Coincidenza

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Il cielo si stava colorando di un bel nero macchiato di stelle. Camminavo, le mani infilate nelle tasche dei jeans. Ero persa nei miei pensieri. Io e Draco avevamo avuto l'ennesima lite. Non ricordavo nemmeno com'era iniziata.

Un tonfo, un urletto. Un'ombra passò sopra di me. Alzai lo sguardo, sorpresa, e... una donna stava appesa ai fili della corrente. La fissai, confusa. Che cosa ci faceva lì?

-Ehi, ragazzina- chiamò la donna, le gambe che penzolavano, una smorfia nervosa sul viso. Appesa a una mano aveva una borsa, mentre nell'altra teneva un ombrello aperto.

-Ehm, cerco di farla scendere- mormorai.

-Ecco, brava, sbrigati- e sembrava decisamente nervosa. Mi ritrovai a pensare che quella strana donna... beh, non fosse molto simpatica. Anzi, era decisamente antipatica. Comunque non potevo lasciarla appesa in cima ai fili della luce. Inspirai a fondo e pensai a una formula adatta a farla scendere senza troppi danni. Le mie dita si agganciarono alla bacchetta, la tirai fuori e... lanciai l'incantesimo, le parole che mi accarezzavano appena le labbra. E la donna cadde a terra. No, non cadde, parve balzare giù con eleganza, come un gatto. La guardai spazzolarsi il soprabito nero con le mani.

-Oh bene, bene, ora va molto meglio... tu sei, cara?-

-Hermione Granger- dissi.

-Una maga, presumo- aggrottò la fronte e mi fissò intensamente.

-Sì- c'era qualcosa di inquietante in quella donna.

-Hogwarts, giusto?-

-Come fa a saperlo?-

-Oh, ai miei tempi anch'io l'ho frequentata! Una gran bella coincidenza... ma in fondo le coincidenze muovono il mondo-

Sgranai gli occhi, sorpresa. -Anche lei?-

-Certo! Io sono Mary Poppins- e fece un leggero cenno con una mano guantata di bianco.

-Mary Poppins? Quella del film?- e ricordai che spesso l'avevo vista da bambina insieme ai miei genitori, quando ancora la magia era qualcosa di lontano, quasi impossibile.

-Film?- arricciò il nasino perfetto -Sì, in effetti, non dubito che possano aver fatto un film su di me, sono piuttosto interessante-

-Ehm... la fai ancora quella cosa con il metro?-

-Oh, certo!- afferrò un metro e mi misurò. Io rimasi immobile, sorpresa dalla rapidità con cui si muoveva.

-Secchiona-

-Io?- certo, forse ero un pochino secchiona, ma possibile che non ci fosse altro? Fu come se Mary mi leggesse nel pensiero.

-E perfettina- aggiunse.

Incrociai le braccia. -Non è preciso, non dice molte cose-

-Credi?- srotolò il metro al suo fianco. -Praticamente perfetta- sorrise vittoriosa -no, è corretto- mi strizzò l'occhio, poi fece spallucce -non sbaglia mai... è come me... praticamente perfetto-

O molto irritante. Erano entrambe egualmente valide. Eppure trasmetteva davvero la sensazione della perfezione. Il portamento dritto, l'espressione elegante, lo sguardo deciso. E poi qualcosa cambiò. -Chi è quel giovanotto?- domandò, aggrottando la fronte perfetta. Mi voltai, anche se conoscevo già la risposta.

Un ragazzo alto, biondo, con due occhi grigi come l'inverno più gelido. Draco. Sentii il cuore bruciare. Il respiro mi mancò e... il mondo parve sciogliersi.

-Hermione- la voce di Draco, stranamente esitante, quasi buffa a dire il vero.

-Ehm, ciao- borbottai. Che potevo dirgli? Avevo davvero la sensazione di scivolare, di...

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