Capitolo 26

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Vedi, ci sono dei ricordi che mi devi
Sei grande, ma ti chiamo ancora baby
Ho gli occhi rossi, ma non te ne accorgi
Ti guardo mentre dormi
Ma solo ieri c'eri, nei giorni neri
Quelli che piove troppo forte per stare in piedi
E fottevamo anche la morte volando leggeri
M'hai chiesto, "Dimmi cosa temi, che cosa credi?"
La mia risposta sei tu

(Ricordi: Pinguini Tattici Nucleari)

○ALEX○

Ho saputo tramite mia madre che Wendy è partita per raggiungere Nate in Michigan. Da una parte me l'aspettavo, anche se non nego che la consapevolezza di averla persa per sempre mi scava una voragine nel petto. Ha fatto la sua scelta ed io devo metterci una pietra sopra ed andare avanti con la mia vita, che al momento fa abbastanza schifo.
L'unica nota positiva in tutto ciò è la presenza costante di Pearl al mio fianco... ritrovarla dopo tutti questi anni è stato provvidenziale ed è solamente grazie ai suoi consigli ed alla sua simpatia che sto riuscendo a non affondare definitivamente.

L'altra sera, dopo aver cenato insieme nella dependance ed aver chiacchierato un pó di tutto, abbiamo guardato un film insieme sul divano, come ai vecchi tempi. Alla fine mi ha praticamente costretto a vedere "Le pagine della nostra vita", un film romantico che a detta sua è stupendo... ed anche se io non amo i film romantici, l'ho accontentata.

"Ok, lo ammetto, forse non era il film più adatto per la serata ma io lo adoro..." ha esclamato una volta concluso il film.
"Non ti ricordavo così romantica e sensibile..."
"Oh, io sono molte cose messe insieme caro il mio Alex..."
"Non lo metto in dubbio..."
"Bene, ora è il caso che me ne vada... grazie per la cena e soprattutto per la bella compagnia..."
"Sono io quello che devo ringraziare te e non viceversa... spero che avrai piacere a ripetere nuovamente una serata simile prossimamente, allora..."
"Assolutamente..." ha concordato lei, poco prima di uscire dalla dependance e dirigersi verso la sua auto.

***


È trascorsa circa una settimana dalla nostra cena e ho rivisto Pearl solo per alcuni momenti fugaci, anche se ci sentiamo praticamente ogni giorno tramite messaggi. L'ho anche informata della partenza di Wendy e lei non mi è sembrata particolarmente sorpresa al riguardo.

Questa sera l'ho invitata di nuovo da me per cenare insieme ma lei mi ha risposto che c'è suo figlio a casa con lei. A volte mi dimentico che Pearl oltre ad essere una donna in carriera è anche una madre separata con un figlio di 11 anni a cui badare.

"Perché non vieni tu da noi, invece? A Chris non dispiacerebbe un pó di compagnia... siamo sempre io e lui ultimamente..." mi stupisce lei ed io non so proprio cosa risponderle.
"Ma se non ne hai voglia non sentirti obbligato... sarà per la prossima volta..." aggiunge lei, notando il mio silenzio dall'altro capo della linea.
"No... va bene, vengo da voi volentieri allora, se non disturbo..." affermo.
"Nessun disturbo, tranquillo... ti scrivo il mio indirizzo allora e ti aspettiamo per le 7, ok?"
"Perfetto"

Alle 7 meno 5 ho appena parcheggiato l'auto nella via indicatomi da Pearl. Scendo e mi dirigo verso il palazzo dove mi ha detto di abitare con il figlio. È lui stesso ad aprirmi la porta d'ingresso poco dopo e mi accoglie con un ampio sorriso che mi ricorda moltissimo Pearl più o meno alla sua età. Ha un viso pulito e simpatico, incorniciato da dei folti capelli castani e due grandi occhi nocciola, identici a quelli della mamma.
"Tu devi essere Alex, giusto?" mi chiede scrutandomi da capo a piedi.
"In persona... e tu Chris, dico bene?" gli domando a mia volta.
''Esatto... mamma ti sta aspettando..." afferma permettendomi di entrare.

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