Drarry ~ Una corte spietata.

Capitolo 7

"Perché lo chiede a me Goyle?" La domanda di Draco colse Goyle impreparato per un attimo. "Che cosa sta pensando esattamente?"

"Nulla, le ho semplicemente chiesto se sa dov'è finito."

"No, mi dispiace Goyle." Rispose a quel punto Draco iniziando a camminare. "Non ne ho la più pallida idea."

L'uomo a quel punto lo guardò e infine se ne andò, nel mentre Draco che come sappiamo aveva portato il contratto a Harry si mise a pensare alla situazione.

Sicuramente il suo nuovo datore di lavoro gliene avrebbe dato un'altra copia, così da potersela conservare e avere con se senza che qualcuno gliela prendesse senza essere visto, ne era più che certo.

Con tutti quei lunghi pensieri in testa, Draco riprese a lavorare, stessa cosa da parte di Harry che si stava leggendo minuziosamente il contratto di Goyle e capendo che poteva essere una truffa.

Anzi, sicuramente era così, ma come poteva fare Harry per scoprirlo?

L'uomo non lo sapeva ancora, ma una cosa era certa: avrebbe fatto di tutto per Draco, l'uomo della sua vita.

Alcune ore più tardi, Draco uscì dalla sua azienda di frutta e verdura dirigendosi a casa, al Malfoy Manor.

Appena arrivato lì, per poco Draco non prese un colpo: davanti a lui c'era l'ultima persona che si immaginava.

Harry in persona infatti, stava avanzando verso di lui con un sorriso dolce tra le labbra ed uno sguardo carico di adrenalina. Ma che cosa stava per accadere?

"E lei che diamine ci fa qui? Come fa a sapere che questa è la mia abitazione? Mi ha seguito?! Mi stava spiando!"

Dopo quelle parole Harry scoppiò a ridere per la follia di quelle parole. "Ma le pare? Sono un Auror del Ministero della Magia di Londra, si ricorda Draco?"

"Sì." Rispose con uno sguardo nervoso.

"E lei questa mattina mi ha chiesto aiuto sul contratto."

"Beh, ha scoperto qualcosa?"

"Se mi offre qualcosa da bere possiamo parlarne con calma." Rispose per poi fargli un bel sorriso smagliante.

Dopo quelle parole, Draco sospirò e poi infine lo fece accomodare in uno dei suoi immensi saloni.