CAPITULUM 16

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-Cosa vuoi Nik?- chiedo mentre mi guardo intorno per capire dove sono.

-Devi allontanarti da mia figlia.-

-Forse volevi dire NOSTRA figlia.-

-Nono, MIA figlia. Chi c' era con lei quando ha avuto la prima varicella, chi c' era con lei quando si è ubriacata per la prima volta, e io le tenevo i capelli mentre vomitava, chi c'era con lei quando non voleva mangiare perchè non le piaceva il suo fisico? IO! Tu dove eri? Eh?-

Cerco di slegarmi dalla sedia dove mi a legato, e ci riesco, mi alzo in piaedi e lo fronteggio.

-DOVE ERO IO? DOVE CAZZO ERI TU NIK?- gli chiedo mentre i miei occhi iniziano a diventare lucidi.

-TU NON C'ERI. ERAVAMO IO E LEI CONTRO IL MONDO. TU ERI SPARITO. MI HAI MESSO INCINTA E POI SEI FUGGITO COME UN FOTTUTO CODARDO!- continuò mente mi iniziano a scendere le lacrime, e vedo anche i suoi occhi iniziare a diventare lucidi.

-Chi c' era con lei il suo primo giorno d'asilo, la prima visita dal dottore, la prima volta che ha toccato la neve, la prima caduta? IO C'ERO! IO! MA DIVERSAMENTE DA TE IO ERO DA SOLA!-

-L'unica persona che ha visto come figura paterna sai chi era? MIO FRATELLO.-

-Lui la è andata a prendere a scuola per i suoi primi anni di vita, lui le preparava la cartella e la colazione, lui la portava al parco, LUI NON TU.-

-Eh dopo tutto ciò hai anche il coraggio di porti così con me?-

gli dico ormai dopo aver consumato tutte le mie lacrime, e vedo anche lui piangere. Apro la porta ed esco, tornandomene a casa.


-SORELLINA FORZAAAA, SVEGLIAA- urla Damon entrando nella mia camera mentre mi apre la tenda e mi prende in spalla scendendo in soggiorno. Mentre scendiamo le scale, suonano alla porta.

-Damon mettimi giu!- urlo a mia volta, mentre lui non mi ascolta minimamente ed apre la porta, rivelando la figura di Tom abbastanza confusa.

-Ma buongiorno mio caro.- gli dice il mio fratellino, sorridendoli.

-Ciao Tom.- lo saluto io ormai arresa, mentre mio fratello continua a portarmi in spalla.

-Buongiorno? posso entrare?- chiede abbastanza stranito mente supera l'uscio della casa.

-Si, ma certo, sei il benvenuto.- gli risponde mio fratello.

MI fa scendere, per poi sedersi, iniziando a mangiare.

-Ah ma grazie.- gli dico facendo ridere Tom.

Mentre passo per arrivare al lavandino intenzionata a prendere un bicchiere d'acqua, mi sento tirare una pacca sul culo, stringendolo anche. Ormai abituata a Damon, non dico niente e continuo quello che stavo facendo.

-Hai visto che bel culo, ha la mia sorellina Riddle?- gli chiede mentre io sputo letteralmente l'acqua per terra.

-Bhe si, non è affatto male- continua l'altro sorridendogli provocandolo.

-Peccato che non sia stato solo tu a vederlo, vero Masha?- Continua Damon provocandolo a sua volta, visto che Tom si alza, mentre Damon non cambia la solita espressione facciale che ha, il ghigno Del Salvatore, mi piace chiamarlo così.

-Allora, si è fatto un pò tardi direi, cercate di non scannarvi mente io mi preparo.- cerco di fare il prima possibbile e riscendo infilandomi la mia giacca di pelle, e mettendomi lo zaino in spalla.

-Hey, ma quello non era il mio zaino?- mi chiede Damon , mente apro la porta .

-SI hai detto bene, ERA.-

Nel traggitto fino a scuola, faccio una domanda un pò particolare a Tom.

-Cosa siamo noi? Amici? Scopamici? O di più?- alla mia domanda lo vedo irriggidirsi e mi risponde in modo nervos.

-Giulia ci conosciamo da troppo poco.-

-Certo, troppo poco per stare insieme, ma per mettermi un dito in fessa anche tanto vero?- gli chiedo sarcasticamente.

-Senti, è complicato. Dai ne riparliamo.-

-Certo, sono scema io, lasciamo perdere.- 

Appena arriviamo a scuola, prendo lo zaino esco dalla macchina sbattendo la porta e mi avvio davanti scuola, mentre sento Tom sbuffare.

-Giorno- dico salutando tutti, mentre mi accendo uno dei miei amati spinelli.

-Heyy, ciao Giuu.- mi saluta Hope.

-Alla fine hai parlato con quello degli omicidi?- continua Hope, mentre Tom arriva e poggia una braccio sulle mie spalle che tolgo sgarbatamente e vedo Jacob sorridere.

-Cazzo, me ne ero dimenticata. Ci andrò stasera.-

-Ma di chi state parlando?- chiede Jacob.

Alla sua domanda risponde Hope, spigandogli la situazione e sinceramente lo vedo un pò preoccupato.

-Veramente la volete mandare da sola?- chiede sempre Jacob

-Certo, che andrò da sola. Mica sei preoccupato per me, grosso lupone cattivo?-dico con un sorriso beffardo.

-Ma ti pare. Solo che ne ho sentito parlare nel mio gruppo e se non mi sbaglio dovrebbe chiamarsi Deucalion.-

-Si, lo conosco. Ecco perchè andrò io.-

-Voglio venire anche io.-

-Oh dai, non fare il bambino Jacob.-

-Ha ucciso tante persone a me care. Verrò anche io, con o senza il tuo permesso.-

Alzo gli occhi al cielo e gli do il mio indirizzo e gli dico di venirmi a prendere per mezzanotte, visto che mi metteremo minimo un' ora per arrivare a Becon Hills.

Spengo lo spinello ed entro seguita da tutti gli altri.

Entro in classe e per non mettermi vicino a Tom, mi siedo vicino a quel biondino del gruppo.

-Ciao?- dice il biondo guardandomi.

-Ciao.- dico - Senti il prof ancora non viene balziamo e andiamo a fumare?-

-Non mi conosci nemmeno bene- risponde lui ridendo.

-Un motivo in più per fare amicizia- rispondo ridendo mentre si alza e usciamo dalla classe. Carino il biondo.










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