Non so contro cosa ho sbattuto, so solo che adesso mi ritrovo sul pavimento, ma per fortuna non mi sono fatta male.
All'improvviso una mano mi afferra per un braccio e mi aiuta ad alzarmi.
"Tutto ok? Ti sei fatta male?"quella voce...È Andrea. Ma che ci fa sveglio a quest'ora? Spero non sia perchè mi ha sentita urlare, altrimenti sveglieremo un intero condominio con le nostre urla.
Scuoto la testa e le sue mani lentamente si spostano dietro la mia schiena, in un caloroso abbraccio. Ma cosa...?
Quelle braccia mi fanno sentire protetta,nonostante siano quelle di un ragazzo che non sopporto minimamente. Non so che fare... È come se il mio corpo si fosse bloccato. Non riesco a parlare, meno che mai a mettere le mie braccia dietro la sua schiena. Sono letteralmente paralizzata.
"Menomale che ero sveglio. Devo sempre starti attenta,vero?"dice in tono protettivo.
Ma quando mai lui si è preoccupato per me? Non mi dispiacerebbe se diventasse più simpatico, é solo che mi sembra strano. Il suo comportamento nei miei confronti é cambiato in poche ore. Il silenzio si fa più imbarazzante, così cerco di rompere il ghiaccio.
"Ah... quindi ora ti preoccupi per me?"chiedo sorridendo.
All'improvviso si allontana bruscamente da me e non lo sento più vicino. Poi si accende la luce e la cucina si illumina.
"Ma che cazzo ci fai tu qui?"mi giro e lo vedo. Pantalocini neri-di una tuta credo-e canottiera bianca. Ha i capelli scombinati e mi chiedo perchè questo non faccia nessum effetto sul suo aspetto. Mi rendo conto di averlo fissato per un pò, perciò distolgo lo sguardo.
"Ah...allora prima stavo sognando? Sai, nel mio sogno tu eri meno acido e più dolce! Comunque ero venuta qua per bere!"dico a bassa voce per evitare di svegliare qualcuno.
"Ma quindi ho abbracciato te? Io credevo fosse mia sorella. Non sapevo nemmeno che dormissi a casa mia!"bisbiglia avvicinandosi al frigorifero per prendere una bottiglia d'acqua. La versa in due bicchieri e me ne porge uno. Sbaglio o anche questo è un atto di gentilezza, però stavolta veramente nei miei confronti?
"Grazie. Anche tu sveglio per bere allora?"gli chiedo, mentre si siede sul divano e io rimango in piedi di fronte a lui. Ma tipo che sono le quattro e dovresti andare a dormire,no?
"In realtà mi è parso di aver sentito qualcuno urlare. Boh...l'avrò sognato!"mi risponde.
Oh merda...mi ha sentito. Preferisco lasciarlo nel dubbio però. Non mi va di parlare dei miei genitori dopo aver sognato quel giorno e non mi fido ancora di lui, forse non ci riuscirò mai.
"Io non ho sentito niente. Lo avrai sicuramente sognato."
"E tu? Tu perchè ti sei svegliata? Avevi sete nel tuo sogno?"mi chiede il ragazzo dagli occhioni neri.
"I-io? Emh...ceh... mi capita spesso di svegliarmi in piena notte per bere." Mento.
Rimaniamo a fissarci per qualche secondo. Ho sempre amato gli occhi chiari in generale, ma soprattutto sui ragazzi. Mi incantano e mi perdo a guardarli. Ma non avrei mai pensato che mi sarei persa in degli occhi così scuri,quasi neri. Forse è perchè hanno un aria misteriosa e sto cercando di decrifrarli. Fatto sta che i miei occhi si sono incastrati con i suoi e non hanno alcuna intenzione di distogliere l'attenzione dai suoi.
"Perchè ti stai mordendo il labbro?"chiede ad un tratto lui, riportandomi in vita.
"C-cosa?"chiedo io confusa.
"Ripeto:perchè ti stai mordendo il labbro?"mi fissa ancora come per tentare di trovare una risposta nei miei occhi.
"Io...io non mi sono resa conto di essermi morsa il labbro. Mi capita spesso, però!" Lui non distoglie i suoi occhi dai miei. È come se stesse cercando di leggere la vera ragione, come se avesse capito che sto mentendo. Ma non ho detto una bugia, diciamo che gli ho detto solo mezza verità. Mi mordo spesso il labbro, ma solo quando sono immersa nei miei pensieri. Fatto sta che non ho alcuna intenzione di riferirgli cosa stavo pensando.
"Ti capitano molte cose spesso eh!?!"dice d'un tratto come se si fosse risvegliato da uno stato di trans. Non rispondo.
"Ora vai a dormire, io sto andando pure."mi sorride.
Lui mi sorride...tutto ciò è troppo strano. Domani mi sveglierò e scoprirò che si è trattato solo di un sogno.
"Si...ok. Buonanotte Andrea!"sorrido insicura.
"Notte" lui ricambia il sorriso, mentre io mi dirigo in camera della mia amica.ANDREA'S POV.
Rimango per altri 5 minuti in cucina, perchè quella ragazza mi aveva decisamente confuso. L'ho sempre trovata antipatica e acida, ma sembrava fragile poco fa. Fragile e insicura, aggiungerei. Oltretutto non mi ero mai fermato a guardarla più di tanto. Solo prima mi sono accorto di quanto i suoi occhi siano belli. Sono grandi e di un verde chiarissimo, che vanno in contrasto con il ramato dei suoi lunghi capelli ricci. Nonostante avesse quel buffo pigiama con gli orsacchiotti-mi ci gioco un occhio che fosse di mia sorella-,emanava..non so come definirla...forse semplicemente bellezza. Perchè si, era pure struccata, aveva delle occhiaie abbastanza marcate, ma tutto ciò non sembrava averle fatto nessun effetto sul suo fascino. Forse mi sono sbagliato su di lei. Forse non è come pensavo...forse è qualcosa di più.
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Quei sospiri sulle labbra
RomanceVanessa Blunt,16 anni di Milano, è costretta a trasferirsi a Noto (SR) dai suoi nonni paterni, dopo la morte dei genitori. Da quel giorno la sua vita è diventata un inferno. Purtroppo però a Settembre dovrà riniziare ad andare a scuola -Liceo Lingui...