diciannove

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[...]

«quindi.. vediamo se ho capito bene.» doyoung si pizzicò il mento, guardandolo. «ti ha salvato il culo evitando che pagassi una multa di migliaia di won e poi ci sei andato a letto per ripagarlo.»

jungkook annuì e yoongi al suo fianco si intromise. «penso che quello cotto sia taehyung.»

«perchè pensi sia così?» rispose jungkook.

«dai, andiamo. chi ti salvarebbe in quel modo? ha anche evitato che ti sbattessero fuori dalla gara. inoltre ti accompagna in auto, ciò significa che è preoccupato per te.»

«non penso sia così.» parlò shotaro, chiudendo il proprio libro di storia. «taehyung ha voluto che lo ripagasse, no? magari era soltanto una scusa per portarselo a letto e adesso si sta comportando così, perchè si sente in colpa e non vuole passare per uno stronzo approfittatore.»

doyoung lo colpì alla nuca facendolo lamentare. «così non aiuti, idiota.»

jungkook sospirò e si passò una mano tra i capelli. «non lo so. non so neanche come dovremmo definirci. la nostra è una frequentazione o ci stiamo soltanto godendo l'attimo?»

«io penso che voi vogliate solo sesso.» si intromise ancora shotaro ricevendo delle brutte occhiate dagli amici che lo zittirono.

yoongi sospirò e gli strinse la spalla. «dovresti parlargliene a cuore aperto. se continuerete così, finirete per ferirvi a vicenda.»

«ma non ci piacciamo, perchè dovremmo ferirci. forse ha ragione shotaro, forse è solo sesso.»

doyoung scosse il capo e lo stesso fece yoongi. «io penso soltanto che tu sia cotto e non voglia ammetterlo a te stesso per paura di perdere quella stupida scommessa.»

jungkook si alzò dissentendo. «no, è lui che deve innamorarsi di me. lui che deve perdere la testa a causa mia, non il contrario.»

«smettila di fare il testardo e digli di vedervi stasera, avete bisogno di chiarire.»

[...]

jungkook si morse il labbro nervoso. era tutta la sera che le parole dei suoi migliori amici gli frullavano per la testa. non sapeva a chi dar retta e non sapeva neanche se avesse sbagliato ad invitarlo solo per parlarne.

si sentì uno stupido e cercò di tornare indietro, ma oramai aveva bussato e taehyung aveva appena aperto la porta con un sorrisino dei suoi.

«ti mancavo così tanto da non saper aspettare domani?» scherzò il maggiore, portando sin da subito le mani sui suoi fianchi per tirarselo contro.

jungkook spostò ripetutamente lo sguardo dai suoi occhi alle sue labbra carnose e solo in quel momento si accorse che non indossare nulla, soltanto un asciugamano a coprirgli la parte inferiore del corpo.

indietreggiò, non era venuto per quello. fece per aprire bocca ma taehyung gli accarezzò la nuca e cominciò a lasciare baci bagnati sul suo collo.

jungkook si arrese all'istante. quello era uno dei suoi punti più sensibili e quel bastardo lo sapeva bene.

mugolò a bocca chiusa e accarezzò la schiena nuda di taehyung, graffiandola.

poi fu sollevato da ques'ultimo e portato nella sua camera. la casa era tremendamente silenziosa e l'unico rumore, era lo schioccare insistende delle loro labbra e i lamenti di jungkook per via di quelle attenzioni.

quando le dita di taehyung si intrufolarono sotto i suoi pantaloni e gli strinsero una natica, jungkook lo allonanò dalle spalle e lo guardò titubante.

«mh, volevo parlarti di una cosa prima.»

«pensiamoci dopo.» sussurrò taehyung portando il viso nuovamente sul suo collo, ma ancora una volta fu respinto e allontanato.

«sono serio, ho bisogno di parlartene.» il maggiore annuì e si sedette al suo fianco.

jungkook dapprima non riuscì a concentrarsi a causa del suo corpo quasi del tutto nudo, poi deglutì e mise su un espressione seria.

«volevo parlarti della scommessa.» taehyung storse il naso a quella parola ma lo lasciò continuare.

«penso che questa cosa.. tra noi stia andando avanti troppo velocemente.»

«vieni qui.» taehyung gli indicò le proprie gambe e l'altro scosse il capo. «non voglio fare nulla, vieni qui.»

alla fine acconsentì e si sedette su di esse. il maggiore gli prese il viso tra le mani e lo guardò dritto negli occhi. «ho perso quella dannata scommessa gia da tempo.»

«cosa?» chiese jungkook confuso.

«non so quando, ma penso di averla persa il giorno dopo che siamo andati a letto assieme. sono venuto a cercarti a scuola, ricordi?» il minore annuì e lui continuò. «penso che fossi perso di te già da allora.»

«allora per quale motivo hai voluto continuare con la scommessa?» domandò ancora, anche se in cuor suo sapeva già la risposta.

«perchè era l'unico modo per poter capire se eri soltanto sesso o se mi piacevi davvero.»

«e hai avuto la tua risposta?» jungkook deglutì, cominciando a sentire i muscoli irriggidirsi.

taehyung ci pensò su qualche minuto, avvicinandosi poi al suo viso e lasciandogli un bacio a stampo. «con te faccio il sesso migliore.»

jungkook si staccò dalle sue labbra e fece per scendere dalle sue gambe ma l'altro lo trattenne. «lasciami finire.»

«mi completi, e non solo nel sesso.» spostò una ciocca che gli era finita davanti agli occhi. «mi hai fatto perdere la testa sin dal primo giorno, con questa tua finta aria innocente e quei tuoi continui gestacci e imprecazioni.»

«all'inizio volevo soltanto colpirti, odio davvero i ragazzini maleducati.» jungkook rise a quella frase. «ma poi sei corso qui da me, aspettandomi per ore sotto la pioggia solo per mostrarmi che fossi maturato abbastanza. e lì ho capito che mi avevi già conquistato da tempo.»

«hai usato la scusa della scommessa per tutto questo tempo. non posso più fidarmi di te.» scherzò il minore, ricevendo un bacio in cambio.

«hai ragione, ma ne è valsa la pena no?» taehyung mordicchiò piano la sua bocca, sollevando gli occhi nei suoi. «adesso sei davvero mia moglie.»

«tuo marito, vorrai dire.» lo stuzzicò jungkook, capovolgendo le posizioni.

«smettila di comportarti male o dovrò punirti.» sussurrò contro la pelle del suo collo, su cui ci lasciò dei baci leggeri.

«non vedo l'ora.» jungkook si morse il labbro, affondando poi le labbra sulle sue in un bacio senza fine.

thirty days | taekook ✓Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora