
"Ma che dici" disse leeknow, mettendo una sua mano sulla guancia di han, facendolo sussultare "tu non hai fatto proprio nulla, semmai quel coglione di changbin deve ricevere una punizione per non averti preso"
"Lui non ha..."
"Io ti avrei preso, a costo di rompere il mio di polso"
Han arrossì.
si avvicinó a leeknow e gli disse "grazie. Davvero, lo apprezzo..."
"E io apprezzo il fatto che tu sia così forte" leeknow si avvicinó ancora di più a lui.
i loro volti erano a un palmo di distanza.
"Non sono forte" han stava per piangere.
"Si. Si, sei forte han." e leeknow gli stampó un bacio sulle labbra, che fece scendere una lacrima dagli occhi di han.
Gliela asciugò.
"Si. Si, sei forte" e lo bació di nuovo, stavolta in modo più intenso, pur se in quel bacio non c'era quel desiderio. Stava solamente baciando con tutto se stesso la persona che amava, che ora aveva bisogno di conforto. Per leeknow, quel bacio era il miglior conforto che gli potesse dare.
E han pensava lo stesso.
Rimasero a baciarsi ancora un po'.
"Che cosa stiamo facendo..." poi disse han e si staccò dal bacio.
"Ci stiamo baciando"
"Questo lo so, ma..." han si alzò dal letto "...noi... noi cosa..."
"Cosa siamo?" disse leeknow.
Han annuí, timidamente.
"Non lo so. Dovremmo..." leeknow si alzò dal letto "...dovremmo parlarne, ma solamente quando tu sarai sicuro dei tuoi sentimenti."
Han, di nuovo, si perse in quegli occhi profondi.
"Leeknow... io non so cosa provo."
"Per questo, aspetteró fino a quando non avrai capito cosa vuoi"
Han a quel punto si giró verso la porta, la aprì per uscire, ma poi disse "Leeknow"
"Mh?" leeknow prestó la sua attenzione ad han.
"L'appuntamento è sempre valido?" si giró a guardare l'altro.
"Certo." disse leeknow sorridendo.
"Allora... ci vediamo domani sera" e sorrise.
Sorrise, guardandolo sempre nei suoi occhi.
Leeknow lo guardò uscire dalla stanza e quando il ragazzo fu fuori, si toccò le labbra.
Non voleva credere di averlo baciato in quel modo per davvero.

𝓟𝓮𝓻𝓿𝓮𝓻𝓽 |¦ 𝓶𝓲𝓷𝓼𝓾𝓷𝓰Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora