CAPITULUM 10

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-Derek?-

-che ci fai TU qui?-

disse lui alzandosi abbastanza scorbuitico dalla sedia.

-Sai com è forse ci abito io in questa città- rispondo io con un sorriso abbastanza sarcastico, e sento:

-QUESTO GLIELO HO IMPARATO IO!- mi giro verso la voce, e noto che bel ragazzo si stava alando per venirmi incontro e subito lo riconosco

-STILESSS-

corriamo l'uno verso l'altro per stringerci in un forte abbraccio.

-Da quanto tempo giuu.- dice lui restando ancora nell'abbraccio.

ci stacchiamo e Jacob mi guarda abbastanza stranito.

-Mhh, scusate, se interrompo i vostri saluti, ma vorrei almeno capire che sta succedendo.-

alla sua domanda ero pronta a rispondere io ma Scoot si alza dalla sedia e si aggiunge anoi che eravamo già in piedi praticamente.

-Te lo spiego io se vuoi.-

-Allora, qualche anno fa, io e il branco vivrvamo a Becon Hills, poi per Deucalion ci siamo voluti trasferire, e ora siamo qui. Prima però Giulia faceva parte del branco ed era una nostra "cara" amica possiamo dire.-

-E poi che è successo?- chiese JAcob incuriosito dalla storia.

mi metto in mezzo io dicendo:

-Okay, possiamo anche non dire proprio tutto, che ne dite?-

-Ah no, cara- 

ECCOLO, DEREK.

-Jacob, dimmi un pò che rapporto hai con questa troia?-

-Oh ma che cazzo vuoi da me, merda?- rispondo io a tono.

-Secondo te, sono sempre stato il tuo giochetto?- continua lui avvicinandosi a me a tono.

-Giulia, penso che tu ti eri e ti sei fatta un idea strana di me.- dice lui scoppiandomi a ridere in faccia.

non capisco

-Aprii gli occhi.-

-Io non ti ho mai amato.-

-Di te mi piaceva solo il corpo.-

-Non ci hai mai fatto caso, che letteralmente appena tornavi a casa la sera, eri come una preda per me sono per compensare i miei bisogni sessuali?-

dopo tutto quello che ha detto il presunto "AMORE DELLA MIA VITA, L'UOMO PERFETTO" mi scende una lacrima.

si allontana da me e annuncia:

-Giulia, io ho la tua verginità.-

scende un altra.

-Non dici nulla?-

non dico nulla? ma col cazzo.

mi asciugo le lacrime

mi avvicino a lui e gli mollo uno schiaffo davanti a tutti.

vedo molte facce stupite e altre dispiaciute come quelle di Scoot, Lydia, Stiles, Isaac e i gemelli.

derek mi guarda e si mette a ridere, ma poi rimane abbastanza sorpreso perchè scoppio a ridere anche io.

-Bel lupacchiotto, pensavi davvero che io fossi vergine?-

tutti abbastanza scioccati.

-Derek, dovresti solo farti schifo, perchè gli altri lo sanno già quello che sei, ma non tutti ti conoscono come me.-

-Tutti ti vedono come il grosso lupo cattivo.-

-Peccato che tu non lo sia.-

mi giro verso gli altri, che mi guardano incuriositi e continuo

-Gli altri non sanno delle notti in cui non riuscivi a dormire e avevi gli attacchi di panico perchè ti mancava la famiglia, e ti sentivi solo, e io ti rispondevo sempre con: dai derek sta tranquillo ci sono io con te- 

-Bhe sappi che tu sei veramente SOLO, e lo sarai per sempre.-

gli scende una lacrima e io mi sento molto meglio rispetto a prima

-Ragazzi ora mi deleguo, Prendero i vostri contatti dal cellulare di Damon, Jacob grazie per la bella serata ma penso che dovrei andandare.-

Esco per modo di dire, e ora mi trovo nel cortile della casa.

mentre sto per uscire sento dei passi dietro di, Jacob

senza neanche girarmi Dico:

-Jacob grazie dell'ospitalità, ma non voglio dare problemi ne ho dati già troppi.-

lui mi blocca per il braccio e mi guarda negli occhi dicendo:

-Aspetta...

Ascolta io non so che problemi hai o hai avuto con loro, so che non sono fatti miei, ma puoi restare se vuoi...-

-Jacob, veramente grazie di tutto, grazie per prima, però non voglio causarti problemi. Torno al locale a controllare se i due spasimanti hanno finito e poi penso di andare a dormire da lei.-

-Un ultima cosa, ti prego di non raccontare a nessuno ciò che è successo stasera.-

Lui annuisce, ma io mi giro di colpo e a passo spedito mi avvio verso il cancello.

Davanti al cancello, mi rigiro verso di lui, e lo vedo mimare un "mi dispiace" con le labbra, sorrido spontaneamente e mi perdo nel fitto bosco.

Sono su una strada tangenziale, quando vedo un cartello con su scritto

"Becon Hills" 

ma quanto cazzo ho camminato?

entro nella città, ed è tutto come prima, sono io che sono cambiata.

mi fermo davanti ogni casa, che prima era piena di trambusto, luci accessa mentre ora è triste e sola.

sento dei rumori dietro di me, ma non ci do più di tanta attenzione.

Do un veloce sguardo alla strada e proprio dietro la mia ombra noto un altra ombra.

Un uomo

Un bastone...

mi fermo subito

e mi giro.


-Guarda chi è tornato

Tornata di nuovo

Dai Giulia non lo saluti tuo padre?-

-Col cazzo.- rispondo io a tono

-Non dirmi che non hai ancora digerito la cosa.-

mi si avvicina, si toglie i suoi occhiali, come se volesse provare a guardarmi.

-Oh, quanta pena che mi fai, un uomo vecchio, senza branco, cieco, solo che cerca ancora potere.-

-Hai ragione, forse è arrivato il mio momento-

-Forse?-

-No hai ragione ancora no.- 

lancia il suo bastone dall'altra parte della strada ....




continua...

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