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Han si svegliò presto quella mattina e fu ben contento di vestirsi per andare a fare colazione. 
Felix era in cucina, che cucinava, con hyunjin che lo coccolava da dietro.
"buongiorno piccioncini" disse han "mi mancava una buona dose di diabete mattutino" esordì, per poi mettersi a tavola.
Felix gli porse un piatto con quattro pancake e lo sciroppo "io ti vedo diverso stamattina" lo scrutava con lo sguardo.
"effettivamente mi sono svegliato più contento" disse han.
Felix spalancò gli occhi "oh, capisco" e si sedette a tavola.
Ci fu qualche secondo di silenzio.
Poi la voce di han e felix si sovrapposero.
"hai scopato"
"ho scopato" 
Hyunjin si fece andare storto il boccone di pancake.
"oddio, con chi?" felix era curioso, e prese le mani di han tra le sue.
"Dai dimmelo!!" vedeva han un po' interdetto, non sapeva cosa fare.
Doveva dirglielo o no?
Felix glielo aveva detto che lo aveva fatto con hyunjin in passato.
"Con Leeknow."
Felix subito scostò la presa delle mani.
"Leeknow?" hyunjin lo guardò scioccato "ma...scusami, tu non hai una sottospecie di cotta per lui??"
"Io?" han si indicò. Non aveva mai detto nulla a riguardo a nessuno, e nemmeno lui sapeva effettivamente se fosse una cotta o meno.
"Tu...tu provi qualcosa per lui, no?" felix aveva un tono gentile quando glielo chiese.
"beh, non ne ho idea. È strano, lui è Leeknow, non un tipo qualunque, siamo molto vicini..."
Hyunjin e felix misero nelle loro bocche un bel boccone di pancake.
"...probabilmente lui non mi vede nemmeno lontanamente in quel modo"
Felix ingoio' "davvero lo credi? Io ho i miei dubbi, sinceramente..."
"perché? Lui non sembra mai interessato a nessuno..."
"a parte te" si intromise hyunjin "tu sei la sua prima preoccupazione. Mi ricordo quando due settimane fa non sei voluto venire a mangiare fuori con noi perché eri troppo stanco, e lui è rimasto con il broncio per tutta la sera solo perché tu non c'eri"
Al che, han dovette ricredersi.
Forse una possibilità c'era.

Leeknow e gli altri andarono ad allenarsi già dalle prime luci della mattina, ma, sin dall'inizio di quella giornata, han non aveva nemmeno osato spiccicare una parola con lui.
Non gli aveva nemmeno detto 'buongiorno' quando si erano incontrati a colazione.
pensava che fosse strano, fino a quando non vide han aspettarlo fuori la sala, nonostante gli altri se ne fossero già andati.
"puoi andartene, han, è inutile che mi aspetti lì con quella faccia da cane bastonato" Disse leeknow con tono acido.
"mi dispiace che oggi mi sono comportato così con te. Felix mi aveva detto che era una buona idea per farmi capire che io sono...uno dei tuoi pensieri"
Leeknow lo guardò ancora una volta, stavolta gli ribolliva dentro la rabbia di non aver nemmeno provato a parlarci.
"che consiglio di merda" disse, andando vicino ad una poltroncina per prendere le sue cose.
"mi dispiace, leeknow, non volevo non parlarti oggi." Han aveva ancora le mani che si sfegavano violentemente e le gambe morbide, che sembrava stessero diventando gelatina.
Leeknow prese la sua asciugamano per asciugarsi "non è mica colpa tua. È colpa di felix, che non sa dare consigli"
Han stavolta riuscì a guardarlo negli occhi. "mi dispiace lo stesso"
"fa nulla, sei perdonato" e leeknow gli diede una pacca sulla spalla, prima di uscire e andare verso gli spogliatoi.
"han, aspettami qui, ci metto poco"
E han si mise ad aspettare leeknow.

tornarono ai dormitori uno affianco all'altro, con una gentile stretta di mano che li univa.
Han aveva il cuore che gli stava per balzare fuori dal petto, e leeknow stava cercando di trattenere l'impulso di fare una stronzata: dirgli TUTTO. Tutto inteso come 'mi piaci da anni han jisung!' .
Han aprì la porta del dormitorio e si sorprese quando non vide nessuno. 
"strano" disse, guardandosi in giro.
"non dirmi che non lo sapevi?" disse leeknow. Han lo guardò confuso.
"Cosa dovevo sapere?"
Leeknow lo prese per mano e lo portò nel corridoio dove c'erano le stanze.
"sul gruppo, se solo avessi le notifiche attive lo sapresti..." e leeknow prese il cellulare, mostrandoglielo "...quando hyunjin o felix mandano l'emoij del calzino, significa che chiedono casa libera per, insomma...hai capito. E mettono sempre un calzino fuori la porta"
han divenne subito rosso "allora andiamo e lasciamogli la loro privacy!"
Stava già andando via, quando leeknow lo prese per il polso, tirandoselo a sé.
"han, non avevamo detto che potevamo farlo quando volevamo?"
Han capì solo in quell'istante "la mia camera è di sopra, sarà più silenzioso..."
"leeknow, non dovremmo nemmeno essere qui" ma minho aveva già deciso.
Se non poteva amarlo perché han non ricambiava, se non sarebbero mai potuti essere più di quello, allora si doveva accontentare di quello, ma lo avrebbe fatto ogni volta che desiderava.
Leeknow si avvicinò a lui, gli prese il bacino e lo fece scontrare col suo, facendogli percepire la sua presenza.
Un gemito uscì dalle labbra di han.
"non lo senti? Questo è l'effetto che mi fai..." gli baciò l'orecchio "...allora? Nella mia stanza ti va bene?"
Han lo guardò negli occhi e oramai era già perso negli occhi pieni di lussuria di minho, e come se lo avesse incantato, disse "si"

Arrivarono in stanza, si spogliarono freneticamente e si ritrovarono nudi in men che non si dica. Fuori la giornata era piovosa e umida, ottima per stare al caldo in una stanza condividendo calore corporeo.
"han, voglio che stai sopra oggi" han arrossì mentre si strusciava sopra l'imponente cazzo di minho.
"sopra?" lo guardò un po' confuso.
"Voglio vederti mentre ti ci siedi sopra, e voglio che tu muova i fianchi su di me"
Han non aveva nemmeno lontanamente immaginato quel tipo di cosa, ma l'idea lo faceva sentire come se fosse una puttana.
Però, stranamente, se era leeknow, andava bene.
"va bene" Allora han si sistemò meglio, mentre leeknow si toccava da solo. Han prese il lubrificante che leeknow - come gli aveva sussurrato quando stavano salendo le scale - aveva nel comodino e se lo mise su due dita, per poi infilarsele dietro da solo, facendo un po' avanti e indietro.
Anche il suo culo voleva il piatto principale.
Leeknow, estasiato, cercò di non venire, ma fu davvero difficile.
Han che si toccava da solo era nuovo per lui.
Han salì a gattoni su leeknow, che disse "pensavo che non sapessi toccarti dietro da solo..."
Han lo guardò negli occhi "me lo hai insegnato tu l'ultima volta"
"oh, capisco...chissà se ti sei mai toccato pensando a me"
Han non pote' non arrossire, e si mise le mani davanti al viso.
Leeknow spalancò gli occhi: Han si era toccato pensando a lui.
HAN SI ERA TOCCATO PENSANDO A LUI.
"dio han, così non mi lasci scelta se non quella di fotterti come dio comanda"
E si mise seduto. 
"Han, devi sederti sopra, ti aiuto a infilarlo dentro, poi..." E han si sedette e piano fece scivolare il membro di leeknow dentro di lui. Emise un gemito. 
"C-così?"
"si, han, ora ti muovo io così..." e lo prese pinzandogli i fianchi, lo muoveva avanti e indietro, in una danza erotica che fece godere han più della volta prima.
"m-minho, è più in fondo dell'altra volta..."
Strizzo' gli occhi "e ti piace?"
"Dio, si leeknow..." 
"han, ti muovo più veloce..." leeknow stava iniziando a fare fatica con le braccia, e han non lo notò fino a quando vide che minho non riusciva ad essere costante con la frequenza con cui muoveva il bacino di han.
Così han lo fece stendere e disse "m-mi muovo d-da solo" e iniziò a muovere i fianchi su e giù, prima piano, facendo gemere leeknow come non aveva mai sentito, ma poi volle di più e come se fosse causato da un tic nervoso, il suo bacino si alzava e scendeva di nuovo pesante prendendo tutta la lunghezza di leeknow, che han bramava più di ogni altra cosa.
"si, han...ohhhh, si...fammi venire, fammi venire!" 
Han trasformò i suoi orgasmi in un lamento, come se non ci fosse uno stacco fra un verso e l'altro. Gli mancava il fiato, ma finché lui non venne e leeknow non lo riempì, non si fermò nemmeno un attimo, e gli piacque molto quando leeknow urlò virilmente quando lo sperma spruzzo' fuori con violenza.
Si accasciò su leeknow, sfinito.
Leeknow lo abbracciò e se lo mise di lato, sempre mentre erano abbracciati.
"È stato bellissimo han" disse leeknow e gli diede un bacio sulla fronte, accoccoladosi più vicino a quel tenero scoiattolino che sorrise e poco dopo cadde in un sonno profondo.
Aveva rimesso a posto i pezzi del suo puzzle. Aveva risolto il problema.
Aveva capito il perché la loro relazione era diversa.

𝓟𝓮𝓻𝓿𝓮𝓻𝓽 |¦ 𝓶𝓲𝓷𝓼𝓾𝓷𝓰Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora