Capitolo 1

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Tiro un sospiro guardandomi intorno, nella mia nuova casa a Milano, che ho appena finito di arredare.
Mi lascio andare sul divano guardando il soffitto.

Sento il campanello bussare e corro ad aprire sapendo che sarebbe arrivata Maddalena a momenti.
"Ciao amore!" Urla appena le apro poi mi salta letteralmente addosso.
"Ciao biondina" la stringo tra le mie braccia.

Entriamo in casa e inizio a fare un bel tè caldo per entrambe.
Il mio umore non è dei migliori, sono triste e arrabbiata.
Ho partecipato ad amici, con una speranza, la speranza che almeno qualcosa nella mia vita potesse andare nel verso giusto e invece, sono arrivata alla finale, e ho perso.
Ho perso in tante cose nella vita, quasi in tutte in realtà.
È stata un esperienza unica questo devo ammetterlo, ma sapere che ho una dote e speciale e veder vincere qualcun altro non ha aiutato alla mia autostima.

Porto le due tazze fumanti sul piccolo tavolino situato vicino al divano e mi siedo accanto a Maddalena.
"Come stai?" Mi chiede lei.
Già come sto.
Sto come se un treno m'avesse investito almeno 10 volte, ho perso anche l'amore della mia vita.
Marco è stato il mio ragazzo per ben 6 anni, sei lunghissimi anni di amore e di battaglie ma fottutamente bellissimi.
Ci siamo lasciati, purtroppo nell'ultimo anno abbiamo passato il 90% del tempo a litigare e quindi abbiamo preso la decisione.

"Sto Mad, sto" rispondo io prendendo la tazza e facendo un lungo sorso.
Maddalena mi prende per mano e la stringe, mi guarda in modo dolce e mi accarezza il viso.
Lei è la persona con cui ho legato di più ad amici.
Ormai dalla finale sono passati due mesi, la mia rottura è stata quasi un mese fa.
"Che ne dici di uscire un po'?" Mi chiede.
"Non ne ho voglia davvero" le rispondo.
"Ma cambiamo argomento Mad, come va con Mattia?" Mattia è l'unico ragazzo con cui ho legato ad amici, essendo fidanzata non ho praticamente cagato di striscio nessuno.
Perché Mattia si?
Semplicemente perché l'ho aiutato a fare colpo sulla bellissima ragazza che è qui davanti a me.
"Va tutto bene" dice lei con un gran sorriso.

Passiamo il resto del pomeriggio a guardare un film, a mangiare pop corn e a ridere come delle sceme.
Mad mi fa stare bene, mi sono subito legata a lei e ormai la ritengo come una sorella.

Quando finisce il film è ormai ora di cena, e noi abbiamo deciso, o meglio, Maddalena ha deciso di andare fuori a cena.
Non volevo però mi ha convinta alla fine.

Così mi vesto e usciamo, passiamo per negozi, ci fermiamo a guardare le vetrine e quando sono ormai le nove di sera decidiamo che è ora di cercare sul serio un posto dove mangiare.
Ho una fame da lupi e lo stomaco mi brontola.
"Dai Mad , cammini come una lumaca" le dico.
Lei ride e mi fa la linguaccia, vedo che il suo viso cambia espressione allora credo di avere qualcosa in faccia.
Me la tocco, ma dopo pochi secondi capisco che non sta guardando me in modo scioccato ma qualcun altro.

"Non ci credo!" Urla.
Mi giro e vedo un ragazzo dai capelli rossi ricci, abbastanza alto e ben piazzato camminare con un gran sorriso verso di noi.
Okay , questo ragazzo l'ho già visto, dai Nat, fai mente locale, dove l'hai visto?
"Wax!!" Urla ancora la mia amica e corre ad abbracciarlo.
Ah ecco.
È Wax.

Uno dei tanti della scuola che non ho minimamente cagato, ecco perché non me lo ricordavo.

I due si abbracciano, spero che finisca qua e non si mettano a parlare perché il mio stomaco sta chiedendo pietà.

"Ciao" mi dice Wax disinteressato dopo aver sciolto l'abbraccio con Mad.
Io ricambio il saluto con un cenno del capo ancora più disinteressato.
"È così bello averti incontrato, mi sei mancato" dice Mad.
"Anche tu Mad però dai tutte queste effusioni in pubblico!" Sorride leggermente l'altro.
"Dove stai andando?"
"A mangiare qualcosa, ero solo a casa e non volevo cucinare"
"Ohh ma puoi venire con noi se ti va! Stavamo proprio andando a mangiare qualcosa!" Dice Mad.

Oh perfetto.
Ci mancava solo lo stupido rosso di turno.

Wax alla fine accetta, così di malavoglia (almeno io), andiamo verso una pizzeria.
Prendiamo un tavolo e ordiniamo, i due parlano ma io non li ascolto nemmeno presa dai miei pensieri.
Non parlo per tutta la sera.

Per fortuna il tempo sembra passare velocemente e ci ritroviamo subito a salutarlo.
"Ciao ragazza muta" mi dice Wax.
"Ciao Matteo"
Okay che non ho cagato nessuno, però sono una persona che ascolta molto, e so che quello è il suo nome e che preferisce che lo chiamino Wax.
Fa una smorfia e se ne va.

Mi sta antipatico.

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