Capitolo 2

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Dopo che Maddalena è andata via da casa mia, ho passato intere settimane a stare sul divano, vedere film e serie tv e mangiare come se non ci fosse un domani.
Dopo aver visto praticamente tutto Netflix ho capito che mi dovevo dare una svegliata.
Non potevo continuare a stare così.
Quindi, mi sono scollata dal divano, mi sono fatta una doccia, mi sono vestita tutta in tiro con un vestitino nero attillato, ho indossato i miei amatissimi tacchi e sono andata verso la discoteca più vicina.

Mi è sempre piaciuto stare da sola, passare del tempo con me stessa mi ha sempre aiutata molto, ma era arrivato il momento che vedessi un'altra faccia oltre alla mia riflessa nello schermo della tv.
Si, perché nemmeno la voglia di guardarmi allo specchio avevo.

Sono del parere che certi periodi bui servano ad affrontare quello che verrà poi, cerco di essere sempre molto positiva.
Mi sono lasciata andare perché mi serviva, perché non mi lasciavo andare da troppo tempo ed ho accumulato talmente tanta tristezza e rabbia che mi sentivo soffocare.

Ora che sono passate settimane però è arrivato il momento di tornare ad essere la Nat di sempre.
Solare e spensierata, un po' diffidente, e tanto tanto energica.

Entro in discoteca, la puzza di sudore mi assale, vedo in penombra corpi muoversi , strusciarsi, ballare, bere.
Faccio un lungo respiro e decido di andare subito a prendere qualcosa da bene.
"Una vodka liscia per favore?" Chiedo al barman.
Lui annuisce e fa per prendere un bicchiere e versarmi la vodka.
"No no no, non hai capito, tutta la bottiglia" gli dico io.
"Ci vuoi andare giù pesante" mi sorride e mette la bottiglia proprio davanti a me.
"È da troppo che non lo faccio" gli faccio l'occhiolino prima che si allontani per servire altre persone.

Inizio a bere e a guardarmi intorno, dopo questa bottiglia avrò la forza di andare a ballare lì in mezzo, mi sento parecchio arrugginita.

Passo in silenzio a guardare per tutto il tempo, la bottiglia finisce.
Mi alzo e vado in pista iniziando a muovere i fianchi.

Sono molto sicura di me stessa, so di essere sexy, e so di piacere, per questo non mi faccio problemi a muovermi anche in modo sensuale.
Poi sono in discoteca, diamine!

Con gli occhi incontro quelli di un ragazzo, alto, biondo, e con gli occhi azzurri.
Gli sorrido mentre continuo a ballare, lui fa per avvicinarsi, ma ad un certo punto si ferma.
Che problemi ha?
Sento delle mani sui fianchi, il calore di un corpo che si è appena adagiato alla mia schiena, un fiato anonimo sul collo.
Provo a girarmi, ma chiunque sia dietro di me, me lo impedisce.

Mi lascio andare, sono venuta qui per questo no?
Sta sera voglio divertirmi, voglio sentirmi viva, voglio fare l'am-
"Sei bellissima" la sua voce, questa voce la conosco, si che la conosco!

Mi giro di scatto trovandomi il rosso di faccia.
Lui mi guarda, mi guarda completamente, con uno sguardo che mi avrebbe fatto impazzire se non fosse stato fatto da lui.
"Che cazzo vuoi Matteo?" Lo vedo storcere il naso al sentire il suo nome.
"Perché sei così antipatica con me?" Lo dice quasi con il labbruccio, sta cercando di farmi pena? No perché mi sto solo incazzando ancora di più.
Mi mette di nuovo le mani sui fianchi, io lo guardo negli occhi, una scarica di brividi mi travolge il corpo.
Non posso negare che anche lui sia bello, e che io ormai non ho rapporti da un po'.
Però dai! Proprio Wax L? Dai Nat!

Gli sposto le mani dai miei fianchi, ma lui ne approfitta per portarsi la mia mano alle su labbra lasciandogli sopra un bacio lungo.
"Che cosa vuoi?" Gli chiedo.
"Stavamo ballando, ci stavamo divertendo" dice lui.
"Ci stavamo divertendo finché non ho visto la tua faccia" sputo acida.
"Grazie per il complimento piccola" mi sorride con quel suo modo odioso.
"Non chiamarmi così "

Wax sbuffa, poi mi stringe a sè prendendomi per i fianchi.
"Che ne dici se.. se insomma ci appartiamo e-"
"Matteo, nemmeno se tu fossi p'ultimo uomo sulla faccia della terra scoperei con te" gli sorrido in modo falso.
"Vaffanculo" dice e si allontana dal mio corpo.
"Non sai ricevere un no?" Rido.
Lui mi fa il dito medio andando vicino al bancone.

Vuoi essere il mio disastro? ~Wax~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora